Sortino. Il Comune dovrà pagare circa 300 mila euro per rimborso delle spese legali sostenute da alcuni ex amministratori e dipendenti comunali in procedimenti penali scaturiti da fatti inerenti le funzioni proprie del mandato elettivo ricevuto.
In occasione di una interrogazione presentata in Consiglio comunale dall'opposizione, il segretario comunale, a cui il sindaco Enzo Buccheri aveva dato l'incarico di relazionare, ha confermato che «la richiesta fatta sia dagli ex amministratori comunali che da alcuni dipendenti comunali è legittima». Quindi il Comune dovrà prevedere come un debito fuori bilancio questa somma di 300 mila euro.
Gli ex amministratori comunali e i dipendenti interessati erano stati assoggettati a procedimento penale connesso alla funzione pubblica svolta. Il procedimento si era concluso con l'assoluzione piena.
Il Comune ora pensa di chiudere la questione chiedendo ai legali di applicare la parcella minima.
Il rimborso di questo tipo di spese è previsto dalla normativa di recepimento degli accordi tra pubblica amministrazione ed organizzazioni sindacali.
Paolo Mangiafico
La Sicilia - 31/05/2012
DISCUTENDO A SORTINO DELLA QUESTIONE LA DOMANDA CHE SORGE SPONTANEAMENTE E':
PERCHE' LA COLLETTIVITA' DEVE PAGARE ERRORE DI SINGOLI, PUR NELL'ESERCIZIO DELLE PROPRIE FUNZIONI?
SE IL COMUNE DI SORTINO, NELLA VESTE DI "ACCUSATORE PER CONTO TERZI" HA VOLUTO INDAGARE SU PRATICHE ED ATTI DI ALCUNI EX AMMINISTRATORI (DELLA FU GIUNTA MEZZIO ndr) ED ALLA FINE HA PERSO E' POSSIBILE CHE QUESTO NON SIA IN NESSUN MODO SANZIONABILE?
SI PARLA MOLTO DI RESPONSABILITA' CIVILE DEI MAGISTRATI NELL'ESERCIZIO DELLE PROPRIE FUNZIONI..
E DEI POLITICI?
NON SAREBBE FORSE MEGLIO TRATTARE TUTTI COME "CITTADINI"?
LA SITUAZIONE, FORSE PERCHE' POCO ADDENTRO ALLE SEGRETE COSE, CONTINUA A RISULTARMI POCO CHIARA E, COME AL SOTTOSCRITTO A TANTI ALTRI.
MI PIACEREBBE PERLOMENO RIUSCIRE A "LEGGERE" CON CHIAREZZA LE RESPONSABILITA' PER POTER SANZIONARE, SE NON LEGALMENTE CAUSA ESCAMOTAGES, INNANZITUTTO SOCIALMENTE E, QUALORA SI TRAMUTI IN INDIRIZZO COLLETTIVO, POLITICAMENTE.
TRADOTTO: cu va dittu di iucari ca sacchetta mia?