Autore: Franco Nero Topic: Sortino: il futuro è legato all'eliminazione dei vecchi potentati. Sfidiamoli.  (Letto 5099 volte)

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Offline Franco Nero

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Per la costruzione di una comunità proiettata nel benessere

Chiudere i conti con la vecchia nomenclatura politica:
Se l’esperienza più che decennale di Orazio Mezzio, con tutte le sue contraddizioni ed i suoi elementi d’immaturità, aveva aperto un varco verso la rigenerazione dei modi di fare politica, riuscendo a dare alla comunità la fondata percezione di un far politica capace di dare un disegno complessivo di sviluppo e portando alla ribalta la figura del sindaco come vero e proprio profilo professionale, connotato da intensa dedizione e insolita verve visionaria, la sua conclusione, salutata dai più( ed anche da me) come la liberazione dal male più estremo, non ha condotto a nulla di migliore, anzi, per molti versi la chiusura di quella fase politica ha rinvigorito le tare di un sistema di relazioni politiche fondate su visioni lente, liturgiche e parassitarie che invece di riformare, correggere il sentiero inaugurato da Mezzio, hanno ricacciato indietro la città, affidandola ad una nomenclatura superata dai tempi e incapace per forma mentis di misurarsi con le nuove esigenze della nostra società.
È stato così per l’esperienza DeLuca ed è così per l’attuale fase amministrativa, entrambe guidate dalla stessa nomenclatura,  culturalmente antiquata e  ossessionata dal potere fine a se stesso.
Una nomenclatura impreparata verso le sfide più pregnanti e che di fronte al disegno di un modello di sviluppo per la città non fa che produrre balbettii, presa com’è nelle lotte e nei posizionamenti di un potere piccolo, piccolo, che le basta per orchestrare e gestire i suoi miseri lotti di comando e vanità.
Bisogna innanzi tutto consapevolizzare la comunità rispetto all’esigenza ineluttabile di  colpire questo sistema di relazioni e di potere. Bisogna scardinare, rompere, disarticolare la cortina di ferro che permette ancora che sette, otto personaggi  “simil politici” giochino la loro partita di potere sulla testa di tutti noi.
Se  io per primo ho voluto pensare che era necessario dialogare, trovare compromessi, mediare tra il vecchio e le nuove espressioni, sono ancora io a sottolineare che questo è stato un tragico errore e sono ancora io a comprendere adesso cosa voleva dire Orazio Mezzio quando si scagliava contro quei partiti politici che non permettevano il ricambio e lo sviluppo. Adesso ne  comprendo i motivi.
Questa nomenclatura non fa crescere nessuno con l’aggravante che è fortemente inadeguata al cambiamento. Bisogna lavorare per spazzarla via, senza fare prigionieri. Questa è la vera scommessa.
Una scommessa generazionale che deve andare obbligatoriamente oltre tutti gli schieramenti tradizionali, che ha l’obiettivo di rigenerare la fiducia nelle istituzioni e dare nuovo personale politico alla città, che sia un personale politico tecnicamente competente e politicamente spregiudicato, senza remore o timori reverenziali per antichi potentati che devono necessariamente passare la mano.



Aprire una nuova stagione di partecipazione:
è dunque giunto il momento che la generazione dei ventenni, trentenni e quarantenni prenda in mano il proprio destino e parli alla città. È  giunto il momento che spodesti chi da venti  e trenta anni gioca con i destini collettivi senza aver saputo dare prospettive alla comunità. È necessario mettersi in gioco; metterci la faccia e cercare l’unità, oltre i tradizionali e artificiosi steccati della politica tradizionale. Bisogna costruire uno schieramento che si regga sulla passione civica, sui saperi tecnici e sull’orizzonte politico centrato sulla rinascita della città. Ci sono forze sufficienti allo scopo: bisogna costruire il contenitore che le metta in sinergia per costruire una piattaforma programmatica per il futuro della città e diffondere l’idea che migliorare è possibile. Presentarsi agli elettori a quel punto sarà un gesto più che naturale, come vincere e riappropriarsi del proprio destino.

Iniziamo a lavorare.

