Autore: Nello Bongiovanni Topic: PER NOI E' NULLO QUESTO PROTOCOLLO...  (Letto 2516 volte)

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PER NOI E' NULLO QUESTO PROTOCOLLO...
« il: 18:24:25 pm, 21 Aprile 2013 »
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  • COMUNICATO STAMPA

    BONGIOVANNI: IL PROTOCOLLO D’INTESA SOTTOSCRITTO PER LA VALORIZZAZIONE DI PANTALICA E VALLE DELL’ANAPO RISCHIA DI ESSERE NULLO

       Esprimiamo soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la valorizzazione e lo sviluppo di Pantalica e della Valle dell’Anapo, perché finalmente si va verso la direzione da noi indicata da molti anni. Purtroppo però i buchi neri che avevamo espresso e segnalato sono rimasti tutti ed a nostro avviso tutto ciò dimostra la carenza di Amministratori autorevoli e la presenza di uomini politici che cercano solo  fortune personali e non quelle della collettività, difatti non comprendiamo a che titolo il GAL VAL’ANAPO ha sottoscritto questo protocollo, in quanto non mi risulta essere un organo istituzionale, oppure un organo eletto democraticamente dal popolo. I Gal a nostro avviso sono dei Carrozzoni che la politica ha fatto nascere, per fornire servizi e progetti su indicazione, su decisione e su deliberazione degli Enti Locali, invece con il tempo sono diventati dei veri e propri strumenti clientelari. Nel 2013 l’anno in cui sono state soppresse le province tutto ciò ci lascia veramente a bocche aperte e ci fa nascere molti dubbi sulla validità di questo protocollo.
       In un Paese normale e democratico questo protocollo rischia di essere NULLO in quanto come già detto è stato sottoscritto da un organo che non ha assolutamente i requisiti necessari.
       In un momento particolare come quello attuale in cui ogni giorno si parla e/o si cerca di ridurre i costi della politica, prendiamo atto invece che si agisce ancora al contrario, difatti ad una struttura non eletta dal popolo, che ha notevoli costi per la collettività come i GAL, che dovrebbero immediatamente essere aboliti, gli si ritaglia addirittura un ruolo importante e fondamentale come la sottoscrizione di un protocollo di gestione, ruolo demandato dalla Costituzione Italiana solo a quelle Istituzioni che hanno avuto un mandato elettorale.
       Altra delusione a nostro avviso che traspare davanti agli occhi di tutti e quella che la discussione ed i principali attori sulla gestione di Pantalica e della Valle dell’Anapo siano soggetti terzi e non i rappresentanti del Comune di Sortino che ricordiamolo è titolare di almeno l’80% del territorio.
    Siracusa lì, 21/04/2013

    IL PRESIDENTE
    (Nello BONGIOVANNI)

                                                                                                                                                     
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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    Offline a.merenda

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    Re:PER NOI E' NULLO QUESTO PROTOCOLLO...
    « Risposta #1 il: 11:41:54 am, 22 Aprile 2013 »
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  • 1) forse è nullo perchè la provincia, giuridicamente, non esisterà più ma non per la presenza del Gal
    2) a quanto ne so il Gal fa parte del protocollo nelle vesti di organo tecnico e di progettazione visto che già svolge questo ruolo per gli Enti locali che lo compongono
    3) ti ho già detto tempo fa che se si vuole cancellare il Gal bisogna rivolgersi al livello istituzionale europeo, se non credi a me chiedi al tuo compagno di partito La Via


    Infine,
    la ratio secondo la quale vengono legittimati i Gal sta nella convinzione che la compagine pubblica e quella privata sedute attorno ad un tavolo possano prendere decisioni che rispettino al contempo le esigenze che nascono dal basso con quelle di controllo che attengono agli enti pubblici che li compongono

    Riguardo, invece, al grado di democraticità interna e la natura delle istanze economiche che prevaricano su quelle sociali se ne può discutere.


    L'argomento l'ho trattato nella mia tesi di laurea specialistica (comparazione del Gal Val d'Anapo con uno andaluso)

    A questo proposito, nella versione integrale, c'è anche una citazione/proposta che deriva dall'osservazione di un caso andaluso - http://www.donana.es/ - per la gestione, valorizzazione e promozione di una riserva attraverso l'operato di una fondazione che mette dentro tutti gli attori che hanno titolo per decidere.
    Dunque, dopo aver discusso e deciso, tutti gli enti debbono adeguarsi alla linea.
    Una specie di organizzazione mista che ha come obiettivo lo sviluppo sostenibile in cui partecipano sia enti pubblici che privati.

