non so se la cosa ti puo' consolare sergio, ma ho l'identica sensazione ogni volta che assisto al consiglio comunale di palazzolo, ma non solo a quello….
non credo nel detto che tu citi e che anche dalle nostre parti è diffuso, ma sicuramente vale la pena
di riflettere anche su quello….cosa fare per stare meglio “tutti”?
Se dovessi sintetizzare quanto accade nei piccoli teatrini comunali, sceglierei la sempre attuale e celebre frase di Tomasi di Lampedusa.
Quel cambiamento auspicato da aspiranti governatori ogni volta ci troviamo alla vigilia di una campagna elettorale, pare si fermi però ormai paradossalmente alla sola voglia di surroga.
il desiderio di novazione, cede il passo non appena si raggiunge l’obiettivo.
Lo spettacolo che ne segue, si presenta scoraggiante. inni al senso civico e slogans a favore di una società migliore, si trasformano in urla insensate, attacchi personali, esibizioni dottrinali che stanno contemporaneamente alla loro antitesi e che mutano gli attori quasi sempre in caricature di se stessi.
Cosa centra questa rappresentazione con gli interessi della collettività?
Mi chiederai quale obiettivo e per innovare cosa? Credo sia la domanda che ci poniamo un po tutti quando abbiamo l’opportunità di sbirciare nelle cosiddette “stanze del potere” , ma ho la stessa sensazione quando osservo la nostra societa’.
Ho l’impressione che invece di costruire, nelle aule della politica, cosi come all’interno della nostra collettività, la tendenza è alla “autodemolizione” sistematica.
Forse siamo troppo diseducati a capire che tutto ciò che appartiene alla comunità, e all’interno di questa si vuole costruire, è frutto del lavoro di tutti noi, della capacità e della voglia di tutti noi, nessuno escluso, di voler dare prima di pretendere; di saper essere propositivo; di porre gli interessi di tutti al di sopra degli interessi individuali; di essere disposti al sacrificio per il bene della collettività.
Forse siamo troppo diseducati a capire, che fin quando diamo il nostro civico consenso a qualcuno che dovrebbe agire negli interessi di tutti, lo si da per motivi personali ed egoistici, personali ed egoistici saranno anche le finalità che questo perseguirà.
Ogni popolo ha quello che si merita diceva qualcuno… la rappresentazione di cio’ che hai visto nell’aula consiliare, forse è l’esatta figurazione di una società, che ha la pretesa di volersi migliorare sbraitando, esibendo false dottrine che non troveranno mai coerenza; di tutti noi, che agli argomenti della collettivita’, anteponiamo quelli personali, anche e specie quando di collettività si tratta.
Guardiamoci allo specchio caro sergio…e forse vedremo anche noi la nostra caricatura.
Non so se “si stava meglio quando si stava peggio”,
ma Forse staremo tutti meglio, quando un giorno dinnanzi a questo, ci saranno più persone che avranno trovato l’entusiasmo e il buon senso, di mettere da parte i propri egoismi, le incoerenze, le proprie ipocrisie, indossando l'abito del senso civico.