Iblei - Storie e luoghi di un parco un documentario di Vincenzo Cascone
dibattito con:
- Vincenzo Cascone - Extempora Srl, regista e autora del documentario;
- Paolo Uccello - Ente Fauna Siciliana, antropologo;
- Corrado Giuliano - Avvocato Amministrativista;
- Paolo Tuttoilmondo - Legambiente Siracusa
1. I parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future.
Un dibattito proficuo che nei fatti ha messo in evidenza le identità di un territorio meraviglioso qual’è quello degli Iblei, raccontate dal documentario e dalle varie testimonianze in esso contenute. E dopo aver visto le bellissime immagini proposte, è positivamente cambiato l’orientamento di molte delle persone presenti all’incontro.
Devo sottolineare la megalomania di tale salvo cagliore, amministratore di questo blog, che si crede di avere il popolo palazzolese alle sue spalle.
Sin dall'inizio della proiezione del mio lavoro, un gruppo di tre quattro persone si agitava sarcastico quasi a dire "vediamo che cavolate ci racconta questo". Molto attenti per tutta l'ora del documentario, ogni tanto un sussulto quando vedevano una vacca, o l'aratura di un terreno. Ebbene si, loro stessi erano fra i protagonisti del video, insieme alla natura dal platano orientale fino alla poiana, alle necropoli, al tardo barocco, ai muri a secco ai carrubbi ecc. ecc. Si capiva chiaramente il preconcetto con cui si vivono l'istituzione di questo Parco.
. La sala era poi composta da una sessantina di persone che ascoltavano attente le argomentazioni dei tecnici coinvolti, un legale e un rappresentante di legambiente, che sottolineavano le opportunità che il parco offrirà.
E' emerso chiaramente, l'atto di disinformazione portato avanti da un gruppo di politici che hanno seminato disinformazione in questi mesi, creando allarmismi e diffidenza. Il risultato era proprio l'atteggiamento del gruppo di dissenzienti che nell'ignoranza senza umiltà urlavano senza fare rispondere.
Il risultato era proprio l'atteggiamento del gruppo di dissenzienti che nell'ignoranza senza umiltà urlavano senza fare rispondere. Da cosa sono mossi questi agricoltori che invece di chiedere agli oppositori del Parco quali strumenti hanno per uscire dalla crisi agricola, contrastano un momento di rinnovamento economico e di sviluppo sostenibile che non esagero a definire epocale? Stanno bluffando per rimanere attaccati al servilismo verso palermo, cloaca di favoritismi e amicizie trasversali ai quali tutti dobbiamo riverire senza fiatare.
Salvatore, i modelli del trentino e della Toscana sono importanti perche' nella tutela del paesaggio e delle tradizioni sono riusciti a produrre un sistema in cui possono convivere insediamenti produttivi e tutela dell'ambiente. La produzione industriale, quella agricola, quella artigianale non solo dovra' continuare ma rappresenterà un principio di sviluppo autosostenibile che dara' sicurezza e solidità al parco. L'errore sta nell'opposizione, bianco/nero, si/no.
Se devo articolare tutto diventa lungo. In sintesi
Il suo lavoro e' prezioso. Il mio, di natura diversa, è stato prodotto da Argosoftware ed extempora ed ha un valore di circa 100.000 euro: solo soldi privati, nessun intervento pubblico.
Le 2500 firme su quali basi scientifiche sono state raccolte?
per lei paladino della libertà e della verità, sa cosa significa far credere che nel buio c'è l'uomo nero? se si illumina il buio si scopre che l'uomo nero non c'e'.
Se uno dice cazzate può essere un contadino o un presidente del consiglio, sempre cazzate sono. Ho parlato con contadini meno esagitati e sinceramente il discorso filava in altro modo.
L'esempio era volto a dimostrare che non puoi continuare a costruire all'infinito perché cosi' la gente lavora (con stipendi da fame e facendo arricchire invece appaltatori e politici dalle concessioni facili), piuttosto, con il parco si procederebbe alla ristrutturazione dei numerosi casali, massarie, mulini ecc ecc gestiti dagli stessi proprietari che valorizzerebbero quei monumenti (fino ad adesso ruderi)che costellano il nostro paesaggio e che sono lasciati crollare senza pietà ne' prospettiva.
Dicevo che sempre di cantiere si tratterebbe e posto che non serve piu'costruire perche la quinta casa svaluta la prima, forse e' arrivato il momento di ragionarci sopra perlomeno. Ma non sono riuscito a dirlo perche' urlava.
Ma il capo partito chi e' l'ingegnere? Se è quello glisso perchè è come sparare sulla croce rossa....
Sul blog del parco su facebook abbiamo avuto modo di vedere come gli oppositori al parco non vedono di buon occhio l'inserimento di un ente parco che farebbe rispettare le regole e bloccherebbe l'anarchia speculativa in corso, non so li a palazzolo
ma
qui a rg e' un cancro in stato avanzato. l'elenco dei poltici contro è lunghissimo si farebbe prima a elencare quelli a favore, l'ha fatto lei...
essere contro il parco significa essere contro se stessi
saluti da un ibleo ragusano ad un ibleo palazzolese
Ma il capo partito chi e' l'ingegnere? Se è quello glisso perchè è come sparare sulla croce rossa....
Avrei il piacere di essere contraddetto non da chiacchiere mistificatrici e ipotesi senza dimostrazioni, ma da cifre, da analisi costi benefici e quant'altro che in maniere chiara e oggettiva giustifichi quanto si decanta.Finalmente!
Spero pure che non venga ripetuta la solita solfa di ciò che c'è in questo o in quel parco, dell'esperienza di quà e di là: ogni realtà è diversa dall'altra. Vorrei vedere le cifre della nostra realtà: il numero delle aziende agricole, i capi di allevamento, la quantità di latte prodotta, di carne. Vorrei vedere come questi numeri o i proventi legati a questi numeri si modificano in positivo a seguito della messa a regime del parco, quanto ci vorrà per questa messa a regime, cosa succede dal momento in cui scattano le norme di salvaguardia fino a quando il parco è operativo con tutto quello che è previsto dalla legge. Vorrei vedere anche i dati sul turismo: l'incremento dei posti letto nelle strutture ricettive, i nuovi posti di lavoro che si creeranno a seguito della realizzazione del parco. Solo dopo la lettura di analisi chiare con riscontri oggettivi e fatte seriamente, senza riferimenti al Trentino o alla Valle d'Aosta (dove d'inverno c'è la neve che è di per sè motivo di attrazione) possiamo parlare di sviluppo. Altrimenti parliamo solo di aria fritta.
Vorrei vedere anche i dati sul turismo: l'incremento dei posti letto nelle strutture ricettive,farei un aggiunta a quanto scritto sopra, suppongo che l'utente "luciano ferla" non sia contrario.
Ritengo inutile dialogare così.
Ognuno può avere accesso a questi tipo di dati: [url]http://www.finanzautile.org/viaggi-cresce-il-turismo-ecologico-in-italia-fatturato-da-10-miliardi.htm,[/url] ([url]http://www.finanzautile.org/viaggi-cresce-il-turismo-ecologico-in-italia-fatturato-da-10-miliardi.htm,[/url]) Ma ognuno ne faccia l'utilizzo che vuole.
Per inciso:il documentario su cui abbiamo lavorato due anni e che ha dato lavoro ad almeno 20 persone è stato prodotto da Argo, extempora, cora bache cora industria, ottica spoto eremo della giubiliana e altri sponsor, imprenditori che non hanno paura dell'uomo nero e che sperano in un futuro più sano.
E' logico che a breve termine i profitti tarderanno ad arrivare, perché prima di tutto dobbiamo organizzarci in termini di strutture ricettive e di fruibilità dei beni (quindi, chi si occuperà del parco, sarà mia figlia).
Ma nel frattempo tutte le forze continueranno a fare quello che fanno adesso, nessun nuovo vincolo, solo applicazione di quelli già esistenti.
