Dopo un mese di campagna elettorale, non sempre all' insegna del "vi spiego il mio programma", il popolo sovrano ha deciso ed ha incoronato Enzo Buccheri sindaco di Sortino, con uno scarto di voti notevole, risetto a Paolo De Luca, secondo, e all' escluso dei giochi, seppur per una manciata di voti (circa sessanta) Nello Bongiovanni.
Nella lista del sindaco pochissime sorprese per quanto riguarda i nove consiglieri eletti. Moltissimi cavalli e pochi fantini, Gino Santo e Pippo Mezzio ci mettono la faccia e confermano la loro potenza elettorale, anche se il primo degli eletti è l' Avv. Dionisio Mollica spalleggiato dal "papa" della politica sortinese Pippo Gianninoto, l' unico "politico" di centro sinistra a saper dialogare con tutte le anime che lo compongono, e vista la composizione della lista arcobaleno, Sortno Futura, non solo con queste. La scissione Gigi Caruso / Enza Ciaffaglione va a discapito della seconda, che non riesce a piazzare il suo cavallo (un flop assoluto), mentre un altro avvocato, donna, M.Dolores Caruso riesce ad entrare nella top nine, con sottaciuta vittoria dello zio medico. Occuperà una poltrona anche il più giovane tra i 45 candidati, Giovanni Tabbacco, il quale ha saputo ritagliarsi in questo mese, tra i suoi, un posto di tutto rispetto (complimenti !).
Ivan Di Pietro anche lui eletto al consiglio comunale, non manca di ringraziare apertamente il suo fantino Salvatore Gigliuto, che finalmente ha passato il testimone al più giovane nipote. Entra Parlato jr in rappresentanza dei fratelli, uno assessore designato della futura giunta, e uno componente del comitato regionale dell' API.
Anche "colui il quale non ha tradito", uniche parole pronunciate dal palco ieri sera, Luciano Gigliuto, con l' appoggio del buon Iano Sbona, si riconferma dopo aver svolto il ruolo di consigliere durante la scorsa legislatura. Chiude il cerchio dei vincitori Massimo Franzò, il lettore un pò impacciato del comizio di chiusura, riesce ad occupare l' ultimo posto in maggioranza, sotto l' egida del ben più celebre cognato Carmelo Spataro;per Franzò, troppi voti disgiunti con preferenza sindaco nello Bongiovanni (in una sezione si arriva ad un totale di 17 su 23 preferenze per Franzò) a questo punto mi sorge spontaneo quale fosse il moivo di spalleggiare il predellino, visto che lui rappresenta l'area sinistra di Sortino Futura.
Flop assoluto e inaspettato dei cislini, nonostante fantini come i "beati Paoli", nessuno dei due candidati del sindcato/partito riesce a ritagliarsi uno spazietto nel civico consesso.
Poche speranze avevano le altre candidature di questa lista.
La lista De Luca, da ieri all' opposizione conferma il ruolo centrale del più citato tra i politici, del più criticato tra i big, Gino Brunetto. Verrebbe da dire: "l' ha spuntata ancora una volta". Mi dispiace che nessuno, nemmeno i suoi, oltre alle critiche, abbia ricordato al popolo che è il solo esponente politico di Sortino ad aver subito un attentato mafioso. Il suo cavallo Ciaffaglione è il primo della lista, seguito da Sebastiano Terranova, che dopo una fallimentare esperienza amministrativa decide, come pochi, (vedi mezzio _ santo) di metterci la faccia. Completano la lista Cettina Adorno, anche lei "matriciana" come il De Luca, Lucia Scamporlino che viene da una bella esperienza alla pro loco (si è dimessa prima che iniziasse la campagna elettorale) e Luigi Palì che sicuramente potrà essere un punto di riferimento per tutto il popolo sortinese, perchè ha dimostrato di avere grande umanità e tanta voglia di emergere, chiude, con al sesto ed ultimo posto, Nello Ballatore, sul quale non ho sinceramene molto da dire ma, che merita, visto i risultati, il posto ottenuto. Ad un soffio, solo 7 voti, primo tra i non eletti della lista De Luca, Luigi Vinci, grande risorsa del patrimonio artistico della nostra sortino.
Alla lista Bongiovanni resta il ricordo di una bella esperienza e in previsione, una visita collettiva dall' otorinolaringoiatra!
Ora mi chiedo quanto durerà ? Per la nostra Sortino, spero 5 lunghi e floridi anni!