Cesare Salonia

09 maggio 2012

Offline a.merenda

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condivisibile.
In città tutti ne parlano. C'è una sorta di quiete prima della tempesta.

Nella tua analisi però manca una cosa (anzi 3): luogo, data, ora.

Inoltre dissento su un altro punto. Non si tratta di "spazzar via" bensì di far pesare tematiche che stanno a cuore ai più giovani (di spirito).
Chi è vecchia nomenclatura? Chi ha più di 50 anni o chi pensa come fosse un vecchio (dentro)?

Direi che il progetto politico dello "spazzar via" corrisponderebbe ad un simil grillismo che inesorabilmente dovrà pagar dazio al momento della sintesi politica (fatta di accordi, alleanze etc etc.)


A me sembra che in questa fase sarebbe opportuno strutturare un'aggregazione di cittadini che possano essere interessati a tematiche e pratiche politiche innovative (selezione tenendo conto del c.v./competenze - quotazioni di genere - rappresentatività delle istanze e non delle persone (si rischia di sfociare più facilmente nel clientelismo e ci si contrappone ai potentati perdendo poichè si utilizza lo stesso metodo)


Detto questo comincio a scrivere, (davanti al pubblico...seppur virtuale) come farei privatamente avendoti come interlocutore de visu:

Cesare, molte persone giovani che si dicono di sinistra pensano di te che tu sia un politico opportunista che, partendo da tematiche sinistroidi (secondo linguaggio 900esco) si sia spostato troppo verso il "fare compromissorio" tipico della politica vista fin quì.
Io, come sai, ritengo invece che tu abbia fatto delle scelte dettate da una visione (prima da te esposta) che per forza di cose ed errori strategici personali (forse sei stato mal consigliato?) ti hanno portato a confonderti con "il vecchio incedere della politica nostrana".
Detto questo, volendo fare un bagno di umiltà e proporsi alla cittadinanza con mente aperta e spirito costruttivo (come sopra da te esposto) direi che una sorta di brain storming politico potrebbe aiutare.
Per far questo è necessaria una precisa organizzazione: a cominciare dal DOVE, QUANDO E COME.
In quel preciso istante si sarà trasmesso alla popolazione già un messaggio chiaro di trasparenza ed apertura.
La primavera 2012 ci aiuta sul piano climatico.


Inoltre, sempre per ragioni puramente organizzative, si dovrebbe trattare di incontri fuori dall'orario lavorativo (quindi la sera) in luoghi PUBBLICI che possano favorire il dialogo pacifico. Questi papabili luoghi dovrebbero trovarsi in centro - giusto per favorire la partecipazione.

Allo scopo mi vengono in mente:

1) villa comunale
2) una piazza
3) lo spazio adiacente alla Chiesa Madre tenuto chiuso con un lucchetto

Io preferisco il terzo per diverse ragioni:

- trasmette il messaggio "riappropriamoci dei nostri spazi e facciamoli vivere"
- è strutturalmente adeguato con posti a sedere a cui di fronte, a turno, sta chi ha qualcosa da dire.
- buona acustica
- centrale a luoghi frequentati dai giovani (chiazzitta)


CHIARAMENTE, come tu già sai, verranno inviati durante un'iniziativa del genere i soliti DISTURBATORI DI PROFESSIONE. Pertanto sarà bene prevedere una conventio ad escludendum (http://it.wikipedia.org/wiki/Conventio_ad_excludendum) per tutti coloro i quali non rispettano poche regole ma inderogabili:

I) si espone il proprio pensiero quando arriva il proprio turno (escludendo i momenti in cui la discussione è aperta)
II) l'intervento avrà durata massima (es: 7 minuti)
III) dovrà stilarsi sempre un verbale diffuso fra gli intervenuti
III) via via dovranno formarsi gruppi di lavoro su tematiche specifiche
IV) possibilmente sempre video degli incontri


Questo come la penso. Ad un progetto del genere parteciperei (chiaramente non sono il tipo dal "o così o niente" ma questo è quello che penso nella sostanza dal punto di vista del metodo).


