Quartiere Orologio-Lenza: le case popolari si facciano altrove!!!

[vincenzo perez]

Non posso fare a meno di esprimere tutta la mia rabbia e la mia indignazione per quanto l'Amministrazione di Palazzolo sta operando all'interno del quartiere Orologio-Lenza: opera di ristrutturazione e restauro di vecchie case da destinare a coppie che non possono pagare un affitto, con reddito inferiore a 6.000,00euro...
Ora, con tutto il rispetto per gli indigenti, per i bisognosi, per gli esclusi, ma le case popolari si facciano altrove!!!
Rivalutare un patrimonio simile, non equivale a violentare questa città! Quella ristrutturazione e quel restauro sono encomiabili! Lodevoli! Meritori! Ma quelle strutture andavano assegnate con un apposito bando, a tutti gli attori economici della città, perché lì potesse sorgere qualcosa di veramente paragonabile ad un'Ortigia... O a qualcosa anche di più caratteristico!!!
Quel quartiere dal fascino incredibile, andava rivalorizzato proponendo alla cultura, all'arte, all'artigianato, al commercio una riproposizione in piccolo di qualunque attività produttiva possibile!
Tutte le pasticcerie, i bar, i commercianti di Palazzolo potevano "adottare" quel quartiere riproponendosi al suo interno per i turisti! Delle piccole succursali... Tanti ragazzi avrebbero potuto dar vita a minuscoli laboratori artigianali... Tanti artisti, perché no, anche esterni alla città avrebbero potuto esporre in quelle strutture! Avremmo sicuramente aiutato gli indigenti con più lavoro, più turismo, più cultura, più arte!!!
Questo andava fatto con una seria riduzione degli affitti, per permettere in un momento di grave crisi di potersi ingegnare e poter investire. Ma che ci voleva a pensare questo invece di destinare quelle strutture bellissime ad altra tipologia di utenza??? Palazzolo è piena di ragazzi, adulti e non, che hanno voglia di fare! E hanno competenze per fare!!!
Immaginate quello spettacolo di fetta di paese rianimato???
Bastavano 20m... 30m destinati ad ogni attività... Le stradine curate e pulite, infiorate, abbellite, rivalorizzate...
Non si può Continuiamo a morire...

[gilippo.dasparta]

Io non sarei così fondamentalista e rigido. Che male c'è se delle famiglie per bene abbiano una casa nel quartiere dell'Orologio? Disturbano forse il razzismo latente di qualcuno, visto che si voleva creare una "Nuova Ortigia" a uso e consumo solo di chi ha i soldi per acquistare, spendere e lucrare?
Certe prese di posizione mi sembrano assurde e piene di preconcetto. Rivalutare il vecchio centro storico con persone vive , con bambini che giocano nei cortili, con mamme che preparano sughi e frittate, mi sembra il modo migliore per rivalutarlo e farlo tornare com'era una volta. Che siano le botteghe artigiane o le putie a crescere da qualche altra parte, oppure lì accanto alle case popolari. Questo non è un ghetto, ma un pezzo della vecchia vita Palazzolese, risuscitata e fatta vivere. Il t5urismo lo si può fare anche mostrando delle BUONE attività delle Amministrazioni che ci governano. Finiamola di criminalizzare per partito preso, anche le attività lodevoli. Unico appunto semmai sarebbe quel misto di colori(giallo, rosa e bianco). Avrei rispettato il rosa, vecchio colore palazzolese o il bianco.
Buona domenica delle palme a tutti.

[vincenzo perez]

No no no... Nessuna forma di razzismo... non appartengo a famiglie di notai... ma a onesti operai... Nessuna forma di lucro o speculazione economica... La ristrutturazione, come ho scritto, è opera meritoria... E tutti si può coabitare senza ghettizzare nessuno... Io penso solo a tutti i GIOVANI palazzolesi che ho conosciuto E CHE NON VEDO PIU'... andati via in cerca di lavoro... la rabbia deriva da questo e dal fatto che un patrimonio di tale consistenza venga, a mio avviso, valorizzato poco con quel metodo... 

[gilippo.dasparta]

Non intendevo darti del razzista, ma facendo dei discorsi da "Nuova Ortigia" o NUOVA iBLA", facciamo lo stesso discorso di quei grossi gruppi industriali che stanno acquistando " a stocco" interi quartieri di Palazzolo, pagandoli una miseria, ristrutturandoli e speculandoci sopra. Cerchiamo di diventare noi Palazzolesi, imprenditori del nostro paese, farlo risorgere dal coma in cui è caduto e far tornare quei tuoi amici che come i miei sono fuggiti via. L'anima del nostro paese vive ancora sepolto sotto la polvere dell'indifferenza e delle "mafiiosità esterne", aiutate da " talpe interne". Diamoci la sveglia e vedrai che qualcosa inizierà a muoversi.
Salvo

[vincenzo perez]

Sig. Salvo, non entrando nel merito dei colori (non ho competenze per farlo... i tecnici studiano anni per questo e per decidere il da farsi), condivido pienamente quanto scritto nel suo ultimo intervento...

[gilippo.dasparta]

  Anche sui colori ci sarebbe molto da dire e forse gli studi degli architetti non sono esenti da pecche! Magari la "materia" che riguardava i colori, qualcuno non l'ha data o ha preso un sonoro 18! Il giallo comunque non appartiene alla nostra tradizione. Vi appartengono il rosa, il coccio pesto e a volte l'azulato. Meglio di tutti sarebbe stato il bianco, segno di pulizia... anche morale! Ma ormai la frittata è fatta. Ora, costruite le case per gli indigenti, possiamo aprire le botteghe artigiane, nei paraggi, magari a "prezzi solidali"(che paese strano... la verdura costa più che a Milano o Roma... compriamo quella locale, sperando che non ci sia terra di fuochi anche da noi come si vocifera!)
Una buona giornata, possiamo darci del tu e ti rinnovo il piacere della chiacchierata.
Salvo

[gilippo.dasparta]

P.S. Dimenticavo: Perché la bellissima Chiesa del Soccorso, da poco restaurata e dove quest'estate al mattino presto andavo a pregare, è ormai chiusa? Possibile che non ci sia nessuno che se ne occupi? Non dico molto, ma apriamola, anche una volta a settimana. Giuro che sono disponibile a fare io questo lavoro: la apro, spazzo, spolvero e la richiudo nel pomeriggio. GRATIS NATURALMENTE.

[vincenzo perez]

Ricondivido pienamente quanto hai scritto... Nei tempi remoti in cui ero nelle istituzioni, avevo proposto l'istituzione in ogni ente comunale di una commissione che si occupasse della salvaguardia del "decoro" urbano controllando gli scempi estetici dei privati e a volte anche delle istituzioni medesime, affinché si rispettasse la tipicità di ogni luogo... Non fu possibile... Anche lì, in quel caso, i poteri forti spinsero verso la solita direzione... Non creare malcontento tra gli elettori, liberi di tinteggiare le loro case arancio, turchese, arcobaleno... Ripeto, non ho competenza tecnica in materia... Bellissima la  disponibilità a far da volontario per la riapertura della chiesetta... E che dire dell'Annunziata? E che dire dell'Immacolata e del tesoro che custodisce??? Io non avrei chiesto volontari, ma cooperative di ragazzi capaci di gestire questo enorme patrimonio storico, dopo una doverosa interlocuzione con la curia... Che ne pensa?