Io parlerei di sviluppo locale autosostenibile, cioè un'area in cui alla spinta produttiva già esistente si possa integrare una cura del territorio che possa attirare fruitori e turisti. Non tutti i territori arrivano ad avere questo riconoscimento, perché non tutti i territori sono un bene nazionale come lo sono gli iblei. Se ad un riconoscimento cosi' importante si risponde con un no grazie, ognuno si prenderà le responsabilità di questa posizione.
Da imprenditore e da figlio di massaro (che ha riparato diversi muri a secco, che ha spalato merda di vacca frisona, che conosce i valori del mondo dell'agricoltura e della zootecnia so che il parco rappresenta l'unico strumento di emancipazione dalla prospettiva aberrante e senza profondità in cui i nostri politici ci hanno inserito.
In ogni caso prima sviluppo intellettuale poi sviluppo economico.
# Devo studiare politica e guerra perché i miei figli possano avere la libertà di studiare matematica e filosofia. I miei figli dovrebbero studiare matematica e filosofia, geografia, storia naturale, costruzione navale, navigazione, commercio e agricoltura così da dare ai loro figli il diritto a poter studiare pittura, poesia, musica, architettura, scultura, e ceramica
Il mio lavoro serve a creare una coscienza non a fornire verità[/b]
. Siete sicuri che voi lavorate nella stessa direzione.
Avete tutti i dati?
Avete analizzato la situazione attuale e vi ci trovate bene?
Cosa state difendendo se non l'insostenibilità di una situazione che ci sta portando alla disperazione?
sarò telegrafico
miseria argomentativa stop impossibile continuare
sarò telegrafico
.... autoanalizzatevi stop non so se l'autoanalisi puo' servire stop meglio un esperto freudiano, meglio ancora lacaniano
chisemu beddi! Ma davvero!
...
Finisce il documentario, il signore si alza e mi chiede: "e questo cosa c'entra col parco?"....E io rispondo "è il territorio", e lui continua "che c'entra il territorio col parco?". Questa domanda non la imbarazza? A me si! e tanto. A quel punto avevo si bisogno di aiuto....
...
Zittito? Altro esempio: ci si chiedeva di come creare profitto con le risorse locali, o meglio con la territorailità. Ho fatto l'esempio del caciocavallo, formaggio generico degli iblei, senza regolamentazione e che ha un determinato valore, generico anch'esso. Non appena lo si vincola. tramite una certificazione, una tutela e un DISCIPLINARE DA OSSERVARE, il generico caciocavallo diventa il RAGUSANO DOP, principio di protezione e di continuità di determinate caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Lo stesso formaggio viene venduto al triplo e crea mercato (voi palazzolesi date il vostro latte di alta qualità a conosorzi produttori di ragusano). E concludevo "applicate questo meccanismo al territorio. Prima generico e poi tutelato. L'appeal, il marketing territoriale, aumenta la propria efficacia se in un determinato territorio si rende manifesto il principio di tutela, dell'ambiente in questo caso". Non è che chi voglia continuare a fare cacio cavallo non lo puo' fare, lo fa, ma non lo potra' vendere al prezzo del ragusano. Al che mi si risponde che non capivano. Questo e' zittirmi?
...
Un ultima cosa: costruire palazzi che non servono a nessuno (a RAgusa abbiamo posti per 350.000 abitanti, per una popolazione di 70.000, l'inerzia affaristica della concessione edilizia produce mostruosità aberranti) significa letteralmente mangiarsi fette di territorio in maniera irreparabile. La polemica nasceva sulla possibilità di dirottare il cantiere edile in una funzionalità più restaurativa dei numerosi ruderi che la nostra civiltà contadina ha lasciato come carcasse disseminate sul territorio. Nella legge quadro è prevista e incentivata l'adozione di tale misure. tutto qua.
Il documentario non conta quanto il parco. Il primo te lo vedi se vuoi, il secondo te lo vivi se puoi. Bisogna essere all'altezza, è una nuova progettualità ch non puoi interpretare con gli strumenti politici ed economici locali. E' una occasione irripetibile per rimettere in moto le dinamiche di visibilità dell'area. I benefici vengono da una crescita complessiva della comunità e ovviamente il benessere si distende in orizzontale, con i servizi, le cooperative, i prodotti tipici, la ricezione, i musei, i negozi, i centri storici e chinque voglia proporre qcosa.... I benestanti non hanno bisogno del Parco, il territorio si. La partita qui è molto più grande. Gli interessi che non si devono toccare non sono quelli degli allevatori o della piccola impresa edile (che io rispetto, nel cantiere come nel sapere), ma quelli degli appaltatori edili, dei trivellatori sanguisughe che derubano le nostre risorse distruggendo il nostro territorio e lasciando elemosine e tangenti e macchinari in disuso, degli speculatori sulle energie rinnovabili. Cosa hanno in comune queste categorie? Fette di territorio. Quindi sono ben lontano dal prendermela col povero allevatore che crede che gli ambientalisti si mangino i bambini. Mettere la zootecnia contro il parco è la più grande bufala (qui ci vuole) che potevano fare i politici locali. Pensavamo che non sarebbero arrivati a convincere i massari che il sole gira attorno alla terra o che questa sia piatta, le associazioni di categoria si, li siamo sul loro campo, di favoritismi, ammiccamenti, sagre e contributi riservati, di fidelizzazione. Una catena umana ridotta e alle strette con una crisi che ci sta travolgendo. E noi invece che rimboccarci le maniche e sfruttare questa botta di culo epocale, proteggiamo il nulla contro il qualcosa (tutto da ancora da gestire (problematica seria di istituzione del parco). Va accettato il paradosso produttivo che nell'epoca dell'abbattimento di tutte le frontiere e del libero mercato, l'erigere nuovi paletti e nuove frontiere significa progettare CON il territorio con scelte più "giovani" e nazionali, mettendo in rete il sistema ibleo, adesso completamente scollegato. Idee, visioni, in ogni caso nessun volere contro l'attuale economia, che, lo ripetiamo, non subirà nessuna limitazione che supera la attuali norme in vigore. Per Chisemubeddi la mia mail è vincenzo@extempora.com se mi mandi indirizzo te lo spedisco ( e se vuoi lo puoi masterizzare ai tuoi amici 8)
E concludevo "applicate questo meccanismo al territorio. Prima generico e poi tutelato. L'appeal, il marketing territoriale, aumenta la propria efficacia se in un determinato territorio si rende manifesto il principio di tutela, dell'ambiente in questo caso". Non è che chi voglia continuare a fare cacio cavallo non lo puo' fare, lo fa, ma non lo potra' vendere al prezzo del ragusano. Al che mi si risponde che non capivano. Questo e' zittirmi?
beccate il carrozzone politico che si oppone al parcoAbbia pazienza ma non mi riconosco in quanto ha scritto.
andate su personalismi
...qualunquismi
...luoghi comuni
...fate degenerare sistematicamente
avete un tornaconto...ma siamo sicuri che manterranno le promesse?
L'appeal[/b],..., sarà integrato a seguire dalle strategie di attrazione che il territorio riuscirà a produrre.?