Offline libero

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Perdonatemi ma eliminare il vecchio per me significa eliminare le radici, belle o brutte che siano...
Altra cosa sarebbe scostare il vecchio, anche con la presunzione che un giovane possa portare con se, sempre con uno sguardo a quel vecchio che oggi si trova intrappolato in quei meccanismi di Prima Repubblica, per trarne quello spirito di ribellione e compartecipazione ormai scomparsi dallo scenario politico sortinese!!!
Comincerei con lo stimolare questo consiglio comunale, definito ieri sera da qualche consigliere, UN CONSIGLIO COMUNALE IN PARTE NEOFITA (colui che muove i primi passi all'interno di una qualsivoglia disciplina) ma pur sempre "UNA CREATURA NUOVA" defininizione secondo San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi...
Comincerei con il coinvolgimento di quella CREATURA NUOVA che dovrebbe trovare il coraggio di scrollarsi di dosso chi li "GUIDA" verso un percorso obsoleto, fatto di accordi assunti lontano da quello che è la sede naturale del confronto civile per una comunità, il CIVICO CONSESSO.

JFK alla domanda rivoltagli "perchè cambiare?", rispose "PERCHE' NO!!!
Che la sfida abbia inizio...

Offline Franco Nero

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Ovviamente, cari Libero e Tito,  io sto con questa amministrazione e ne condivido in pieno lo sforzo di pacificazione, ma questo mi sembra superfluo ribadirlo, quanto alla riflessione essa è provocatoria, nella misura in cui utilizzo frasi come "spazzare via", "non fare prigionieri" etc, etc.. Penso però che al netto delle provocazioni il problema del ricambio del personale politico rimane, specie se i momenti di partecipazione scarseggiano e dentro i partiti le sedie rimangono vuote. Questo non può essere il problema di una picccola elite autoreferenziale,ma ha a che vedere con il concetto e lo spirito di comunità. Sarebbe quindi più digeribile  e conveniente per chi vuol essere "navigante" utilizzare metafore  più blande, meno orticanti, ipocritamente ecumeniche. Ma come noto da troppi anni, i naviganti non parlano alla comunità, viceversa dialogano tra loro e gli argomenti non sono i bisogni e le emergenze sociali, ma i bisogni e le emergenze del potere. In questo senso è indispensabile il recupero di una semplicità di linguaggio che finalmente renda accessibile il discorso politico per una platea più vasta e contemporaneamente è necessario il rinnegamento  dei "naviganti". Ma voglio essere più chiaro: non è una questione anagrafica o soltanto anagrafica, ma un punto culturale. Chi sono i naviganti?..durante l'amministrazione DeLuca li ho ben conosciuti. Il giorno e l'ora verranno e come dice Libero, in questo consiglio comunale c'è tanto potenziale.

Offline Nello Bongiovanni

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Io condivido pensiero e linguaggio di Antonio...Caro Cesare ma di quale pacificazione parli...da un anno che scrivo, propongo, ecc...e non ho ricevuto nessuna risposta...io all'opposizione il trio Terranova-De Luca- Brunetto non ci hanno concesso nemmeno la stanza oggi hanno pure il programma del Bilancio...giorno 8 nell'ultimo consiglio comunale il Capogruppo di minoranza con i suoi interventi pieni all'80% di bugie ha massacrato politicamente il Sindaco ed i suoi ex assessori...il Capogruppo di maggioranza anzichè rispondere a lui nello stupore generale invece cosa fa, critica ed offende il sottoscritto e tutto il gruppo di sortino al centro...come mai??? perchè???




