Il drappello parlamentare dei cinque stelle ha presentato un'interrogazione parlamentare al presidente della regione su presunte irregolarità sull'affitto del poliambulatorio
non conoscendo la questione mi limito a segnalare il link
http://www.ars.sicilia.it/icaro/doc233-1.jsp?print=TRUE&icaQueryId=1&icaDocId=10 XVI Legislatura ARS
INTERROGAZIONE
(risposta scritta)
N. 1147 - Presunte irregolarità sul nuovo poliambulatorio di
Palazzolo Acreide (ASP8 di Siracusa)
All'Assessore per la salute, premesso che:
con deliberazione del 25 febbraio 2011 n. 149,
l'Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa ha
avviato una procedura per la locazione e l'acquisto
di un immobile da adibire a Poliambulatorio/PTA
presso il comune di Palazzolo Acreide, con termine
di consegna fissato al 30 giugno 2012;
la procedura si è conclusa, con la deliberazione
del 17 gennaio 2012, numero 34, che ha preferito,
fra le offerte avanzate, quella relativa
all'immobile in corso di edificazione in Via
Colleorbo/Via Madonna delle Grazie, per un canone di
145.000 l'anno ed un prezzo di vendita di
2.300.00,00 euro;
la scelta è però contraria alle più elementari
ragioni di interesse pubblico, connesse all'idoneità
dell'immobile ed in relazione agli elevati costi da
sostenere per la futura locazione od acquisto.
Infatti, pare che l'immobile è irregolare sotto il
profilo urbanistico/edilizio. Il Comune ha
autorizzato il cambio di destinazione d'uso
dell'edificio in costruzione, da Uffici ad uso
Poliambulatorio;
considerato che:
l'edificio in questione, tuttavia, ricade in zona
residenziale C sottozona C2 edilizia rada del Piano
regolatore vigente approvato con Decreto regionale
del 10 agosto 2009 numero 865/DRU pubblicato sulla
GURS numero 42 dell'11 settembre 2009, mentre i
servizi sanitari compresa la realizzazione di
edifici per ospedali , cliniche, sanatori, eccetera
sono dal suddetto piano previsti unicamente e
specificatamente nella zona F sottozona F5;
l'articolo 9 del Regolamento edilizio, subordina
e rinvia alcune limitate e differenti destinazioni
da quella residenziale (fra le quali non è comunque
compresa quella sanitaria), solo in sede di piano
particolareggiato, ed allo stato non risulta sia
stato adottato;
in secondo luogo, quanto alla tipologia edilizia,
volume edificabile, altezze e numero dei piani,
l'edificio supera i parametri urbanistici del piano
regolatore ed in particolare viola l'articolo 20
delle norme tecniche di attuazione e gli articoli 3,
72, 73, 74 del citato regolamento edilizio;
il citato articolo 20 impone infatti per la
sottozona C2:
- tipologia edilizia di ville isolate od a
schiera, mentre nella specie si pretende di
realizzare un edificio;
- densità fondiaria di mc/mq 0,50, mentre nella
specie i volumi da edificare sono almeno per tre
volte superiori;
- numero massimo di piani pari ad 1 mentre nella
specie l'edificio consta di ben 4 elevazioni;
si potrebbe presumere che i volumi e piani
semi-interrati, ai sensi degli articoli 72 e 73 del
regolamento edilizio, non rileverebbero ai fini del
rispetto dei parametri di zona;
l'edificio nella sua interezza comprensiva dei
volumi ed semiinterrati, si eleva totalmente dal
piano stradale (Via Colleorbo) ed è stato preceduto
da una sostanziale alterazione del piano di campagna
e da opere di sbancamento;
si sottolinea inoltre, l'irrazionalità o meglio
la scelleratezza della scelta di destinare il
presidio sanitario in un immobile semi-interrato e
cioé chiuso su tre lati, non riuscendosi sotto tale
profilo a comprendere come sia stato possibile
giudicarlo idoneo sotto il profilo igienico -
sanitario e per la sua conformità agli standard
strutturali che le strutture sanitarie devono
possedere;
più in particolare, i locali allocati al 3° piano
semi-interrato non rispondono ai requisiti di legge
vigenti in tema di altezza dal pavimento non
inferiore a 3mt; non sono state, inoltre, previste
sale di attesa adeguate, bensì corridoi privi di
illuminazione naturale;
si fa notare che la procedura seguita per la
scelta dell'immobile appare infine altrettanto
irregolare, ifatti, l'Azienda non poteva preferire
l'acquisto da terzi in luogo dell'esproprio e
realizzazione del Presidio mediante le ordinarie
procedure di appalto, se non sulla base di motivate
ragioni di risparmio, che non sembrano siano state
indicate e che gli esiti mettono certamente in
discussione;
per il prezzo di 2.500.00,00 euro, si
acquisterebbe un immobile chiuso su tre lati, privo
di requisiti di conformità edilizia e sanitari,
ubicato in una zona di Palazzolo Acreide, non idonea
a recepire simili strutture;
se avesse seguito l'ordinaria procedura di
appalto, l'Azienda si sarebbe progettata da sé
l'edificio, lo avrebbe realizzato su area oggetto di
esproprio e quindi ad un prezzo certamente inferiore
e comunque scelta sulla base di criteri anch'essi
autonomamente predeterminati;
per sapere se non ritenga di accertare la
fondatezza di quanto denunciato nella premessa e, in
caso di riscontro certo, sospendere in via d'urgenza
gli atti della procedura e provvedere all'immediata
revoca degli stessi atti.
(29 luglio 2013)
ZITO - CANCELLERI - CAPPELLO - CIACCIO - CIANCIO
- FERRERI - FOTI - LA ROCCA - MANGIACAVALLO -
PALMERI - SIRAGUSA - TRIZZINO - TANCREDI -
ZAFARANA
mi limito ad osservare che dati i dettagli sembra essere stata stesa da qualcuno del nostro paese stesso eppure nessuno sembra rivendicarne la paternità
se qualcuno ha maggiori notizie prego di postarle