tempo addietro su un'altro forum avevo postato una mia idea per cercar di dare impulso alla sterile economia del nostro piccolo borgo, vorrei riproporre qui la stessa idea affinche qualcuno potrebbe dirmi cosa ne pensa è se può essere un'idea persequibile:
"Vedete cari amici, muovere solo critiche senza avere la capacità di mettersi in discussione scommettendo su progetti che si possono rivelare validi volani non solo di promozione del territorio, ma anche strumenti di rilancio economico non serve a nessuno.
Credo che Buscemi offra molto di più in termini di patrimonio sia esso archeologico che architettonico che ambientale che se unito al museo etnoantropologico possa offrire dei pacchetti ad hoc appetibili, che diano al visitatore la possibilità di visitare Buscemi il suo museo i suoi siti archeologici e rupestri ma anche il suo territorio, occorre saper catturare quel settore di turismo alternativo , guardando al passato per andare incontro al futuro.
E se da una parte ci sono gli enti preposti insieme alle istituzioni, che devono provvedere all’elevamento della qualità delle infrastrutture, dall’altra ribadisco l’importanza che può avere il privato. Vorrei far notare come ancora oggi Buscemi non offre nessuna forma di intrattenimento per il visitatore, questa non vuole essere una critica, ma una valutazione da cui può partire la proposta alternativa. Se vogliamo il turismo che può spendere e che quindi produce economia non possiamo non offrire anche l’intrattenimento che deve essere fatto di manifestazioni di alto livello qualitativo.
Non è un bel biglietto da visita, quello offerto da Buscemi oggi, un borgo sporco e mal curato è l’idea che molti turisti si fanno, la mancanza di decoro che regna nelle maggior parte delle zone storiche, perché condizionate dalla maleducazione e dall’inciviltà di molte persone, l’affissione selvaggia di manifesti che imbrattano muri, pali della luce cassonetti della spazzatura, l’inesistenza di un info-point turistico pur usufruendo di risorse umane del servizio civile, tutte cose che si scontrano con la gentilezza e l’ospitalità dei residenti, bisogna intervenire energicamente affinché tutto questo cambi, anche operando delle scelte impopolari.
Sarebbe il caso che la prossima amministrazione comunale che si insedierà dalle prossime settimane, cominciasse a pensare anche ad individuare un’area da valorizzare che potrebbe accogliere un vero polo di attrazione eco-sostenibile, nonché le strutture ricettive, di ristorazione, di intrattenimento e commerciali.
In questi ultimi anni tuttavia Buscemi è stato ampiamente penalizzato, vittima della mediocrità e della povertà ideologica dei nostri amministratori ha subito un grave arresto economico-culturale e sociale che ha avuto serie ripercussioni sui nostri giovani, sulle nostre imprese, sul nostro futuro, ma ripartire e possibile, la natura, la storia e le tradizioni fanno oggi di Buscemi un territorio da riscoprire e da vivere intensamente.
Buscemi deve avere quel desiderio di riscoperta della propria terra, del talento dei giovani deve saper coniugare lo sviluppo alle tradizioni e ritrovare l’identità perduta, quella identità tanto nota alle nostre arti ed ai nostri mestieri, che dobbiamo riconquistare. Quell’identità insita nella bellezza dei nostri luoghi e dei nostri paesaggi che dobbiamo riscoprire attraverso il recupero e la valorizzazione delle zone storiche e la tutela del nostro territorio, che va recuperata attraverso il recupero delle nostre tradizioni.
Ecco l’idea che da cittadino propongo di realizzare al futuro sindaco Giansiracusa, nell’ambito del più vasto programma presentato dalla lista di appartenenza:
L’idea è quella di valorizzare mediante recupero urbanistico la zona sottostante la chiesa di S. Antonio di Padova, recupero urbanistico, che dovrebbe operare il comune mediante l’acquisto di tutte quelle casette che si trovano nella zona, ristrutturarle, rifare le strade creare delle piazzette, insomma ricreare un angolo caratteristico unico perché ancora incontaminato, naturalmente adibito ad isola strettamente pedonale.
Le case ristrutturate potrebbero essere adibite alcune per attività commerciali e di ristorazione altre come monolocali da dare in locazione a visitatori che vogliono soggiornare a Buscemi, naturalmente tutto questo non potrebbe gestirlo il comune, quindi il suo compito si limiterebbe all’acquisto la ristrutturazione e la qualificazione dell’area, nel dare in gestione a dei privati i monolocali da affittare per il soggiorno ed nel dare in locazione con canone agevolato le case destinate a strutture commerciali in modo da agevolare quei giovani che vogliono intraprendere un’attività in proprio, in parole povere cercare di creare un villaggio nel villaggio, certo non è un’impresa facile.
Si deve studiare il modo di sfruttare i fondi del Por Sicilia 2007/2013 e se c’è possibilità cercare di ottenere quanti più fondi possibili.
Questo potrebbe essere anche un modo di dare lavoro subito alle aziende locali e di creare le basi per un turismo di qualità che unito ad altre realtà di cui Buscemi è già in possesso, potrebbe gettare le basi per un forte sviluppo turistico al nostro paese.
Naturalmente si dovrebbero realizzare delle manifestazioni ad hoc da inserire in un contesto, del genere e per questo si potrebbe puntare su finanziamenti provinciali e regionali, che altri comuni della zona montana sfruttano con manifestazioni di basso contenuto culturale.
Sono convinto che se tutti indipendentemente dal colore politico crediamo in un progetto del genere possiamo riuscire a cambiare volto al nostro amato paesino."
Paolo Lia