condivisibile.
In città tutti ne parlano. C'è una sorta di quiete prima della tempesta.
Nella tua analisi però manca una cosa (anzi 3): luogo, data, ora.
Inoltre dissento su un altro punto. Non si tratta di "spazzar via" bensì di far pesare tematiche che stanno a cuore ai più giovani (di spirito).
Chi è vecchia nomenclatura? Chi ha più di 50 anni o chi pensa come fosse un vecchio (dentro)?
Direi che il progetto politico dello "spazzar via" corrisponderebbe ad un simil grillismo che inesorabilmente dovrà pagar dazio al momento della sintesi politica (fatta di accordi, alleanze etc etc.)
A me sembra che in questa fase sarebbe opportuno strutturare un'aggregazione di cittadini che possano essere interessati a tematiche e pratiche politiche innovative (selezione tenendo conto del c.v./competenze - quotazioni di genere - rappresentatività delle istanze e non delle persone (si rischia di sfociare più facilmente nel clientelismo e ci si contrappone ai potentati perdendo poichè si utilizza lo stesso metodo)
Detto questo comincio a scrivere, (davanti al pubblico...seppur virtuale) come farei privatamente avendoti come interlocutore
de visu:
Cesare, molte persone giovani che si dicono di sinistra pensano di te che tu sia un politico opportunista che, partendo da tematiche sinistroidi (secondo linguaggio 900esco) si sia spostato troppo verso il "fare compromissorio" tipico della politica vista fin quì.
Io, come sai, ritengo invece che tu abbia fatto delle scelte dettate da una visione (prima da te esposta) che per forza di cose ed errori strategici personali (forse sei stato mal consigliato?) ti hanno portato a confonderti con "il vecchio incedere della politica nostrana".
Detto questo, volendo fare un bagno di umiltà e proporsi alla cittadinanza con mente aperta e spirito costruttivo (come sopra da te esposto) direi che una sorta di brain storming politico potrebbe aiutare.
Per far questo è necessaria una precisa organizzazione: a cominciare dal DOVE, QUANDO E COME.
In quel preciso istante si sarà trasmesso alla popolazione già un messaggio chiaro di trasparenza ed apertura.
La primavera 2012 ci aiuta sul piano climatico.
Inoltre, sempre per ragioni puramente organizzative, si dovrebbe trattare di incontri fuori dall'orario lavorativo (quindi la sera) in luoghi PUBBLICI che possano favorire il dialogo pacifico. Questi papabili luoghi dovrebbero trovarsi in centro - giusto per favorire la partecipazione.
Allo scopo mi vengono in mente:
1) villa comunale
2) una piazza
3) lo spazio adiacente alla Chiesa Madre tenuto chiuso con un lucchetto
Io preferisco il terzo per diverse ragioni:
- trasmette il messaggio "riappropriamoci dei nostri spazi e facciamoli vivere"
- è strutturalmente adeguato con posti a sedere a cui di fronte, a turno, sta chi ha qualcosa da dire.
- buona acustica
- centrale a luoghi frequentati dai giovani (chiazzitta)
CHIARAMENTE, come tu già sai, verranno inviati durante un'iniziativa del genere i soliti DISTURBATORI DI PROFESSIONE. Pertanto sarà bene prevedere una conventio ad escludendum (
http://it.wikipedia.org/wiki/Conventio_ad_excludendum) per tutti coloro i quali non rispettano poche regole ma inderogabili:
I) si espone il proprio pensiero quando arriva il proprio turno (escludendo i momenti in cui la discussione è aperta)
II) l'intervento avrà durata massima (es: 7 minuti)
III) dovrà stilarsi sempre un verbale diffuso fra gli intervenuti
III) via via dovranno formarsi gruppi di lavoro su tematiche specifiche
IV) possibilmente sempre video degli incontri
Questo come la penso. Ad un progetto del genere parteciperei (chiaramente non sono il tipo dal "o così o niente" ma questo è quello che penso nella sostanza dal punto di vista del metodo).