(Sulle note di Adelita di David Waters)
Niente
non dire niente
imbavaglia le grida al tuo dolore
e almeno per un po’
la catena slaccia alla caviglia.
Ascoltami
come di fronte al riverbero dell’incanto
lasciati catturare dalle onde calde della fantasia
e al luccichio dell’inatteso
gli occhi schiudi
amata brezza che le gocce secca.
Ascoltami
ti regalerò un sogno
soave come il canto degli usignoli
quando il cielo di vermiglio si colora
ha il sapore buono dei biscotti della nonna
coccole e cuore caldo quand’è sera.
Papaveri rosso amore
e fili d’erba tra le ciocche dei capelli
delicato come la voce della gioia quand’è pura
risa e corse a perdifiato
panni stesi ad asciugare al sole.
Come se
giochiamo come allora
ma adesso al come se
scivola senza tasche dentro al sogno tuo
e lì rovista a caccia del piacere.
No, non dire niente
e lascia stare tutto il resto:
ad occhi chiusi il vero si ribalta
il desiderio realtà diventa
e il vero falso.
tiziana mignosa
ottobre duemilanove