    Ci tengo a dire, e concludo, che questa impostazione "pubblico-privata" è da alcuni molto criticata ma non si commetta l'errore di collocare l'approccio in un determinato alveo politico.

    Esso è figlio della c.d. programmazione negoziata degli anni '90 in Italia, da cui, tra l'altro, hanno preso spunto le stesse istituzioni europee.


    Concludo dicendo questo: il punto non è il metodo "Gal". Il problema sta nel mancato "filo diretto" che poteva esserci fra territori "coalizzati" e istituzioni europee, in particolare la Commissione.
    Il legame si era instaurato con l'iniziativa Leader (di cui parlo nella tesi) ma è stato via via indebolito dalle Regioni e dagli Stati perchè perdevano il controllo su alcuni flussi finanziari.
    Dunque è stato tutto accorpato al metodo "fondi strutturali" dove la Regione è, al contempo, controllato e controllore (leggasi Autorità di Gestione) con tutte le lungaggini del caso.




    « Ultima modifica: 12:00:04 pm, 22 Aprile 2013 da Franco Tiratore »

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:PER NOI E' NULLO QUESTO PROTOCOLLO...
    « Risposta #2 il: 15:19:52 pm, 22 Aprile 2013 »
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  • Premesso che sono abituato a parlare con persone visibili e non con pseudonimi...secondo mi fa piacere che hai voluto onorarmi della conoscenza della tua tesi...detto ciò non mi hai convinto e continuo a non essere d'accordo, anzi sono sempre più convinto e di questo non ho bisogno di chiedere a nessuno...che il Gal non è un impresa, non è un privato è solo un carrozzone creato dalla politica...se vogliamo dirla pulita...è solo un mezzo a disposizione degli Enti locali, quindi non ha giuridicamente la competenza di firmare nessun protocollo...


    1) forse è nullo perchè la provincia, giuridicamente, non esisterà più ma non per la presenza del Gal
    2) a quanto ne so il Gal fa parte del protocollo nelle vesti di organo tecnico e di progettazione visto che già svolge questo ruolo per gli Enti locali che lo compongono
    3) ti ho già detto tempo fa che se si vuole cancellare il Gal bisogna rivolgersi al livello istituzionale europeo, se non credi a me chiedi al tuo compagno di partito La Via


    Infine,
    la ratio secondo la quale vengono legittimati i Gal sta nella convinzione che la compagine pubblica e quella privata sedute attorno ad un tavolo possano prendere decisioni che rispettino al contempo le esigenze che nascono dal basso con quelle di controllo che attengono agli enti pubblici che li compongono

    Riguardo, invece, al grado di democraticità interna e la natura delle istanze economiche che prevaricano su quelle sociali se ne può discutere.


    L'argomento l'ho trattato nella mia tesi di laurea specialistica (comparazione del Gal Val d'Anapo con uno andaluso)

    A questo proposito, nella versione integrale, c'è anche una citazione/proposta che deriva dall'osservazione di un caso andaluso - http://www.donana.es/ - per la gestione, valorizzazione e promozione di una riserva attraverso l'operato di una fondazione che mette dentro tutti gli attori che hanno titolo per decidere.
    Dunque, dopo aver discusso e deciso, tutti gli enti debbono adeguarsi alla linea.
    Una specie di organizzazione mista che ha come obiettivo lo sviluppo sostenibile in cui partecipano sia enti pubblici che privati.

    Ci tengo a dire, e concludo, che questa impostazione "pubblico-privata" è da alcuni molto criticata ma non si commetta l'errore di collocare l'approccio in un determinato alveo politico.

    Esso è figlio della c.d. programmazione negoziata degli anni '90 in Italia, da cui, tra l'altro, hanno preso spunto le stesse istituzioni europee.


    Concludo dicendo questo: il punto non è il metodo "Gal". Il problema sta nel mancato "filo diretto" che poteva esserci fra territori "coalizzati" e istituzioni europee, in particolare la Commissione.
    Il legame si era instaurato con l'iniziativa Leader (di cui parlo nella tesi) ma è stato via via indebolito dalle Regioni e dagli Stati perchè perdevano il controllo su alcuni flussi finanziari.
    Dunque è stato tutto accorpato al metodo "fondi strutturali" dove la Regione è, al contempo, controllato e controllore (leggasi Autorità di Gestione) con tutte le lungaggini del caso.
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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