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C'ERA UNA VOLTA IL FESTIVAL...

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Consulta Giovanile - Informagiovani - Giosef:
domani scade il termine per la partecipazione delle scuole alla XVI edizione del festival internazionale del teatro classico.

il festival. gli antichi greci esulterebbero se vedessero tutti questi giovani recitare le loro opere, ma poi, guardando la cavea, e vedendola semideserta, capirebbero in un istante tutti i problemi del nostro mondo, loro che a teatro ci andavano per imparare ad essere cittadini e uomini.

meno male che al centro della cavea, deserta e ricoperta di cicche,  qualcuno sta facendo in modo che altre platee lontane ma gremite di giovani possano assistere allo spettacolo. enrico e salvo, ci sarete ancora quest'anno con le vostre telecamere a riprendere e a fare da unici spettatori?

il festival è sicuramente la manifestazione più grande, più interessante e, quindi, più importante, che palazzolo possa ospitare: migliaia di giovani e tanta creatività in uno scenario bellissimo, ma anche tanti problemi.

senza entrare nel merito delle problematiche possiamo limitarci a registrare quanto di negativo si è potuto osservare: un'area archeologica verdissima, nel senso di ricoperta dalle erbacce, un servizio di accoglienza inesistente perchè non coordinato, nonostante la presenza di personale inda e in servizio civile. e chi richiamerà all'ordine i soliti ragazzini che parlano durante lo spettacolo, chi gli imperdirà di fumare nel monumento? e il pubblico? 4 gatti, un umiliazione per chi ci ha messo l'anima in quello spettacolo e si è fatto mille chilometri per venire qui solo per metterlo in scena a delle pietre. e ancora: il festival si svolge ancora a palazzolo o si limita all'area archeologica? perchè non c'è nessuna occasione di scambio tra i partecipanti e i giovani palazzolesi? nessun momento in comune, nessuna iniziativa collaterale. perchè negli orari in cui non vi sono gli spettacoli il paese e il teatro non diventano il luogo in cui avviene l'incontro, il laboratorio, l'approfondimento? perchè l'iniziativa dello streming delle rappresentazioni non è stata sostenuta da nessuno?

ma non siamo pessimisti. con il giusto dialogo e delle buone idee l'ente titolare del festival (l'INDA) e i partner della manifestazione  possono ancora rianimare una manifestazione che è sempre più lasciata a se stessa e che ha solo bisogno di essere rivoluzionata.

noi che viviamo il festival da giovani (e non) spettatori, da attori, da volontari che vi hanno collaborato, da semplici cittadini, vogliamo iniziare a riflettere, a dire la nostra? vogliamo proporre delle soluzioni per un festival migliore, moderno?
iniziamo a farlo da questo forum, che ha messo online tutte le rappresentazioni e che è un luogo di confronto neutro, facciamolo con rispetto per chi lavora interi mesi nell'organizzazione, per chi amministra, per chi dirige le scuole, per chi decide, perchè siamo sicuri che ci ascolteranno.

paolo72:
Cosa fa l’amministrazione in campagna elettorale o sentito tante proposte!
tipo quella di spostare gli spettacoli, farli di sera.
 era solo campagna elettorale

volteriano:
la decisione di spostare gli spettacoli di pomeriggio o di sera spetterebbe all'INDA che, fino a prova contraria, è l'ente organizzatore e titolare della manifestazione, ma  siamo proprio sicuri che servirebbe?
andare in scena di mattina serve a rendere possibile alle scolaresche provenienti da fuori di essere presenti alle rappresentazioni, anche se spesso molte comitive abbandonano il teatro lasciandolo semideserto.
ho visto istituti interi disertare la cavea proprio per "vendicarsi" del fatto che nessuno aveva assistito al loro spettacolo.

ricordo che durante il "cicerone", progetto di accoglienza della consulta giovanile svolto nel 2007, a nulla è servita la pubblicità fatta di rappresentazioni che si svolgevano nel pomeriggio. eppure andavano in scena attori professionisti, accademie famose, spettacoli per i quali normalmente siamo abituati a pagare nei normali teatri. disertati nonostante centinaia di sms e la pubblicità del cartellone ufficiale.

forse il problema sta alla base, sta nel coinvolgimento delle persone e degli studenti che dovrebbero essere stimolati alla sensibilità per il teatro e il festival, il quale dovrebbe essere atteso con ansia tutto l'anno, magari grazie a eventi ad esso collegati nel corso dell'anno.

gli istituti palazzolesi fanno abbastanza per creare queste condizioni?