Il documentario non conta quanto il parco. Il primo te lo vedi se vuoi, il secondo te lo vivi se puoi. Bisogna essere all'altezza, è una nuova progettualità ch non puoi interpretare con gli strumenti politici ed economici locali. E' una occasione irripetibile per rimettere in moto le dinamiche di visibilità dell'area. I benefici vengono da una crescita complessiva della comunità e ovviamente il benessere si distende in orizzontale, con i servizi, le cooperative, i prodotti tipici, la ricezione, i musei, i negozi, i centri storici e chinque voglia proporre qcosa.... I benestanti non hanno bisogno del Parco, il territorio si. La partita qui è molto più grande. Gli interessi che non si devono toccare non sono quelli degli allevatori o della piccola impresa edile (che io rispetto, nel cantiere come nel sapere), ma quelli degli appaltatori edili, dei trivellatori sanguisughe che derubano le nostre risorse distruggendo il nostro territorio e lasciando elemosine e tangenti e macchinari in disuso, degli speculatori sulle energie rinnovabili. Cosa hanno in comune queste categorie? Fette di territorio. Quindi sono ben lontano dal prendermela col povero allevatore che crede che gli ambientalisti si mangino i bambini. Mettere la zootecnia contro il parco è la più grande bufala (qui ci vuole) che potevano fare i politici locali. Pensavamo che non sarebbero arrivati a convincere i massari che il sole gira attorno alla terra o che questa sia piatta, le associazioni di categoria si, li siamo sul loro campo, di favoritismi, ammiccamenti, sagre e contributi riservati, di fidelizzazione. Una catena umana ridotta e alle strette con una crisi che ci sta travolgendo. E noi invece che rimboccarci le maniche e sfruttare questa botta di culo epocale, proteggiamo il nulla contro il qualcosa (tutto da ancora da gestire (problematica seria di istituzione del parco). Va accettato il paradosso produttivo che nell'epoca dell'abbattimento di tutte le frontiere e del libero mercato, l'erigere nuovi paletti e nuove frontiere significa progettare CON il territorio con scelte più "giovani" e nazionali, mettendo in rete il sistema ibleo, adesso completamente scollegato. Idee, visioni, in ogni caso nessun volere contro l'attuale economia, che, lo ripetiamo, non subirà nessuna limitazione che supera la attuali norme in vigore. Per Chisemubeddi la mia mail è vincenzo@extempora.com se mi mandi indirizzo te lo spedisco ( e se vuoi lo puoi masterizzare ai tuoi amici 8)
addirittura assillando signor chisemubeddi, quando le chiedevo l'indirizzo intendevo quello di casa sua, mi risulta difficile inviare un dvd ad un indirizzo di posta elettronica, la mia mail serviva a questo, preservando l'anonimato, se no il buon carmelo salemi suo compaesano potrebbe farle una copia. Mi faccia sapere.
Non generalizzare enrico, per questo tendi alla megalomania. Amplifichi troppo. In sintesi adesso siamo legati a palermo, con l'istituzione del Parco avremmo un rapporto prioritario con Roma e messi in rete con tutti gli altri parchi nazionali d'italia. L'appeal, che riceve già una bella spinta dalla mera istituzione, sarà integrato a seguire dalle strategie di attrazione che il territorio riuscirà a produrre. Non ci siamo capiti ne babbo natale, nè uomo nero. Dipende solo ed esclusivamente da noi. Su piazza iblon il convegno di buscemi. Li' l'esperienza di altri parchi, a vocazione agricola ad esempio come le 5 terre. Li' anche l'intervento di alcuni oppositori che erano presenti anche all'incontro di Palzzolo, Con cui abbiamo serenamente preso un caffè e dialogato senza futili eccitazioni da stadio.
Mentre qui beccate il carrozzone politico che si oppone al parco
[url]http://www.radiortm.it/2010/06/10/parco-degli-iblei-il-tavolo-istituzionale-dice-no-alla-proposta-della-regione/.[/url] ([url]http://www.radiortm.it/2010/06/10/parco-degli-iblei-il-tavolo-istituzionale-dice-no-alla-proposta-della-regione/.[/url])
Abbiamo capito che andate su personalismi e qualunquismi, luoghi comuni e frustrazioni. Ho grande rispetto del dialogo, ma voi lo fate degenerare sistematicamente....Intuisco che avete un tornaconto, ma siamo sicuri che manterranno le promesse? buon parco a tutti. v.
Investire in ricerca, studio e formazione di personale qualificato nell'ambito di un territorio che non è certamente vocato ad attività industriali bensì all'agricoltura, artigianato e turismo, sia naturalistico che, per così dire, architettonico può innescare un mercato dinamico in un sistema produttivo fatto da innumerevoli piccole e medie aziende di quei settori, che sempre di più debbono puntare e scommettere su tipicità e originalità.condivido
Stimolare e promuovere politiche capaci di arrestare il degrado ambientale e culturale in un quadro di sviluppo più equo e solidale, favorire uno sviluppo sostenibile in grado di soddisfare le esigenze attuali, senza compromettere quelle delle generazioni future è già di per se una azione assolutamente meritoria e conducente.
Lo sviluppo sostenibile deve essere realizzato con il consenso dei cittadini ed inoltre, per essere efficace, ne deve modificare i comportamenti e gli orientamenti dei consumatori.
Pensare e programmate tenendo conto del tessuto socio economico del nostro territorio, ponendosi l'obiettivo di privilegiare interventi finalizzati all'inserimento lavorativo all'interno delle nuove opportunità occupazionali offerte dalle nicchie di mercato in espansione.
Le attività da proporre debbono, tra le altre, incoraggiare la nascita di nuove iniziative riguardanti il lavoro autonomo ed imprenditoriale, ma debbono mirare anche a sostenere la professionalità dei numerosi operatori che già sono occupati all'interno delle diverse imprese, operanti nei vari settori del territorio.
Sono tutte attività che necessitano di una unica " cabina di regia" ed un Ente Parco, gestito non già da politici trombati e da portaborse, ma dalle migliori " intelligenze" iblee, può essere una opportunità.E' sicuramente necessaria questa "cabina di regia" (poco sopra,in risposta a "Vincenzo Cascone" avevo scritto che gli sforzi dovevano essere coordinati) e sicuramente può essere un'opportunità.Diversamente dal parco,anche questo un'opportunità ma non certo necessario.
Luca, scusa,
ma cosa " avrebbero deciso gli altri", e chi sarebbero questi altri?
Sicuramente il parlamento italiano deputato, per delega dei cittadini, ad emanare le leggi prendendo altresì atto che quell'emendemento alla finanziaria che istituì i quattro parchi nazionali siciliani venne votato a grandissima maggioranza dalle più importanti forze politiche presenti in quella Commissione parlamentare, sia di destra che di sinistra ( altro che " il parco dei comunisti")
La legge prevede che le decisioni sulla perimetrazione di un parco nazionale venga decisa dal Ministero dell'Ambiente, d'ìntesa con la Regione e sentite le comunità locali, cosi' come concordate debbono essere, in attesa delle zonizzazioni che saranno di fatto stabilite dai Sindaci del territorio oltre che dai Presidenti delle Provincie e della Regione, le norme di garazia riportate nel Decreto di attuazione, se proprio queste si ritengano necessarie.
Ed è di questo che si sarebbe dovuto occupare, in primo luogo, Il Comitato esecutivo dell'Unione dei Comuni Iblei, magari sposando la tesi del Comitato promotore del Parco, da inoltrare alla Regione in sede di tavolo tecnico, che prevede di limitare le zone più vincolate (zone A e B) ai soli demani forestali, ai Sic e ai Zps, senza modifiche ai vincoli già esistenti.
Raggiunto questo obiettivo quel bicchiere diventa finalmente "mezzo pieno" stante, peraltro, la verticale caduta delle " favolette" quali la " mucca carolina/modicana", l'aspro odore della aparagina che si continuerà fortunatamente ancora ad avvertire dopo avere consumato quei gustosi turioni, il non ritorno al solo asinello ed alla falce a fronte degli attuali mezzi agricoli e decespugliatori, anche questa assurdità è stata divulgata.
E sulla base di questi corretti presupposti ( quella delimitazione delle zone a e B ) vengono meno tutte le tesi o le arringhe che si sono lette sui manifesti e su un giornalino locale, basate su presupposti sbagliati, ed errare nei presupposti fa venire meno non solo le tesi ma anche le arringhe.quali sono i presupposti sbagliati?
Grande merito a questo dialogo deve andare ai due forum locali i quali debbono continuare a mettere a disposizione le loro stutture al fine di superare, con pacate discussioni , i dualismi guelfo-ghibellini che l'argomento ha provocato e causato.
Luca, scusa,Gli "altri" che ne hanno deciso la costituzione.
ma cosa " avrebbero deciso gli altri", e chi sarebbero questi altri?
