È una scia di profumi la vita
è luce di stelle che illuminano la notte
è il velo steso sul mare della luna
è quel respiro che non riposa
e mi porta da te
in quel crepuscolo lontano della vita.
Siamo ferri forgiati
uncinati dal tempo
su chiese e cimiteri abbandonati.
Quante volte è fiorita la primavera lasciando alle spine la corona del cuore.
Forse è amaro più della morte il destino
quando illude di speranze le misere pulsazioni della notte.
Non c’è pace non trova pace
il distacco perpetuo del tuo sguardo.
Ora il tempo invecchia anche i ricordi
la pietra angolare non è più tra noi lentamente si affievolisce la luce
ecco il buio che unisce
prendimi la mano e portami con te.