Ovviamente, cari Libero e Tito,  io sto con questa amministrazione e ne condivido in pieno lo sforzo di pacificazione, ma questo mi sembra superfluo ribadirlo, quanto alla riflessione essa è provocatoria, nella misura in cui utilizzo frasi come "spazzare via", "non fare prigionieri" etc, etc.. Penso però che al netto delle provocazioni il problema del ricambio del personale politico rimane, specie se i momenti di partecipazione scarseggiano e dentro i partiti le sedie rimangono vuote. Questo non può essere il problema di una picccola elite autoreferenziale,ma ha a che vedere con il concetto e lo spirito di comunità. Sarebbe quindi più digeribile  e conveniente per chi vuol essere "navigante" utilizzare metafore  più blande, meno orticanti, ipocritamente ecumeniche. Ma come noto da troppi anni, i naviganti non parlano alla comunità, viceversa dialogano tra loro e gli argomenti non sono i bisogni e le emergenze sociali, ma i bisogni e le emergenze del potere. In questo senso è indispensabile il recupero di una semplicità di linguaggio che finalmente renda accessibile il discorso politico per una platea più vasta e contemporaneamente è necessario il rinnegamento  dei "naviganti". Ma voglio essere più chiaro: non è una questione anagrafica o soltanto anagrafica, ma un punto culturale. Chi sono i naviganti?..durante l'amministrazione DeLuca li ho ben conosciuti. Il giorno e l'ora verranno e come dice Libero, in questo consiglio comunale c'è tanto potenziale.
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Offline a.merenda

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perchè sei un buon "argomento diversivo"

un pò come Berlusca quando se la prendeva sempre con i COMUNISTI!

 :)

Offline Francesco Di Mauro

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Caro Cesare il ricambio chiesto da te e analizzato come sempre puntualmente da Antonio non mi può trovare che d'accordo, e come aver scoperto l'america ma 500 anni dopo.
Bene, fare come dice Antonio? possibile, ma poco probabile. Unirsi a Nello in questo gruppo "extraparlamentare" chiamiamolo di "protesta"? Possibile ma mi parte politicamente troppo schierato almeno a livello dirigenziale.
Cesare ascolta, potresti fare così,. Visto che c'è aria di subentro, puoi agire in consiglio e fare una sorta di transfert tra l'amministrazione/consiglio e noi cittadini diciamo un Nello ma all'interno del "palazzo", e poi se vuoi, organizzare delle assemblee pubbliche diciamo "di relazione" ai cittadini, un po quello che diceva Antonio in qualche post. Cominciamo da li, che mi pare fattibile. Certo  che se non subentri, si trova qualcuno nell'amministrazione/Consiglio disposto a Relazionare. Chi? Cerchiamolo.
Cesare, buona fortuna.

Offline Nello Bongiovanni

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Caro Francesco se vuoi le mie dimissioni dal PDL e da Presidente di Sortino al Centro pur di rafforzare un movimento che non ha colore politico e che ritengo sia radicato molto bene nel territorio del paese io sono a disposizione lo farò immediatamente...


Caro Cesare il ricambio chiesto da te e analizzato come sempre puntualmente da Antonio non mi può trovare che d'accordo, e come aver scoperto l'america ma 500 anni dopo.
Bene, fare come dice Antonio? possibile, ma poco probabile. Unirsi a Nello in questo gruppo "extraparlamentare" chiamiamolo di "protesta"? Possibile ma mi parte politicamente troppo schierato almeno a livello dirigenziale.
Cesare ascolta, potresti fare così,. Visto che c'è aria di subentro, puoi agire in consiglio e fare una sorta di transfert tra l'amministrazione/consiglio e noi cittadini diciamo un Nello ma all'interno del "palazzo", e poi se vuoi, organizzare delle assemblee pubbliche diciamo "di relazione" ai cittadini, un po quello che diceva Antonio in qualche post. Cominciamo da li, che mi pare fattibile. Certo  che se non subentri, si trova qualcuno nell'amministrazione/Consiglio disposto a Relazionare. Chi? Cerchiamolo.
Cesare, buona fortuna.
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e per chi? Per me?, troppo onore!!!
Chi vivrà vedrà, basta che non ci voglia molto però

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No per te Francesco non lo farei mai...ma per il progetto per questa nobile causa per la nostra Sortino lo farei ripeto subito...


e per chi? Per me?, troppo onore!!!
Chi vivrà vedrà, basta che non ci voglia molto però
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Offline libero

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"Ben tornato"..... al  "NUOVO consigliere"
« Ultima modifica: 22:58:07 pm, 14 Maggio 2012 da libero »

Offline Franco Nero

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..andiamo avanti..la strada è segnata..

 

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