Sicuramente il parlamento italiano deputato, per delega dei cittadini, ad emanare le leggi
Il consiglio direttivo è formato dal presidente e da dodici componenti nominati con decreto del Ministero dell’Ambiente secondo le seguenti modalità:
- Cinque, su designazione della comunità del parco, con voto limitato
- Due su designazione delle associazioni di protezione ambientale.. scelti tra esperti in materia naturalistico ambientale
- Due, su designazione dell’accademia nazionale dei lincei
- Uno su designazione del ministero dell’agricoltura e foreste
- Due su designazione del ministero dell’ambiente.
E’ chiaro che trattasi di un organo in cui la comunità del parco (dove sono rappresentati gli enti locali) ha un peso minoritario (cinque dodicesimi) riguardo alle questioni importanti del parco stesso
E quale sarebbe la " voce" che la comunità locale sta cercando di "fare sentire"?.La voce che sembra sentirsi è un no,almeno a questo stato delle cose. Bisogna vedere su quali posizioni si attesta la cosiddetta maggioranza silenziosa (spesso favorevole all'ambiente ma insofferente a posizioni estreme).
Egregio sign. Enrico Tomasi,
non è certo con l'economia assistita che si sviluppa un territorio ed in questo sono assolutamente d'accordo con Lei.
Non mi sembra però che le norme previste dalla legge quadro delle aree protette abbiano i crismi dell'assistenzialismo di Stato.
Tutt'altro.
Lasciamoli andare con il loro becero portaborsismo reazionario, per loro, siamo sicuri, sarebbe una svolta esistenziale non infifferente, e, finalmente appagati, la finirebbero di inquinare le argomentazioni con luoghi comuni e banaità culturali di cui sono figli. Riserviamo le nostre argomentazione per le persone che non sono in mala fede. Con stima, per pino, v.
Voi fate il vostro noi il nostro, ma per favore limitatevi agli argomenti non agli attacchi personali, ne va dello sputtanamento della vostra frustrazione, e su quella il parco c'entra ben poco.
non andate contro le argomentazioni di vincenzo cascone, non conta un cazzo di niente, andate sugli argomenti che contano molto perchè riguardano tutti noi. Un pò di possibile qui si soffoca!
Non generalizzare enrico, per questo tendi alla megalomania. Amplifichi troppo.
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Abbiamo capito che andate su personalismi e qualunquismi, luoghi comuni e frustrazioni. Ho grande rispetto del dialogo, ma voi lo fate degenerare sistematicamente....Intuisco che avete un tornaconto, ma siamo sicuri che manterranno le promesse? buon parco a tutti. v.
Finisce il documentario, il signore si alza e mi chiede: "e questo cosa c'entra col parco?"....E io rispondo "è il territorio", e lui continua "che c'entra il territorio col parco?". Questa domanda non la imbarazza? A me si! e tanto. A quel punto avevo si bisogno di aiuto....
Ritengo inutile dialogare così.
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Il mio lavoro serve a creare una coscienza non a fornire verità. Siete sicuri che voi lavorate nella stessa direzione. Avete tutti i dati?Avete analizzato la situazione attuale e vi ci trovate bene? Cosa state difendendo se non l'insostenibilità di una situazione che ci sta portando alla disperazione?
ammutolitevi da soli stop autoanalizzatevi stop non so se l'autoanalisi puo' servire stop meglio un esperto freudiano, meglio ancora lacaniano stop negate l'evidenza di una modernità basata sul rispetto dell'ambiente stop invece che scrivere fatevi un master sul calcio balilla stop dà grandi soddisfazioni quando si segna dalla difesa
Le 2500 firme su quali basi scientifiche sono state raccolte?
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. Se uno dice cazzate può essere un contadino o un presidente del consiglio, sempre cazzate sono.
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Ma il capo partito chi e' l'ingegnere? Se è quello glisso perchè è come sparare sulla croce rossa....
Devo sottolineare la megalomania di tale salvo cagliore, amministratore di questo blog, che si crede di avere il popolo palazzolese alle sue spalle.
chisemubeddi, la confusione, il video esprime la confusione. Quella nella sua testa non è neanche confusione (che in genere ha la grazie dell'innocenza). E' simbolico di un approccio al progetto, le firme sono un'adesione al principio, la dinamica delle ragazze nasce dallo stesso principio. Tu melilli/Priolo te la meriti, le famiglie che la stanno subendo no! E' esattamente quello che succede quando si mette al primo posto il lato economico. In un primo momento benessere diffuso, dopo pesci con tre teste, leucemie ecc. Gela, Priolo, mettiamoci anche ragusa con la cementificazione. E' quello il tuo malato senso dello sviluppo no?
A proposito Tu cosa produci?
Comunque ti aspetto giorno 4 luglio a Sortino, rivelati cosi' ci faccciamo due chiacchere in forma civile, e magari avrai modo di esprimere davanti alla tua città le tue posizioni (prima o poi bisogna uscire ed avere il coraggio di esprimersi da individui). Li ci sarà il doc proiettato, evitiamo invii di dvd e file, con l'amico Carmelo Salemi. Un occasione per un confronto... spargi la voce! w il parco degli Iblei!
Non mi vanto dell'università ma delle vaccche che mungevamo a mano con mio padre, ro frummiere ca nisciumu, balli ri frieno e carrue e aulivi e miennuli e tutto un bagaglio che mi porto dietro...quello si, un master della vita vissuta.
L'errore nei presupposti sta nel fatto che qualcuno ha considerato tutto il territorio del parco gravato dai vincoli contenuti nelle limitate zone da individuare quali zone A e B, sottacendo l'esistenza delle zone C e D che mi permetto di ricordare citando la legge:
-aree di protezione( C) nelle quali, in armonia con le finalità istitutive ed in conformità ai criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo-pastorali nonché di pesca e raccolta di prodotti naturali, ed è incoraggiata anche la produzione artigianale di qualità. Sono ammessi gli interventi autorizzati ai sensi delle lettere a), b) e c) del primo comma dell'articolo 31 della citata legge n.457 del 1978, salvo l'osservanza delle norme di piano sulle destinazioni d'uso;
L'errore nei presupposti sta nel fatto che qualcuno ha considerato tutto il territorio del parco gravato dai vincoli contenuti nelle limitate zone da individuare quali zone A e B, sottacendo l'esistenza delle zone C e D che mi permetto di ricordare citando la legge:
-aree di protezione( C) nelle quali, in armonia con le finalità istitutive ed in conformità ai criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo-pastorali nonché di pesca e raccolta di prodotti naturali, ed è incoraggiata anche la produzione artigianale di qualità. Sono ammessi gli interventi autorizzati ai sensi delle lettere a), b) e c) del primo comma dell'articolo 31 della citata legge n.457 del 1978, salvo l'osservanza delle norme di piano sulle destinazioni d'uso; i
pinoguzzardi
Egregio sign. Caligiore,
si è sbagliato.
Non ho mai detto che un protocolllo d'intesa ha più valore di una legge dello Stato e ciò non fosse altro per il mio mantenuto ricordo della " gerarchia" delle fonti legislative e regolamentari.
Ho cercato semplicemente di attenzionare il fatto di come la stipula di un protocolli d'intesa sulla problematica tendente ad incentivare l'agricoltura biologica ci deve fare capire che è un argomento non perentorio, dal punto di vista della " negazione".
Quello dell'agricoltura biologica, che esclude fitofarmaci e pesticidi, nelle aree protette è un problema che riguarda la salute dei cittadini, la tutela dell'ambiente con particolare riferimento alle falde acquifere, la produzione di prodotti agricoli d'eccellenza con conseguente incremento di reddito per i coltivatori grazie al valore di mercato dei prodotti superiore rispetto agli altri, in conseguenza di domanda sempre più crescente da parte dei consumatori, obiettivo che si raggiunge non certo con " dictat" impositivi ma con il ragionamento, mettendo sul tappeto tutte le variabili.
