si, in effetti, questa valutazione sull' "interessarsi di qualcuno per qualcosa" è da prendere con le pinze...
il punto è: con quale animo ciò lo si fa
esempio: se il mio collega-conoscente-altro non conosce un diritto/opportunità è bene che io, che lo conosco e ne usufruisco, ne spieghi implicazioni e vantaggi secondo il mio punto di vista OPPURE badi a me stesso in un'ottica individuale? Taluni sostengono che curare il bene individuale sia il viatico per ottenere il bene comune attraverso una mera sommatoria (tanti beni individuali = bene comune).
Questo è pressappoco l'approccio di quelli che, in campo economico e politico, hanno dettato le regole del gioco degli ultimi 30 anni. I c.d. liberisti che purtroppo si sono rivelati schiavisti in chiave moderna (poichè i capisaldi della loro teoria hanno perso il contatto con l'umanità affidandosi alla sola astrattezza delle scienze matematiche e statistiche)
Ben diverso è l'approccio libertario che prevede sviluppo individuale della personalità in un'ottica di mutualismo.
Quindi, concludo dicendo che si può dibattere nel merito circa le affermazioni ed i convincimenti di Nello MA senza intaccare il diritto e la libertà della persona.
Voglio dire che Nello, al pari del resto degli individui, è libero di fare e dire ciò che pensa sia giusto a patto che non violi diritti e libertà altrui. E non mi sembra che sia successo niente di tutto questo.
Pertanto la maggioranza non ha l'esclusiva del pensiero e della proposta, la delega va bene se non è quella del pensiero e dell'opinione, i diritti non hanno colore
Dunque Enrico, ritornando al topic ed evitando di perdere altro tempo, facci sapere, se lo vorrai, quali sono le tue idee per arginare un problema di "quiete pubblica" che tocca ambiti diversificati del vivere sociale, in questo caso sortinese.
PS: so che la premessa teorica poco si addice alle implicazioni pratiche del topic ma a questo punto mi serviva per essere più chiaro rispetto a quello che penso.
gentilissimo