Come l’orizzonte
che tale rimane lungo il cammino
l’Amore inseguo
bevendo attimi di miele e assenzio
Boccate di nulla
che s’intersecano a riflessi d’infinito
percorso scosceso
tra pioppi che s’avvicinano
e mi ritrovo alle spalle
per raggiungere l’orizzonte che non vedo
E mani che dal peso spiombano
e l‘attimo dopo veleggiano
piene di fumo e coriandoli
senza più senso
tiziana mignosa
agosto duemilaundici