Avvertenza: Premetto che questo scritto esprime la mia personalissima posizione e in nessun modo vuole essere una posizione che coinvolge altri rappresentanti istituzionali del comune di Sortino.
Mi ero ripromesso di non dire nulla sulle questioni che in questi giorni agitano la vita del comune. Volevo aspettare che si chiudesse la fase dell’approvazione del bilancio di previsione per fare una analisi puntuale e seria di quali siano state le problematiche oggettive che hanno condotto l’amministrazione e il gruppo di maggioranza in consiglio comunale a fare le scelte che oggi vengono spudoratamente strumentalizzate dall'opposizione, lucrando sulla buona fede della cittadinanza qualche momentaneo consenso.
In verità anche l’ex candidato Sindaco Bongiovanni che si appresta a fare un comizio propagandistico tra qualche giorno, sta approfittando del clima da caccia alle streghe che sta montando contro l’amministrazione comunale, anche grazie agli errori politici compiuti in consiglio comunale da alcuni consiglieri di maggioranza che non hanno avuto il coraggio e la responsabilità di assumere scelte dolorose ma necessarie proprio in ragione di questo clima politico avvelenato che si respira intorno al sindaco e chi lo sostiene, non riuscendo o non volendo contrastare la pura demagogia populista che le opposizioni a Buccheri stanno utilizzando in modo disinvolto.
Ma veniamo ai fatti che hanno costretto l’amministrazione comunale a proporre l’aumento al massimo dell’addizionale Irpef ed il consiglio comunale ad approvarla:
• Trasferimenti in meno da parte di Stato e Regione rispetto all’anno precedente: 721.000,00 euro
• Obbligo di contenimento delle spese derivante dal rispetto del patto di Stabilità: 700.000,00 euro.
• Totale: 1.400.000,00 circa, euro più, euro meno.
Da soli questi numeri sbugiardano chi sta gridando allo scandalo e alle batoste. Da soli questi numeri dimostrano l’assoluta inconsistenza delle responsabilità dell’amministrazione e del Sindaco, che malgrado la volontà politica più volte espressa di adottare una politica improntata alla eliminazione degli sprechi ed alla drastica riduzione delle spese correnti, non arriverebbe neanche lontanamente a portare in pareggio un bilancio così fortemente devastato dal taglio dei trasferimenti statali e regionali, ma avvierebbe il comune verso la deriva drammatica dello sforamento del patto di stabilità e a caduta del dissesto finanziario. Ma questa infausta eventualità i propagandisti del disastro la conoscono benissimo e con un simile atteggiamento dimostrano ancora una volta che la cittadinanza ha avuto ragione nel cacciarli all’opposizione o addirittura fuori dalle istituzioni. Sanno benissimo che se fossero stati loro ad essere al governo della città, avrebbero dovuto fare le stesse scelte che oggi fa l’amministrazione del sindaco Buccheri. Invece che fanno? Invece di accreditarsi come forze di governo, che aspirano al governo, si trincerano dietro una politica che chiamare tale è una bestemmia, intrisa com’è di populismo e demagogia.... e ci sono mirabili esempi di quanto affermo:
• Quando abbiamo proceduto alla votazione dell’aumento Irpef,( preceduta nei mesi precedenti tra le altre cose da una serie d’incontri con l’opposizione e con i sindacati con i quali volevamo condividere una politica quanto più unitaria, data la delicatezza e l’oggettiva “pesantezza delle scelte” ) l’opposizione ha presentato una serie di emendamenti che di fatto, malgrado contenessero spunti che eravamo disposti ad accogliere, annullavano in modo plateale la significatività dello sforzo finanziario chiesto ai cittadini per porre rimedio alla politica feroce proveniente da Roma e Palermo.
In particolare il capogruppo di maggioranza proponeva come condizione essenziale per approvare l’addizionale irpef che la Tarsu contestualmente venisse ridotta del 30%, fatto questo assolutamente strumentale e inaccettabile se pensiamo che in termini finanziari equivaleva ad annullare al 95% il gettito Irpef.
Malgrado tutto abbiamo detto che eravamo disposti ad impegnare l’amministrazione ad attuare una riduzione della Tarsu del 10%, operazione molto difficoltosa ma certamente più verosimile. Avevamo poi accettato la loro proposta di innalzare la soglia di esenzione Irpef fino a 10.000,00 euro di reddito, ma incredibilmente ci siamo sentiti rispondere di no. L’opposizione si è opposta a provvedimenti che come chiedeva andavano incontro alle fasce più deboli della popolazione, alla faccia di quello che dicono di voler rappresentare.
Mercoledì prossimo ci sarà il consiglio comunale e la maggioranza proporrà di approvare all’unanimità le seguenti proposte, presentate dal gruppo Sortino Futura:
• Rateazioni, riduzioni ed esenzioni sulla Tarsu e il servizio Idrico a favore delle fasce più duramente colpite dalla crisi
• Esenzione irpef fino a 10.000,00 euro
• Atto d’indirizzo per la significativa ma realistica riduzione della Tarsu a partire dal prossimo anno.
Ovviamente ci sarà anche la seduta del bilancio nella quale come convenuto con i sindacati, ci impegneremo a dare corso ad ulteriori misure volte a migliorare ancora la manovra di responsabilità civica che stiamo portando avanti.
Vedremo cosa farà l’opposizione. Se si schiererà a favore della cittadinanza come noi o preferirà continuare a giocare a scacchi sulla testa della città.
Cesare Salonia
Venerdì 8 Giugno 2012