Nello schema informale di DPR consegnato dalla Regione Siciliana ai Sindaci del nostro territorio, schema peraltro incompleto e non " discusso" formalmente dalle nostre Amministrazioni, nella parte relativa alle "norma di salvaguardia" che divide il terriotorio in tre "zone", si legge:
"E' fatto divieto di utilizzare fitofarmaci e pesticidi", ma subito dopo si aggiunge " per le colture in atto la Regione autonoma della Sicilia, d'intesa con l'Ente Parco , entro due anni dall'istituzione dell'ente stesso, redigerà un programma di riconversione verso metodi di coltivazione biologica".
E ciò in linea con le indicazioni complessive della Comunità Europea tendenti a limitare al massimo l'uso di pesticidi e fitofarmaci.
Egregio sign. Caligiore,
se la Sua era una domanda retorica Lei stesso ne conosceva la risposta, che era evidentemente negativa rispetto alle Sua domanda a me rivolta.
I protocolli d'intesa non c'entrano proprio con il recepimento delle norme legislative da parte dei cittadini, i quali non debbono certo recepirle bensì applicarle, le leggi, adeguandosi.
L'esempio dell'obbligo del casco per la guida dei motorini mi sembra assolutamente fuori luogo, i corsi nelle scuole per divulgare le norme giuridiche non sono certo protocolli d'intesa.
La problematica dei pesticidi utilizzati in agricoltura è attenzionata dalla Comunità Europea tant'è che in in documento comunitario si legge:
" Attualmente, il panorama legislativo comunitario in materia di pesticidi è oggetto di una maxi riforma, proposta dalla Commissione Europea e recentemente approvata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo, con il duplice obiettivo di introdurre una nuova direttiva quadro sull'uso sostenibile dei pesticidi nonché modificare la vigente Direttiva 91/414 definendo criteri ancora più rigorosi per l’approvazione e la commercializzazione dei prodotti fitosanitari.
....
Si capisce, pertanto, come l'attenzione sia orientata verso la tutela della salute dei cittadini seppure i pesticidi vengono usati da duecento anni, ad aderire alla Sua tesi.
Nello studio eipemiologico del mio amico Anselmo Madeddu, che Lei peraltro ha publicato in altra sede,
E l'indagine sulle cause si è concentrata sull'uso dei pesticidi negli agrumeti.
Per non parlare dei troppi casi di leucemia riscontrati tra i bambini del lentinese.
Rispetto poi alla affermazione che deve essere del mercato a decidere sui prodotti biologici non ci vuole molto a constatare che è proprio il mercato che li richiede( a partire dalle uova .... di mia moglie e di tantissime altre " nonne Lucia"), ed allora perchè non approfittarne facendo " sistema" nell'interesse, anche, del reddito dei produttori?
E’ stato affermato che non si può intervenire sulla viabilità rurale. Falso anche questo. Le strade rurali esistenti si possono ampliare , ma solo se al servizio dell’agricoltura ed evitando l’impermeabilizzazione del suolo ( parco del Cilento e parco dell’Arcipelago Toscano).
Non riesco a farmi capire dal sign. Salvo Caligiore,dr. io la comprendo benissimo, ma mi sembra che lei tergiversi sui miei argomenti
Rispetto al paesaggio, con la legge 29 Novembre 27, n. 222, art.26, il Parlamento Italiano ha ritenuto di considerare il territorio ibleo di " rilevante valore naturalistico ed ambiemtale", tant'è che ha ha istituito il Parco nazionale degli Iblei.
E di questa considerazione noi cittadini non possiamo che esserne orgogliosi atteso che eravamo assoltutamente coscienti di vivere in una area di rilevante valore paesaggistico.
Partendo dall'assunto sopra specificato che la Repubblica " tutela la salute dei cittadini" è evidente la necessità di prestare attenzione all'uso sconsiderato di pesticidi e fitofarmaci che, a parte e non escludendo Madeddu, è accertato che non sono certo la panacea per la salute dei cittadini.
E ciò per almeno tre considerazioni: la tutela dell'operatore che li utilizza, il consumatore dei prodotti e l'inquinamento della falda acquifera di quelle acque che tutti noi utilizziamo.
Non è certo questo un argomento da prendere sottogamba atteso che con l'utilizzo di questi prodotti di sintesi l'agricoltura è riuscita a produrre beni in quantità maggiore e di bello aspetto, seppure di sapore un pò meno " bello", ma grazie al " restyling" Biancanave non ha mai trovato un vermetto nella sua mela seppure non si ha conoscenza dei riflessi che ha avuto sulla Sua salute quel consumo nel tempo ed il cui residuo di antigrittocamici è stato riscontrato, in generale negli umani, di notevole entità dalla statistica "nutrizionale".
Ma quei vermetti si possono combattere anche con prodotti non di sintesi, con metodo biologico, così come le malattie delle piante.
Torniamo al tema specifico sull'argomento coì come previsto per un Parco nazionale.
L'art. 12 delle citata normativa prevede che nelle zone ondividuate come " aree di protezione" ( C) " in armonia con i criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo patorali....".
Due sono gli aspetti terminologici da attenazionare: " in armonia" e " continuare".
E' evidente che la " ratio " della norma tende ad adottare, nelle zone " C", metodi a tappeto di agricoltura biologica ma " in armonia" con il Piano del Parco e, quindi, secondo le stategie che nello stesso piano saranno disegnate al fine di raggiungere quell'obiettivo.
Non certo quindi una norma cogente " negazionista" in assoluto bensì una norma programmatoria che sarà cura dell'Ente Parco, di concerto con le Istituzioni locali e la Regione, attuarla con programmi condivisi ed incentivanti per la riconversione delle culture verso metodi di coltivazione biologica, al fine di soddisfare l'obiettivo della salute della gente e della tutela della qualità delle acque di falda, quanto meno in quella zona individuata del parco.
Ma le strade rurali non sono vie di comunicazione intercittadine, come quelle auspicabili tra Palazzolo ed il ragusano bensì, secondo una definizione normativa, sono considerate tali " i collegamenti viari tra gli insediamenti rurali tra di loro e la normale rete stradale che per ampiezza, pendenza, sicurezza e fondo stradale, risultino idonei al transito delle autovetture a due ruote motrici".E ciò nulla a che vedere con il potenziamento dei collegamenti stradali tra il territorio di Palazzolo ed il territorio di Ragusa, che non vi è dubbio che necessita di essere potenziato.
P.S.: grazie per avere eliminato quel fastidioso inconveniente tecnico che avevo segnalato.
Chiedersi, seppure in via ipotetica ed indeterminata, da parte del sign. Salvo Caligiore " a chi dovrà sputare in faccia... nel caso che", non mi sembra un obiettivo " nobile".
A parte la trivialità dell'espressione.
Sul resto ( Cavour, i Re di Francia, la mia cultura limitata solamente a riviste giuridiche e ciò con riferimento alla sostenuta mia sconoscenza della problematica sui prodotti transgenici, sugli gli artt. 41 e 42 della Costituzione che suggerisco di leggerli con assoluta attenzione con riferimento ai " limiti" ed alla "utilità sociale"- seppure la fattispecie non attiene a limiti bensì ad indirizzi verso il sociale, ovvero verso la collettività-), e così via, mi permetto un "no comment" approfondito, mi basta solamente il superiore accenno.
P.S.: mi ha "rimproverato" di non averLe risposto alla domanda" sul Ducoli di turno", ma se studia la normativa e legge anche quanto si è discusso in questo topic si renderà conto che la Sua è una domanda inutile e retorica: si conosce già la risposta che attiene alle relative decisioni condivise assunte in sede del "piano del parco", reso esecutivo con legge regionale.
Confermo invece la mia avversità per l'uso di un linguaggio che fa venire meno la " mission" che Lei si sarà imposto quale responsabile di un forum teso al dialogo.
