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ARRIVANO I SOLDI AI LAVORATORI FORESTALI...ANCHE GRAZIE ALL'ON. ENZO VINCIULLO
SC:
--- Citazione da: spaventa - 12:40:11 pm, 16 Dicembre 2009 ---Per carità...
--- Termina citazione ---
quando andiamo alla prova dei fatti ritiri la mano cosa pensi significi "immenso apparato burocratico della regione sicilia"?
significa che troppa gente lavora in un modo o nell'altro per la regione
e i forestali sono una di queste grandi masse, come siano stati assunti non ha importanza ora sono li e non bastano + i soldi
per pagarli tu che vorresti fare?
--- Citazione da: spaventa - 12:40:11 pm, 16 Dicembre 2009 ---Dico solo di smetterla di immettere gente nel sistema pubblico regionale solo a scopi clientelari.
--- Termina citazione ---
il problema non sono quelli che entrano ma quelli che già ci sono si sta parlando tu che proponi te la sentiresti di mandarli a casa?
carissimo questo significa fare scelte non clientelari, sai che i soldi non bastano per mantenerli tutti invece di "accomodare" facendo altre promesse li licenzi qualunque scelta diversa è una SCELTA CLIENTELARE
tu antonio merenda ti senti dire i forestali vanno per buona parte licenziati?
--- Citazione da: spaventa - 12:40:11 pm, 16 Dicembre 2009 ---Dico di mandare a casa quelli che hanno le nobili origini di cui sopra.
--- Termina citazione ---
cioè chi? in questo topic ci sono tre elementi , nello bongiovani, vinciullo e i forestali
chi vuoi mandare a casa?
--- Citazione da: spaventa - 12:40:11 pm, 16 Dicembre 2009 ---Tuttavia non sono un ingenuo. So bene che il pesce puzza dalla testa.
--- Termina citazione ---
siamo essere umani non pesci e quando puzziamo cominciamo dalle ascelle
i politici si limitano a dire di si ad una marea di gente che chiede favori e lavoro, tutti se la prendono con i politici ma nessuno ha il coraggio di dire NO alle richieste.
mi sembra che il tuo "per carità " sia un esempio di questa mancanza di coraggio
a.merenda:
per carità! vuole dire non mandarli tutti a casa come dici tu.
Ribadisco di mandare a casa coloro i quali pur avendo un mestiere ben definito non adempiono al proprio dovere come legge e buon senso prescrivono.
Questa considerazione implica controlli seri i quali, tra l'altro, stanno nelle mani di politici che adottano il clientelismo come grimaldello del potere.
Io non ho paura a dirtelo in faccia a te e ad alcuni politici appresso (che nella fattispecie rappresentano il pesce o l'ascella se preferisci...)
Far rispettare regole che si presumano condivise è il primo passo per dirsi degni di meritare l'appellativo "uomo".
Antonio Merenda
a.merenda:
Approfondisco:
1) Mandare a casa chi ha un doppio lavoro di cui uno in nero
2) Stabilizzare i restanti lavoratori a tempo pieno necessari alla forestale per svolgere le mansioni necessarie
3) procedere ad assunzioni tramite concorso pubblico
4) investire sui giovani laureati
5) Non votare più i politici che promettono e non mantengono. Preferire, piuttosto, chi non promette ma si impegna per la collettività (non solo i clienti) ogni giorno.
6) Potenziare controlli e valutazioni su come vengono spese le risorse comunitarie in campo agricolo e sul tema dello sviluppo rurale
7) Utilizzare maggiormente il part-time a rotazione in modo da coinvolgere i giovani al mondo rurale e spiegandone le potenzialità dal punto di vista imprenditoriale unito al rispetto per l'ambiente (fattorie sociali/didattiche - agriturismo seri - riappropriazione spazi sociali attraverso il ripristino di masserie/case rurali abbandonate)
8 diffondere una cultura del "pareggio di bilancio" al netto degli investimenti in conto capitale orientati all'innovazione (provenienti per lo più dall'Europa che però vengono utilizzati per la spesa corrente)
altro?
SC:
--- Citazione da: spaventa - 15:39:28 pm, 16 Dicembre 2009 ---per carità! vuole dire non mandarli tutti a casa come dici tu.
Ribadisco di mandare a casa coloro i quali pur avendo un mestiere ben definito non adempiono al proprio dovere come legge e buon senso prescrivono.
