l'alternativa al business si chiama comunismo.
francamente non capisco questo signor gintoli.
se gli dovesse mai capitare di trovarsi seduto davanti ai tavolini del bar sicilia, caprice, bar del corso, o al ristorante anapo ...cosa si vedrebbe costretto a fare?
nascondersi dietro un tovagliolo per non farsi vedere dagli altri anziani mangiarsi una pizza o un dolcino?
l'adeguatezza del "ticket" la si stabilisce pagandolo o meno.
se il signor gintoli non riesce a permetterselo, sono problemi suoi, non degli organizzatori.
caro seby, commenti di questo genere mi fanno pensare piu' che ad un campanello che suona, a qualcuno che e' proprio suonato.
da parte mia va un grande plauso a chi ha saputo organizzare l'evento.
ritengo sia stata messa su una manifestazione di ottima portata, che ha fatto conoscere a tantissima gente non solo l'arte culinaria dei nostri bravissimi ristoratori, ma anche tante altre qualità, tra cui, solo ad esempio, l'ottimo artigianato, le attivita turistiche e ricettive ecc.
mi auguro che sempre in piú, specie tra i giovani, si approprino di questo tipo di cultura, cioé quella del saper fare..sopratutto buisiness.
il miglior antidoto alla cultura del parassitismo, secondo la quale, stizzuchini se a pagamento suscitano malessere, se invece a spese del prossimo, si trasformano in squisite delizie.
considero del tutto immorale, eticamente scorretto, nonche' di bassissima sottocultura, il voler negare ad altri ció che leggittimamente é conquistato, solo perche' non lo si riesce ad ottenere per se stessi.