Pubblico queste considerazioni fatte durante il periodo del Teatro Classico dei Giovani... Ho riflettuto molto se farlo o meno... Lo faccio, sperando servino a qualcosa o a qualcuno... Grazie per la pazienza che dimostrerete nel leggermi.
Da cinque anni rivedo lo stesso film, proprio in questo periodo, in questi giorni. Uno di quei film che intristiscono, strappalacrime, strazianti, genere di film che non fa per me.
"L'inizio" di quella bellissima manifestazione chiamata "Teatro Classico dei Giovani" presso il Teatro Greco di Palazzolo Acreide.
Quella tristezza non ti lascia mai, dall'inizio alla fine del film.
Ieri sera, nella consueta passeggiata per gettare i rifiuti nel cassonetto, vedo arrivare un pullman. Saranno state le 22.00, più o meno. Scendono a piazza Pretura un gruppo di ragazzi, circa 10, con i loro accompagnatori, in genere docenti. Non capisco a quale Paese o scuola appartengano, non facile identificarli da lontano. Come sempre, giungono dalla Grecia, dal Belgio, dalla Svizzera, dalla Lituania, da Belgrado, Milano, Ancona, Roma, Tunisi... Circa 70 scuole che si muovono avendo in mente un unico punto di riferimento: un piccolo paesino degli Iblei, Palazzolo Acreide.
Li ho visti scendere dal pullman senza alcuno ad attenderli. Per mancanza di senso dell'ospitalità? Per difetto di sottovalutazione patologica dell'evento? Per menefreghismo? Per scarso interesse? Per cosa???!!!
Palazzolo entra nella mente e nella quotidianità di centinaia di studenti e docenti. Nel cervello di Palazzolo e della stragrande maggioranza dei Palazzolesi, gli studenti e i docenti provenienti dai più disparati posti non entrano... Il Teatro Classico dei Giovani non è materia per me, comune cittadino.
Ma l'ospite è sacro! L'ospite straniero di più! L'ospite che dà lustro alla città non ha prezzo! L'ospite che dà lustro alla città va accolto a suon di fanfara, di bandiere con su scritto "benvenuti", con fasci di fiori alle ragazze e prodotti tipici ai ragazzi, agli accompagnatori! I fuochi d'artificio tanto cari ai Palazzolesi, vanno accesi anche in occasione della venuta dell'ospite che dà lustro alla città!
Questo è il motivo per cui Palazzolo non si approprierà mai del Teatro Classico dei Giovani. Rimarrà, anche per questa XX edizione, cosa propria dell'INDA di Siracusa, che ne gestisce tutto, nel bene e nel male.
La sensazione? Identica a quella di una donna che presta il proprio utero ad una coppia sterile. Nutrirà un bambino che non sarà mai suo, perché "svenduto" al momento del concepimento. Non tenterà nemmeno di tenerlo con sé, non vorrà vederlo in viso, non proverà mai quell'amore tipico del creatore verso la propria creazione.
L'indifferenza è virale. L'indifferenza delle istituzioni, quella dei cittadini che si recano a Teatro solo in occasione del debutto dei propri figli in quel luogo sacro, mentre non ritengono opportuno assumere il ruolo di spettatori proprio per quel senso di ospitalità di cui parlavo inizialmente. Tante volte quegli ospiti altrettanto sacri hanno calcato la scena di quel Teatro con di fronte solo una decina di persone... E quegli ospiti, quei giovani attori e quei docenti non porteranno con sé in patria alcun ricordo di rapporti umani nuovi, non verranno festeggiati, applauditi, non entreranno in contatto con altri studenti loro coetanei e palazzolesi. A questi ragazzi, ospiti e non, TOGLIEREMO L'UNICA POSSIBILITA' DI CRESCITA: IL CONFRONTO CON IL "DIVERSO". E tutto si ridurrà ad un'esibizione sterile dalla quale non germoglierà nulla.
