E se invece si sforzassero di trovare le risorse per costruire la materia prima e cioè le scuole e la finissero con questa propaganda ridicola? Io li ho visti i registri on line e i servizi di cui parlano questi buffoni, ma inseriti in una scuola con i muri, le aule, i bagni decorosi, gli spazi per gli studenti, qualche spazio per i docenti....e poi c'erano anche i docenti, anche se mal pagati. E queste cose non le ho viste in Gran Bretagna o in Francia o negli Stati Uniti, ma in Estonia. Adesso non ci sono neanche questi, cioè i docenti. Ma di cosa parlano? Perchè non vanno a visitare le classi in cui 40 studenti sono stipati come i topi? Lo immaginate un insegnante che, oltre a stare attento che 25 piccoli mostri non si facciano male (altrimenti va in galera) si mette a smanettare con il cellulare (personale) per avvisare i genitori....io l'ho fatto sapete. E' una follia. Come tante altre cose, la scuola è una emergenza nazionale, e non è con i tagli o con il cellulare o il registro on-line che si risolvono i problemi. E' solo investendo in modo più oculato, creando le strutture senza sperperare soldi (il contributo di mille euro per 2000 istituti....vadano a farsi una vacanza, và) e non licenziando gente che per la scuola si è spesa.