E dunque i netini, terrorizzati dalle notizie della "propaganda nemica" pare abbiano iniziato a mettere sacchetti di sabbia alle finestre. Dalle 19.00 è scattato il coprifuoco e la parola d'ordine è stata: "Come si dice carino in palazzolese?"
Alla risposta "biddicciu" il malcapitato veniva portato nelle segrete della Duma nuticiana e lì torturato con scorci e baddi di ova scuvati( di cui Noto è ricca).
Signori, se vogliamo scherzare facciamolo pure, ci sto e lo vedete come sto al gioco.
Se vogliamo davvero riprendeci o prenderci quello che " a naso" ci toccherebbe ma non amministrativamente, essendo da secoli quel territorio proprietà di Noto, allora cerchiamo un buon legale esperto della materia che sbrogli questa difficile matassa senza cercare nella revanche la soluzione o finiremo come Kiev e Putin.
Buona serata.
Salvo
non è proprio così
http://www.paraparlando.com/palazzolo_acreide/i_resti_del_feudalesimo_negli_anni_2000_il_territorio_di_noto_8114.0.htmli territori di noto appartenevano alla cosidetta Manomorta ossia alla chiesa, dopo l'unità d'italia furono estese le leggi siccardi ala sicilia e quindi il latifondo ecclesiastico venne sostanzialmente inglobato dalla nobiltà netina è lo stesso motivo per cui esisono comuni di 500 abitanti basta che avevano un principe riuscivano ad ottenere il comune di cui spesso diventava sindaco il barone , principe, duca etc, a quel tempo il peso politico era determinamata dal CENSO e dal grado di sangue blu non sul numero di abitanti come oggi
in italia non si sono mai fatte le cose seguendo piani razionali (esempio istituire i comuni seguendo un criterio di estensione territoriale e popolazione omogenei che avrebbe favorito uno sviluppo organico)
detto questo la tua soluzione è estremamente semplicistica la variazione territoriale non è cosa che si può fare con un avvocato, fondamentalmente in italia la variazione come tutte le riforme sono una cosa impossibile.
la variazione può essere iniziata solo se i due comuni sono d'accordo .... oppure se la regione inizia sua sponte la procedura il tutto va comunque convalidato da referendum, ma quali politico o partito sarebbe disposto a mettersi contro un comune con un numero di voti doppio rispetto a quello ad un comune + piccolo.?
personalmente ritengo che l'unica possibilità ma attualmente pressochè inverosimile è lo sviluppo di cultura politica che un pensi ad un riassetto di tutti territori comunali su una piattaforma di razionalizzazione.
io non so come possa fare il comune di noto a gestire e garantire un territorio pari al 25% della provincia, non ha molto senso , insomma dovremmo ricordare che stiamo parlando di confini amministrativi il fine è gestione dei servizi efficiente per i cittadini non una questione di proprietà.
questo è solo il mio banale pensiero da ipercritico per il resto il consiglio comunale già annovera il comandante delle milizie templari o mi sbaglio? le dovranno usare prima o poi ste spade