Si è chiesto a cosa mi riferissi con il " superiore accenno", ma anche lì era semplice afferrarne il senso: alle mie vergate righe riportate nella parte superiore della frase e non certo alla frase di Totò in " Chi si ferma è perduto" : " Io sono superiore a Lei e per cultura e per nascita e per censo. Io sono superiore a lei al censo per censo!".
Un Direttore di Parco, che risponde delle Sue azioni gestionali direttamente al Ministero dell'Ambiente oltre che agli organi sovraordinati dell'Ente, commette certo un " abuso di potere" se non si attiene alla legge ed alla normativa dettata dal " Piano del Parco" e dal " Regolamento", con la conseguenza che continuo a ritenere la Sua domanda inutile e retorica oltre che, sicuramente, non conducente.
Ma come faccio a farLe capire, a proposito di struzzi e di biologico, che in Direttore di un parco nazionale " esegue" le direttive che l'Ente parco si è dato con i suoi tre strumenti programmatori:
- Il piano del parco
- Il regolamento
- Il piano pluriennale economico e sociale.
Tutti e tre documenti che per avere efficacie "erga omnes" devono essere approvati dalla Regione Sicilia.
Se il " Ducoli di turno" dovesse non attenersi a quelle direttive subirà un regolare procedura disciplinare.
Ed è un concetto così semplice che non meritava di certo la Sua domanda.
Poichè non mi piace nascondere il collo nella sabbia, come fanno gli struzzi, voglio entrare nel merito degli allevamenti degli struzzi medesimi.
Non esiste alcuna norma che possa vietare un allevamento di tale genere in un territorio di un parco
Promettere di " sputare in faccia" a qualcuno non è certo una " opera di eccezionale bellezza ed eleganza" ed è stato assolutamente improprio citare Pasolini e De Andrè.non è infatti un'opera, è una promessa ,subordinata ad ipotesi che lei assicura assolutamente infondate.
Che c'entrano i politici con le "regole"?
Ma quando una ricerca statistica sui residenti afferma che il parco ha apportato vantaggi a tutto il territorio e che lo stesso è stato una opportunità per i suoi abitanti Lei ritiene che questi siano giudizi che riguardano il territorio demanale o non già, invece, il vivere civile della popolazione?
A parte le finalità elencate, che riflettono la "ratio" della norma giuridica che li regge e che sarebbe opportuno che Lei rileggesse, ritiene che quegli investimenti per 8 milioni di euro spesi metà per realizzare infrastrutture e opere immobiliari, metà per progetti di promozione socio-economica, ricerche, studi, pubblicazioni, eventi culturali riguardono il " deserto" demanio e non invece i cittadini residenti?
E quelle 250 aziende aderenti a quel progetto di di “Carta Qualità”, sulla base di una operazione di marketing a favore dei prodotti delle aziende di quel territorio, che hanno realizzato la più grande “community” italiana di imprenditori che collabora con un’area protetta, si occupano secondo Lei di incolte terre demaniali o invece delle attività agro-silvo-pastorali degli " uomini e donne" che vi risiedono ?.
Un caso da manuale viene dal parco del Gargano, dove i dirigenti continuano a protestare per la carenza di fondi. Il parco pugliese ogni anno viene divorato dalle fiamme. Ci vorrebbe una sorveglianza più efficiente. Cosa si aspetta a realizzarla? "Non abbiamo soldi", sostiene il presidente Giandiego Gatta. Peccato però che Gatta le risorse le trovi per allietare i turisti: ha finanziato i concerti di Nicola Piovani e Renzo Arbore e lo spettacolo di Enrico Brignano, quest'ultimo a Manfredonia dove Gatta, esponente di An, ha il suo feudo elettorale e si è appena candidato a sindaco.
Egregio sign. Tomasi,
stante quel Suo riferimento agli struzzi ed alla loro sostenuta abitudine di mettere il capo sotto la sabbia non ho afferrato quali siano le occasioni da me non sprecate.
Ma la colpa sarà sicuramente mia rispetto a questa difficoltà nel " capire" il Suo pensiero.
Per fare l'imprenditore è sicuramente vero che necessitano idee, grinta, professionalità, costanza d'impegno, dedizione e fantasia, l'età è solo un limite oggettivo e non certo un fatto ostativo, mentre è sicuramente essenziale il " mercato".
Un territorio che riesce a sfruttare le potenzialità che ha in termini di bellezze paesaggistiche crea sicuramente possibilità economiche, " domanda", ed è per questo che ritorno su quel concetto: "abbiamo l'obbligo di interessarci affinchè i nostri giovani non abbandonino il nostro bellissimo territorio" ed un Parco nazionale ne potrà essere l'occasione.
Non sarà certo la panacea ma la considero una speranza, soprattutto per i piccoli paesini del comprensorio ibleo.
Ma se Lei ha una altra idea alternativa per lo sviluppo ne faccia oggetto di esternazione e ne discutiamo.
pinoguzzardi
Questo non è il momento di valutare bensì di vigilare, atteso che le valutazioni attengono a progetti da proporre ed ancora da divenire, e sarà compito della società civile iblea impedire che il già individuato, ex legem, Parco degli Iblei diventi un "carrozzone" a fronte invece di un Ente di protezione e promozione del territorio, così come prevedede la normativa ed è proprio quello il punto.correttissimo e condivisibile nella parte in cui sostiene che è il momento di vigilare, un po' meno a mio modesto avviso nella parte in cui dice che sarà compito della società civile impedire il carrozzone. Il carrozzone,allo stato attuale ed ai miei occhi, c'è,punto.
tra i fans sostenitori del parco c'e' chi invece produce e divulga in manaiera professionale disinformazionie a spese dei contribuenti.??
Pagina 4 di questo topic luca, un bel videocredevo ti riferissi a qualcosa di nuovo
:D :o :( >:( :) ??? ::) :P :-[ :-X :-\non capisco perchè qualsiasi cosa non sia in linea col suo pensare debba necessariamente sfociare in post come il precedente,
amici, non è colpa vostra, voi pensate di essere padroni della lingua che parlate, invece le parole vi fottono senza lasciarvi neanche gli spiccioli per la prestazione. Ma va da se che, nonostante i tempi richiedano un atto di umiltà, voi vi (p)arrocchiate su posizioni luddiste, prima ancora che la macchina sia messa in funzione. Nel parco vedete voi stessi, per questo volete distruggerlo. Una chiave per il video a pag. 4 è Foucault, ma neanche ve lo spiego contribuenti di parole morte. Disoccupatevi del parco, svincolatevi da argomenti che maldestramente trattate, tornate ad occuparvi di lunghi consigli comunali che prima o poi vi daranno l'appalto che chiedete. Tutto il resto noia.
veramente la supponenza stava nel vostro giudicare il video sviluppato in un progetto pon, come se fosse un qualsiasi videoclip.mi sembra di capire quindi che, per sua stessa ammissione,il video è stato pagato dai contribuenti (come detto da "Enrico Tomasi"poco sopra).
il video racconta di come a scuola si possa occupare del presente, di come delle ragazze inizialmente impaurite dal dover fronteggiare gli avventori, si siano poi riconosciute in un principio di appartenenza alle tematiche ambientali che da anni subiscono in linea teorica, e che finalmente hanno potuto trasmettere, sperimentando in prima persona l'adrenalina di un confronto. La politica questo confronto lo schiva, per paura di non avere argomenti. Continuiate a girare attorno al vero problema. Chi ha paura dell'Ente Parco?
