Si è svolta stamane a Sortino, una manifestazione di protesta contro la privatizzazione dell'acqua. Il commissario che avrebbe dovuto "impossessarsi" degli impianti idrici comunali è stato bloccato da un muro umano compostosi in mattinata proprio davanti al comune.
A partecipare alla manifestazione anche i sindaci di vari comuni iblei oltre al primo cittadino sortinese.
La cosa che fa rabbia è pensare che molta gente presente alla manifestazione, acclamando i vari politici in passerella, ha dimenticato chi ha voluto tale normativa e soprattutto perchè... E mi chiedo: se tutta la politica era presente, dall'MPA, al PD, al PDL, all'UDC, al PID a sostegno della causa, questa cavolo di privatizzazione in Sicilia chi l'ha voluta ed ottenuta..??
MISTERI DELLA POLITICA SICILIANA...
SORTINO - NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA!
Il video si compone di momenti della mattinata:
La privatizzazione dell' acqua e in generale degli SPL (servizi pubblici locali) fu voluta da PDL e Lega. Tutto è iniziato con il D.L. n 135 del 2009 (cd Ronchi), voluto dal ministro delle politiche europee Ronchi e dal ministro degli affari regionali Fitto. Entrambi esponenti del PDL.
Questo decreto è stato convertito in Legge (n 166 del 2009) con 302 sì e 263 no. Votarono no l' IDV il PD e L' UDC. L' IDV inscenò addirittura una protesta in aula esponendo dopo le operazioni di voto cartelli con su scritto "giù le mani dall' acqua". Di Pietro dichiarò immediatamente che sarebbe ricorso al referendum. Vendola minacciò di ricorrere alla Corte Cost. Il PD e l' UDC nonostante la facciata del voto contrario, in sede locale si leccavano già i baffi per allungare le mani sul nuovo business. Tanto che ad esempio l' area Marziano a Siracusa era ben rappresentata in uno dei due consigli di amministrazione che si formarono quando si decise di creare una società partecipata, sogeas + ato, per la gestione dell' acqua. Non è un errore si formarono sul serio due consigli di amministrazione.
Partirono le operazioni per il referendum, si raccolsero le firme e si presentarono all' ufficio centrale per il referendum presso la corte di cassazione non 500 mila firme come previsto dalla legge, bensì un milione e quattrocentomila firme 1.400.000.
Naturalmente sul carro dei vincitori, salirono tutti, il PD, l' UDC e anche qualche esponente locale dei partiti che avevano voluto la legge, che si resero conto tempestivamente che i movimenti per l' acqua pubblica avrebbero portato una marea umana a votare Sì. Così questi sig.ri politicanti si trovavano nei consigli di amministrazione delle società misto pubblico private (molto più private che pubbliche) e poi pretendevano di riverginizzarsi mischiandosi alla società civile, alla CGIL all' IDV e a SEL che avevano voluto sin da subito l' abrogazione di quelle norme.
Ti faccio un esempio, il pdl di sortino (celandosi dietro il movimento sortino al centro) mandò degli emissari alla prima riunione con Jose Sudano, CGIL (referente provinciale movimenti per l' acqua pubblica ) a Sortino presso i locali del centro sociale. Naturalmente furono accettati, ma non si rividero più, forse per pudore, fino naturalmente al giorno della vittoria, adducendola come propria!
Poi la storia è nota a tutti.
Adesso sfido chiunque a presentare querela, ah dimenticavo... sono pronto al comizio in piazza (sic !).
Questa è stata una battaglia che sin da subito ho deciso di appoggiare con altra gente libera di Sortino e ti assicuro che i galoppini si presentarono soltanto quando si erano già tutti resi conto che i sì avrebbero vinto.
Emanuele Scarano