la ias non è un soggetto smaltitore e quindi dovrebbe ricevere uba autirizzazione regionale difficilissima da ottenere in quanto dovrebbe modificare il proprio carattere autorizzativo originario
Ho cercato di capirci di più e ho ottenuto da un amico le seguenti risposte:
1) L'Ias trarrebbe vantaggio dallo smaltimento del percolato e soprattutto dal conferimento di reflui civili tramite autospurgo. Assurdo ma vero! Essendo il 75% il trattato di rifiuti industriali l'Ias ricorre al mercato per l'acquisto (a caro prezzo) di uno stabilizzante, normalmente contenuto nei reflui civili e nel percolato, per stabilizzare le acque prima del trattamento. Mi dicono, inoltre, che la capacità dell'impianto al momento è sovra dimensionata rispetto al conferito (4:1) e questo in prospettiva arrecherà un danno alle infrastrutture tecnologiche non indifferente. Non dimentichiamo il maggiore introito per l'azienda e le eventuali ricadute occupazionali.
2) Richiedere l'autorizzazione di "smaltitore" sembra essere un problema più politico che burocratico, in quanto, da un punto di vista formale L'impianto è in regola. (riporto sempre affermazioni di terzi che possiamo verificare)
3) Se l'Ias fosse autorizzata ci sarebbero delle ricadute positive per l'intera comunità. I costi di smaltimento verrebbero ridotti di almeno il 70% (l'Ias è una società senza scopo di lucro e applicherebbe un prezzo "politico"). Pare che il comune di Sortino, in passato, abbia conferito percolato tramite autorizzazione prefettizia risparmiando parecchie Lire (sindaco Mezzio)
4) Sembrerebbe che l'ex presidente, l'amico Raiti, avesse svolto delle azioni verso questa direzione ma al momento non ci è dato sapere l'esito.
Ps.
x l'amico Carmelo S.
Diciamo che nella tua vita politica "quattru cosi a cunchiusu"

potrebbe essere questa la quinta?