:D :o :( >:( :) ??? ::) :P :-[ :-X :-\
amici, non è colpa vostra, voi pensate di essere padroni della lingua che parlate, invece le parole vi fottono senza lasciarvi neanche gli spiccioli per la prestazione. Ma va da se che, nonostante i tempi richiedano un atto di umiltà, voi vi (p)arrocchiate su posizioni luddiste, prima ancora che la macchina sia messa in funzione. Nel parco vedete voi stessi, per questo volete distruggerlo. Una chiave per il video a pag. 4 è Foucault, ma neanche ve lo spiego contribuenti di parole morte. Disoccupatevi del parco, svincolatevi da argomenti che maldestramente trattate, tornate ad occuparvi di lunghi consigli comunali che prima o poi vi daranno l'appalto che chiedete. Tutto il resto noia.
dowbload: Piano Pluriennale Economico e Socile ([url]http://www.dundun.it/ospiti/filesharing/PPES.pdf[/url])
P.S.: non capisco il motivo ma per visualizzare quel " link" premere con il cursore...
tutela del territorio è l'unico strumento di valorizzazione. Se no saremmo sempre in balia di politiche territoriali decise altrove. L'autogoverno di cui l'eccellente Guzzardi vi ha prospettato percorsi e prospettive sembra non intaccare il vostro "meglio stare peggio".non è l'autogoverno a preoccuparmi ma sono gli "strumenti" per attuarlo a farmi pensare.
non è il caso di offendersi, se ogni tanto si leggono le intenzioni reali che stanno dietro a delle azioni gratuite (ma secondo me voi, per costanza, strumenti e impostazione vi meritate questo appalto, chissa' che non ve lo dia l'Ente Parco). I PON si sprecano e non mi pare che questo sia condannabile più o meno degli altri. Almeno di questo potete parlare. Il parco funzionerebbe anche perché in un'epoca di abbattimento di tutte le frontiere, erigerne di nuove a tutela del territorio è l'unico strumento di valorizzazione. Se no saremmo sempre in balia di politiche territoriali decise altrove. L'autogoverno di cui l'eccellente Guzzardi vi ha prospettato percorsi e prospettive sembra non intaccare il vostro "meglio stare peggio".
Con stima, v.
non è il caso di offendersi, se ogni tanto si leggono le intenzioni reali che stanno dietro a delle azioni gratuite (ma secondo me voi, per costanza, strumenti e impostazione vi meritate questo appalto, chissa' che non ve lo dia l'Ente Parco).
I PON si sprecano e non mi pare che questo sia condannabile più o meno degli altri.
L'autogoverno di cui l'eccellente Guzzardi vi ha prospettato percorsi e prospettive sembra non intaccare il vostro "meglio stare peggio".
ma di quale ... di autogoverno parlate? solo 5/12 vengono eletti fra i rappresentati della comunità ossia fra i politici e DAI POLITICI, che nel caso nostro è grandissima ...
il direttore è di nomina ministeriale così come gli altri componenti del cda, in pratica un podestà quale è questo autogoverno?
non è l'autogoverno a preoccuparmi ma sono gli "strumenti" per attuarlo a farmi pensare.(la parte sottolineata è di questo post)
Può essere in sè utile e positivo solo se saputo sfruttare (ammesso che ce ne venga data l'effettiva possibilità)
Il Direttore del Parco , che non è un organo dell'Ente, ma ha funzioni di tipo gestionale in assoluta aderenza ai documenti programmatici dell'Ente quali il Regolamento, il Piano del parco, ed il Piano pluriennale economico, oltre che come responsabile del personale in pianta organica, viene sì nominato dal Ministro dell'Ambiente, previo però pubblico concorso, altro che " podestà".
Con riferimento ai fatti economici inerenti la produzione agricola locale non è compito di un Ente Parco " impedire ai prodotti cinesi , brasiliani, russi, stranieri non biologici e prodotti su scala industriale di entrare nelle nostra casa",
bensì quella di ricavarsi quella nicchia di mercato in espansione tramite la quale il consumatore, di sua scelta, potrà preferire prodotti del nostro territorio ibleo ed in particolare quelli commercializzati con il " marchio" del Parco, se le Aziende locali lo vorranno e previa una azione di " marketing" concertata.
Enrico, mi pare che ho colto nel segno riguardo ai consigli comunali (vista la reazione). Per il PON: le ragazze erano contente, i prof anche, il preside pure. E anche quelli che firmavano a favore, vi assicuro che non sgranavano gli occhi terrorizzati. Il blob dei politici è uno specchietto per le allodole. A parte i soldi pubblici, che per i motivi sopra citati sono ben spesi, e di questo ne rendo conto solo alla mia professionalità. Voi criticavate anche quelli privati, anche quelli ben spesi, vista lo soddisfazione del committente. Ora voi giudicate rosicando, è la cosa essendo un complimento indiretto, mi fa piacere. Oppure strumentalizzate ciò che è già strumentalizzato è la cosa mi sembra ingenua, prima che lasciarmi indifferente. Davvero interrompiamo i pestoni che ci diamo a vicenda. Non sono produttivi ne' ricoprono interesse. Ovviamente sono aperto alle critiche, ma che siano, queste, nel merito dell'espressione e non dietrologiche sulle dinamiche produttive. Ricordando che il pane come diceva qualcuno è sempre in mezzo alle spine, porgo a tutti i miei saluti.
v. :)
Sostenere che è concettualmente errata la correlazione Direttore di un Parco/Podestà non è certo esercizio dell'arte sofistica.
Io non faccio, per altra argomentazione, l'esegeta di nessuno, mi limito semplicemente a cercare di chiarire meglio i concetti in primo luogo da me esposti e, se ci riesco, anche degli altri, come nel caso di Cascone .
E ciò per "rasserenare" gli animi, qualora una cattiva interpretazione di un concetto rischi di " riscaldarli".
Ed in questo senso lamento, ancora una volta, l'utilizzo di termini scurrili con la speranza che non mi si rinvii, anche in questa occasione, a Pasolini e De Andrè.
Ha ragione Lei, "il marchio deve garantire innanzitutto la storia, una storia di qualità e di produzione", che ci si attrezzi quindi, e l'Ente Parco ne darebbe la possibilità, meglio il vino delle basse colline iblee che la Coca-Cola, prodotto " sintetico",
voglio precisare che questa mia opinione è suffragata dal fatto che se fosse sbagliata in Italia ci sarebbero tanti " podestà" quanti sono i Direttori delle miriadi di Enti aventi personalità di diritto pubblico e per citarne alcuni: INPS, INAIL, Ferrovie dello Stato, Comunità Montane, Istituti scientifici, Consorzi per le aree industriali e così via.
Stendo un velo sul concetto di " acqua gelata" a raffreddare gli animi e sul suo utilizzo in versione " inchiostro nero".
Conosce Lei il termine francese étiquette (buona educazione), che associato all'inglese net (rete), per una azione assimilabile alla sincresi è divenuto netiquette?
Mi sono reso conto di averLe rivolto una domanda retorica: certo che Lei lo conosce, è riportato nel regolamento del Suo forum!
Constato che Lei con le regole della buona educazione (ètiquette) non vuole avere, occasionalmente, un buon rapporto.
Sulle funzioni ed attribuzioni del " podestà" nel periodo fascista basta studiare la legge n. 237 del 4 febbraio 1926 per capire la " distanza" tra quella figura ed un Direttore di un Parco Nazionale.
Lei si è limitato ad assimilarlo nelle funzioni tant'è che io ne ho sostenuto, invece, la " distanza assimilatoria" tra le due figure.
Mi scusi, sign. Caligiore, ma le Comunità Montane, gli Enti di Previdenza e Prevenzione con le loro diramazioni provinciali, i Consorzi per le aree industriali, dove operano, sulle nuvole o non invece in un territorio delimitato prendendo a riferimento della loro azione amministrativa i cittadini dello stesso?
Ma Lei si è scordato di sottolineare il fatto che un Direttore del Parco gestisce il relativo territorio in assoluta assonanza con i documenti programmatici di cui autonomamente e democraticamente l'Ente Parco si è dotato e che servono proprio per gestire i " servizi" di quel territorio e le " iniziative economiche" programmate delle quali se ne deve occupare quel citato Ente .
E tutto questo lo " differenzia" da un "podestà" che non aveva alcun documento programmatorio territoriale cui sottostare.
Se ne faccia una ragione.
P.S.: che significa " se il potere dirigenziale è ostativo come quello che c'è nel parco", a cosa è d'ostacolo quel potere ed in che senso?.