Concetta:
adesso io vi chiedo: COS'è PER VOI IL FESTIVAL?
 sicuramente c'è chi risponderà un grande evento culturale, una mini passerella per il nostro paesino ricco di storia e povero di competenze, una fonte di guadagno ecc... bè c'è anche chi vede in quel festival un evento così importante da fare di tutto pur di nn perderlo, chi lo ha vissuto in prima persona sa cos'è quel festival, l'emozione di recitare davant una cavea stracolma, perchè è questo che accade quando a recitare è il liceo classico Platone...certo capisco anche cosa significa non avere nessuno che t sta a sentire...è un tuo fallimento, involontario certo, ma pur sempre un brutto colpo.
di chi è la colpa? di tutt e di nessuno! potrebbe essere problema d calendario, c'è chi lavora chi va a scuola chi all'uni, maggio forse è lo sbaglio, troppi impegni scolastici, l'amministrazione? credo sia un pò fantasma, ogni 4 anni la giunta, nuova d zecca, va...da un colpo d decispugliatore, dice d aver pulito e poi tu vai e se nn stai attenta a dove metti i piedi ti ritrovi una biscia nera sotto il piede( e tu possibilmente hai le ballerine e non le scarpe da ginnastica) e t viene lo schifo! il festival è una fonte economica...per il chioschetto messo lì, perchè i ragazzi oltri lì non vanno e anche se scendessero nella nuova Akia che cosa troverebbero? rifletteteci non c'è davvero un negozio di souvenir :( neanche un buco che ti venda un grembiule da cucina con scritto sICILIA, non dico Palazzolo! fonte economica diventa per i bar, per i tabacchini che hanno le cartoline...ma dovrebbe esserlo anche per tutti i B&B che sn nati, gli hotel che sembrano stiano risorgendo!palazzolo dovrebbe diventare ciò che Giffoni è per il festival del cortometraggio
il festival come la lavorazione della cartapesta dovrebbero essere 2 capisaldi del nostro comune...no delle cose lasciate a morire. facciamo in modo di far stare qui i ragazzi non all'arenella resort, cerchiamo di tenerli qui anche solo un giorno, c'è tanto da vedere, allora giochiamoci la carta del patrimonio UNESCO del patrimonio storico della ristorazione facciamo in modo che i piccoli attori pranzino qui e visitino i nostri monumenti e poi...che vadino all'arenella resort, puntiamo almeno su questo, perchè il festival è a palazzolo, no a Siracusa!

emma:
Riallacciandomi ai discorsi sopra elencati e prendendo spunto dalle varie esperienze di teatro classico so bene che clima si vive durante una rappresentazione :l attesa ,l ansia , l adrenalina ,le emozioni vissute in prima persona durante l esibizione  ,tutto cio` si lega strettamente alla presenza di un pubblico di amici parenti ,conoscenti! Ebbene credo che aver un platea a disposizione,percepire il confronto con essa, capire se la propria recitazione sia stata apprezzata e` molto gratificante..!e sottolineo il fato che tutto sommato rispetto alle altre scuole che venivano da paesi lontani il liceo platone ha avuto il vantaggio di "giocare dentro casa".Qualcuno mi ha riferito che una buona parte degli spettacoli non vedeva come spettatori nemmeno le lucertole tra le fessure della cavea! In linea di massima la causa delle passiva fequentazione degli spettacoli  sta nel fatto che non vi e` la possibilita` di partecipare come "pubblico studentesco" alle rappresentazioni visto che lo stesso liceo classico puo` partecipare alla visualizzazione di un solo spettacolo.Dal punto di vista organizzativo ho avuto modo di confrontare il mio pensiero con quello di mio padre per il quale a suo avviso c e` troppo scoordinamento tra l INDA e il comnune di palazzolo acreide ,nonche` quasi l improvvisazione di entrambi gli  enti nelle fase preparatoria.Basti pensare che a distanza di tre mesi dall evento non vi e` neanche la certezza che questi si tenga a palazzolo.Infatti  ho l impressione che alla base di tanta disorganizzazione non vi sia la percezione dell importanza stessa dell  evento da parte della quasi totalita` dei palazzolesi ,amministratori inclusi.La mancanza di sensibilita` civica ha fatto si che un evento di rilevanza: pedagogica ,morale.intellettuale ed economica,ma soprattutto di interscambio culturale tra noi giovani passasse nell arco degli anni sempre piu` inosservato,anzi del tutto ignorato.Tralasciando i fattori economici di cui l evento potrebbe e dovrebbe sicuramente essere catalizzatore sono convinta che l aspetto piu` importante ovvero quello culturale dovrebbe trovare in tutti noi la percezione adeguata,e mi auguro che ciascuno possa riflettere su questo e fare la sua parte per cio` che gli compete..;)

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