Ogni anno ho trattato della mancanza di coinvolgimento dovuto a scarsa pubblicità, spesso improvvisata. Ho parlato del programma dell'evento divulgato sempre a manifestazione iniziata. Di manifesti affissi puntualmente in ritardo. Ho detto di quell'ingiustizia che non permette agli operatori economici della città di ottenere un ritorno grazie a quell'evento. Ho inveito contro coloro che conducono i gruppi verso mete turistiche non palazzolesi, facendo trascorrere loro le serate quasi estive presso Noto o Siracusa, dimenticando (?) che per quell'evento il centro del mondo è e resta Palazzolo Acreide!
Quest'anno no. Mi preme porre l'accento esclusivamente su questa mancanza di rapporti umani tra chi arriva a Palazzolo e chi ci vive. Si tratta pur sempre della XX edizione! Avremmo dovuto festeggiare con particolare enfasi e coinvolgimento. Invece, il nulla, il silenzio, l'indifferenza delle istituzioni e della massa. Film tristissimo, davvero triste.
ERA LA PARS DESTRUENS... Ora, passo alle proposte che, sono certo, nessuno oserà prendere in seria considerazione, soprattutto per chi pensa di essere l'UNTO DEL SIGNORE...
Il momento importante è l'inizio! Lo dimostra Siracusa. Il debutto, l'apertura, l'inaugurazione della stagione teatrale palazzolese deve essere vissuto in maniera trionfale; avete presente il debutto alla Scala di Milano? Perfetto! Questo dovrebbe avvenire per l'apertura della stagione teatrale: un momento esclusivo, un momento ambito da tanti e goduto da quanti possono entrare in quel sacro Teatro Greco di Palazzolo Acreide. Il debutto non va organizzato il mattino, che bruttura indicibile! Il debutto si ha all'imbrunire, quando quelle sacre pietre emanano una luce propria e dove i colori del cielo e della terra si mescolano per diventare un tutt'uno!!! Quell'apertura va studiata a tavolino, non a Siracusa, ma a Palazzolo Acreide!!! Il protagonista assoluto deve essere il Palazzolese "PROPRIETARIO UNICO DI QUEL LUOGO SACRO" che in quel momento dà il meglio di sé e non il peggio...
Altro punto importante: l'accoglienza. Tutti i ragazzi che giungono da fuori vengono "adottati" dalla città per quei giorni di permanenza, vengono coccolati, diventano l'oggetto di interesse prioritario di tutti!!!
In quanto studenti, nel mio negozio, per senso di ospitalità, ottengono il 30% di sconto su tutto!!! Una CARD che permette loro di avere prezzi agevolati su tutto e in tutte le attività commerciali di Palazzolo Acreide! Bar, ristoranti, negozi, farmacie, B&b per le eventuali famiglie o amici al seguito! Vi sembra poco???
Altro punto: le scuole palazzolesi, i coetanei di questi ragazzi che vengono da fuori, devono essere coinvolti durante tutto il periodo! Come? Per loro bisogna organizzare momenti di incontro soprattutto la sera, nel centro storico, delle visite guidate, dei percorsi caratteristici per le stradine della città, per i locali, musica, balli, intrattenimento vario, mostre, occasioni di confronto...
Altro punto ancora: la città va vestita a festa per quei 15 giorni! Io devo respirare aria nuova, devo respirare la grecità di quell'evento importante, anche visivamente. Le vetrine dei negozi a tema? Ispirate al Teatro Greco? Che ve ne pare?
E poi, io non sarò sicuramente il "meglio", forse il "peggio"... Ma credo fermamente che solo da un confronto di cervelli funzionanti possano venire proposte per migliorare l'esistente, proposte sicuramente migliori delle mie o totalmente diverse... Ma credo altrettanto fermamente che "u taulu che sieggi si rubbanu"... E nessuno vuole un tavolo di idee permanente... Non conviene... Gli UNTI DEL SIGNORE sanno tutto e fanno tutto loro... Cioè niente.