Alla Politica ho cercato sempre di dare, oltre alla coerenza sia nei contenuti che nella prassi, la presenza, non escludendo ma includendo sempre tutti, senza mai svalutare i diritti e la dignità di alcuno, ho sempre cercato di tenere unita la Sinistra acrense, di modernizzarla, ma qualcuno, come VOi sapete, me lo ha impedito.....
Desideravo, sognavo, una nuova classe dirigente per una sinistra che sapesse coniugare la passione e la freschezza dei giovani con la saggezza dei più anziani, ma sapete come è andata a finire.... dal Trota di memoria bossiana, passando per la Sarda lombardiana in salsa sicula, siamo arrivati al giusto epilogo..... la sinistra di Palazzolo, SEL in particolare, dicono che voterà e farà votare(?) il PESCIOLINO ROSSO (nero) acrense.....
Nelle monarchie democratiche del nuovo secolo c'è qualcuno che pretende di lasciare in eredità anche un partito e il suo consenso.
Sarà così? Lo scopriremo lunedì, dopo che tutti voi avrete dato contezza al vostro più intimo desiderio, scegliendo in libertà, con intelligenza e con consapevolezza a chi dare il vostro consenso......perchè VOI ci conoscete tutti/e e sono certo che non sbaglierete.
Finite le ultime schermaglie elettorali, adesso la palla passa a VOI.... penso che chiunque vinca queste elezioni sia giunto il momento di cambiare rotta, valorizzando seriamente l’inestimabile ricchezza culturale del nostro territorio. Oggi si pone la necessità di ripensare e rilanciare le politiche di intervento sul territorio. Dalle relazioni degli uomini nascono i Beni Comuni (acqua, aria, terra) che sono costruiti e vissuti insieme. Non ci sono più alibi, dobbiamo trovare insieme i metodi e le prassi per sostenere le piccole-medie imprese locali, garantire il giusto reddito alle imprese agricole, proteggere la qualità dei nostri prodotti, puntando sulla valorizzazione delle risorse e della tipicità presenti nel territorio, educando al rispetto ambientale e allo sviluppo solidale delle energie rinnovabili.
Bisogna abbandonare l'individualismo e l'egoismo, tipico dei siciliani, solo consorziandosi, cooperando, ricucendo con pazienza, ago e filo, le relazioni della nostra comunità possiamo salvarci. Non si può più attendere, si debbono accorciare le filiere di trasformazione dei prodotti locali e quelle distributive, quei passaggi che portano i nostri prodotti dal produttore al consumatore vanno ripensati, organizzandoli dentro il cerchio chiuso dell'imprendotoria locale. Solo così possiamo riuscire nel non far morire questa comunità. Etica e responsabilità, unione di intenti e percorsi comuni. Palazzolo poggia sulla cultura, sulla storia, su un’identità unica nel territorio aretuseo. NOI, solo NOI, tutti gli abitanti di questo splendido borgo, possiamo offrire ed elaborare delle “piste” da percorrere tutti INSIEME, con lungimiranza e al servizio del territorio. Il nostro intento, quello di innovazione civica è sincero!!! E' VERO! Ed è quello di collocare all’interno della progettualità che noi indichiamo le singole questioni che riguardano tutti. Grazie e buon voto. n.g.