Leggo la risposta del comando dei vihili urbani, teoricamente ineccepibile: in soldoni, il proprietario non sono io e dunque non posso intervenire. Risposta in stile burocratese che non esaurisce il problema, che badate, in prima istanza è quello di preservare e magari restaurare il selciato. Il sindaco, pubblico ufficiale, oltre a promuovere presso gli interlocutori (curia) intese e progetti per risolvere la cosa..potrebbe intanto indossare la sua bella fascia e agire motu proprio, basandosi sulla tesi (inconfutabile) che il complesso della chiesa madre è un patrimonio monumentale appartenente a Sortino ed ai sortinesi. Intanto si potrebbe proibire il transito e la sosta dei mezzi di trasporto sul selciato in occasione di matrimoni e funerali (non sarebbe certo un sacrificio fare attendere i carri funebri o le auto degli sposini sulla via P.di Piemonte, è solo buon senso); poi (cosa che certi assessori del passato poco sensibili hanno purtroppo consentito, evidenziando un certo livello di dispregio per il selciato) si deve assolutamente vietare l'utilizzo di quel suolo per avvenimenti di massa, tipo concerti e simili.
Va detto poi che ne la curia, ne i vertici della parrocchia, ne il comune hanno manifestato seriamente l'interesse per il recupero del selciato, soltanto qualche sussulto estemporaneo e nulla più..spentosi di fronte al travaglio dell'individuazione delle competenze e dei bla bla burocratici, nota comando docet...ma chi ha il potere di farlo indossi la fascia e cominci a raccogliere almeno quei suggerimenti che possono essere concretizzati...la prospettiva e la politica. i progetti, la concertazione tra centri di potere possono fare il resto.
Sulla questione dei bambini che giocano mi chiedo: le auto, i carri funebri, i concerti SI e una partitella no?...
Un saluto
Franco Nero