--- Termina citazione ---
insomma il tuo criterio è: se ha il lavoro nero lo licenzio?
ossia quanti e come?
il lavoro in nero è per definizione nascosto, tu come fai a farlo uscire fuori?
vai dal forestale e gli fai la domanda tu lavori in nero?
e come fai ad essere sicuro che questo porti alla politica di pareggio di bilancio?
ammettiamo tu sia un politico per un attimo
che tu hai 100 forestali e hai lavoro e soldi per 30 e che riesci a scoprire che tra di loro lavorano in nero deggli altri 40 in + che fai?
li licenzi si o no?
se li tieni non sei diverso dagli altri che ci sono stati fin'ora se li licenzi
non devi dirlo a me o a bongiovanni o vinciullo, a me proprio puoi dire quello che vuoi, devi dirlo ai forestali.
ti posso assicurare che la mia ipotesi è tuttaltro che irreale se vai a leggere i numeri che ci sono forse è solo approssimata per difetto.
poi passiamo ad altre proposte d'accordo sulle assunzioni per concorso ma che significa quell' "investire
sui giovani laureati"
se ci sono i concorsi perchè investire? facciano i concorsi, vuoi che i giovani laureati ricevano soldi senza alcun concorso formale come li ricevono i forestali che svolgono un lavoro dove non è necessaria qualifica?
cos'è alla fine un problema di invidia?
a.merenda:
tutti quelli che lavorano in nero a casa + campagne informative sul fatto che il lavoro nero vuole dire fare un sopruso nei confronti degli altri lavoratori.
Me ne restano 60.
20 saranno a tempo indeterminato. I migliori in base al risultato che si vuole raggiungere.
I soldi che potrei destinare ai 10 restanti (mettiamo 2300 euro al mese per ciascuno) li utilizzo come fondo di rotazione tramite part-time per gli altri 40.
Questi 40 devono sapere, inoltre, che più fanno bene il proprio lavoro più aumenta la possibilità che passino a tempo indeterminato in seguito a pensionamento o degrado di chi non fa bene il proprio mestiere dei 20 di cui sopra.
Contemporaneamente porto avanti una battaglia sugli ammortizzatori sociali a prescindere dalla mia collocazione politica (per attutire le pause di non lavoro durante la rotazione).
Dimostro ai lavoratori che sono dalla loro parte perchè cerco di ripristinare un minimo senso di legalità nel mondo del lavoro che andrà a beneficio di tutti.
I 20 a tempo indeterminato dovranno essere ineccepibili causa degrado visto che ci sono 40 persone che potenzialmente possono prendere il loro posto.
Chiamo i sindacati e facciamo un progetto in cui si formano i lavoratori (durante il periodo di pausa) per vuoti strutturali del servizio pubblico (vedi raccolta differenziata porta a porta).
Se qualcuno di quelli che "ci è rimasto male" mi assale mi fa telefonate anonime etc. faccio una denuncia verso ignoti. Nel frattempo creo una ONLUS di volontariato in cui confluiranno tutti i lavoratori che usciranno dai corsi di formazione di cui sopra che stanno aspettando il propro "turno" e, se non esistono gli ammortizzatori sociali, glieli creo telefonando il mio collega delle pari opportunità, quello della famiglia, quello dei servizi sociali, quello del bilancio per creare un fondo che sostenga il lavoro "volantario" della cooperativa di cui sopra.
Ricordo che lavorare nel terzo settore non vuol dire non guadagnare bensì avere una retribuzione che non mira al profitto ma all'utilità sociale.
Dopo tutto questo vincerò o fallirò ma almeno potrò guardare in faccia i miei figli.
Sulle restanti persone mandate a casa dico questo: voi avete il vostro lavoro nero...denunciate il vostro datore di lavoro e la regione sarà dalla vostra parte (premesso che io sia una persona talmente autorevole da poter pronunciare una frase del genere).
In Sicilia dicendo queste cose si rischia la vita. Bisogna cominciare a comprendere che solo il rispetto delle regole (condivise) ci potrà far star meglio.
Allora la questione si sposta e la domanda la faccio io a te/voi:
HAI IL CORAGGIO PER DENUNCIARE LE IRREGOLARITA' METTENDOCI LA FACCIA?
Se è così ti faccio i miei complimenti, un in bocca al lupo e ti auguro il meglio. A te e a tutti quelli come te (compresi politici e forestali ovviamente)
Altrimenti dico che sei come tanti altri, un mediocre che fa una sorta di partizione mentale in cui da un lato mette la faccia esteriore e dall'altro nasconde omertosamente lo schifo che vede in giro illudendosi, in questo becero modo, di dare un futuro degno ai propri figli.
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