Mai più fu luna e stelle 
quando l’amor travolse 
con lacrime il core 
che gli occhi mia 
furono di un solo mare 
profondità di solitudine 
Pigiando il petto 
per colmar l’insulto 
non ebbi vittoria 
ne al pari fortuna 
così è comune al pianto 
il mortal divino 
che piegai al tempo 
il mio dolore
 
Ma nulla fu 
più dolce e vero 
che nell’ignoto 
ancor mi appresso 
a futur memoria 
di questo mio travaglio.