Che strane domande ha posto l'utente " Sal".
Ed il problema è: sono strumentali o nascono dalla sete di conoscenza?
Sicuramente non manca, quel "quid", in presenza di argomentazioni.
Ed in quel caso erano solo domande, non già argomenti a sostegno o avverso ad una tesi.
Ripeto, domande strane in quanto le risposte erano note ai più,
ma se il parco è già in essere di che stiamo paraparlando??????????????????????????????????Si parla di quanto "concedere" al parco (anche se in realtà sarebbe più giusto invertire i termini). :-X
no dottor guzzardi, io vivo sulla terra, mi dimostri che è lei a non vivere sulla luna e risponda semplicemente a queste domande:
Attività finalizzate ad incrementare ed incentivare il turismo, l' agricoltura di eccellenza, l'artigianato di qualità, la commercializzazione dei nostri prodotti locali siano essi provenienti direttamente dallla terra o dagli allevamenti quali il latte, i latticini, i salumi, l'olio ed il vino di qualità, possibilemente biologico, e quant'altro e ciò con una politica unitaria di " marketing" anche utilizzando, se si verificano le condizioni qualitativa dei prodotti, il marchio del Parco.
Ma cosa vuole di più, la Luna?.
Se un giovane vuole lavorare in campagna quali problemi troverà. Vediamo se siamo in grado di rendergli la vita meno complicata, indicandogli come fare un agricoltura più competitiva invece di proporgli contributi economici che gli daranno a breve gli stessi problemi. Diamogli conoscenze invece di soldi.
personalmente non penso che il parco sia la panacea di tutti i problemi, specialmente se consideriamo da dove partiamo e dal livello agricolo che abbiamo negli IBLEI in generale.
Da tecnico penso ancora che il parco possa in qualche modo aumentare quelle burocrazia che tanto aborriamo,per favorire poi i grandi gruppi che hanno soldi da investire cosi che chi e ricco si arricchisce sempre più a scapito di chi non ha economia.
Sarei onorato di essere il Suo consulente, sign. Tomasi, ma non ritengo necessaria la mia opera nel Suo caso.
Lei è sicuramente capace di " gestirsi " da sè.
Ed è, questa, la terza volta che Le rispondo compiutamente, non insista, la prego.
La Sua rischia di divenire petulanza.
La Prestigiacomo non ha certo sposato la mia tesi ma quella dei " padri costituenti" che hanno scritto l'art. 9 della Carta Costituzionale.
Ed è proprio in relazione alla assoluta necessità di cambiare rotta che mi rivolgo alla " ambizione" dei giovani, ma anche alla Sua, e non certo a quella politica che ha voluto " lavori socialmenti utili" che nulla hanno apportato alla economia del nostro territorio.
Quell'altra, quella che auspico io, è " economia reale", seppure orientata ( non assistita) dallo Stato.
E non so se Lei abbia mai letto la "Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta" di John Maynard Keynes, seppure quella è macroeconomia, ma con riflessi anche sul micro sistema economico.
Concordo con Lei, l'ambizione è una casa seria, ed io sono un uomo ambizioso per le mie idee e consolidati comportamenti, seppure il successo lo auspico anche per l'intera mia comunità che, peraltro, è anche la Sua.
pinoguzzardi
Quale esempio di azioni in tale senso riproduco, quì di seguito, un documento:
Parco nazionale Val Grande - Regolamento pluriennale per la concessione di contributi e sussidi finanziari per l'agricoltura sostenibile
(Deliberazione del Consiglio direttivo n. 88 del 3 dicembre 1999)
Egregio " sal",
si sta "paraparlando" di perimetro e di norme di salvaguardia.
Ma ciò è stato detto e, sostenere che la risposta " non è pervenuta", è segno di disattenzione.
Caro " luca",
" rimane senza territorio e senza regole", a parte il " rimanere", le superiori affermazioni valgono anche per Te.
Il territorio il Parco degli Iblei lo avrà e le regole anche, quali scelte condivise da tutti.
Così come già detto l'oggetto delle discussioni " politico-amministrative" di questi mesi è proprio questo.
post scripum per l'amico " Luca".
ha sostenuto: " qualche capoccione ha deciso che doveva esistere un parco degli Iblei e l'ha istituito, cambiano i governi, cambiano i capoccioni ma il parco rimane".
Poichè io ignoro, tra tutte le altre tante cose, il nominativo di questo politico "capoccione" sarò grato a Luca se vorrà colmare questa mia lacuna.
...
Nessuna " calata dall'alto", nessun capoccione politico lo " ha deciso", a meno che Tu non me ne faccia il nome e me lo documenti come ho fatto io citando quei componenti della Società civile riunite in Associazioni.
Nessuna " calata dall'alto", nessun capoccione politico lo " ha deciso", a meno che Tu non me ne faccia il nome e me lo documenti come ho fatto io citando quei componenti della Società civile riunite in Associazioni.
Egregio sign. Tomasi,
seppure scusandosi Lei continua con la impertinenza.
Ma che senso ha chiedere a me, semplice utente di un forum, una consulenza privata per i Suoi investimenti economici?.
Quanto meno la Sua è una domanda " fuori luogo".
Siamo in un forum non già in un ufficio di un commercialista.
Tuttavia, da un punto di vista generale, una risposta glielo data, l'unica possibile: una volta realizzato il Parco degli Iblei ne rincorra le opportunità, così come i tanti, spero.
Ed una delle opportunità potrebbe essere, se le condizione orografiche, la vastità, la presenza di adeguate risorse idriche del Suo riferito terreno di cui io non conosco la natura ( dal che la necessità di rivolgersi ad uno studio di consulenza e non già ad un forum), potrebbe essere la coltivazione di un prodotto ecologico, inserito in una filiera di produzione e vendita, ed allora è possibile che possa avere anche contributi di impianto a cura dell'Ente Parco degli Iblei.
Fermo restando che quei contributi dovranno avere riscontro in una " vera" attività produttiva.
pinoguzzardi
Nessuna " calata dall'alto", nessun capoccione politico lo " ha deciso", a meno che Tu non me ne faccia il nome e me lo documenti come ho fatto io citando quei componenti della Società civile riunite in Associazioni.
Egregio sign. " salvo caligiore",
Lei si è scordato che le leggi li fa il Parlamento e che questo si trova a Roma dal che l'emendamento dell'on.le Loredana de Petris, verde, come sottolinea Lei.
Una volta per tutte il sign. Tomasi mi vuole esplicitare, per favore, quali sono " tutte quelle domande a cui dimostra di non avere risposte, se non in forma del tutto astratta".
Mi dia una mano per favore, li elenchi, tutte.
Ammesso che io non sia un semplice utente di questo forum, come invece lo sono, e da Lei invece inopinatamente ritenuto quel signore a cui si può chiedere tutto.
Io ignoro tante cose così come presumo Lei.
In ogni caso aspetto l'elenco.
Non ho mai preteso di " indicare ad altri le vie maestre per un avvenire prospero del nostro paese", ho semplicemente difeso una norma giuridica che quelle vie le indica e verso la quale credo.
Credere, senza obbedire nè combattere con le armi, non è certo un demerito.
I requisiti di quei prodotti li ha stabilitio, in astratto, la legge ( norma generale ed astratta) nella parte in cui afferma " che presentano requisiti di qualità e che soddisfino le finalità del parco" così come quest'ultime codificate nel Piano del Parco e nel Piano Economico Pluriennale, strumenti programmatori che, come si è detto, saranno adottati previa assoluta condivisione.
Ha sostenuto: " pertanto i miei quesiti erano rivolti ad un dottore in scienze economiche, nella veste della sua medesima persona, e non ad un forum".
La correggo.
Non "ad un forum" ma alla medesima di me persona nel forum ed io Le ho risposto che le Sue domande sui suoi investimenti era opportuno che li ponesse ad un consulente, nello studio professionale del medesimo, e non già ad un semplice utente di un forum come me.
E ciò in quanto la problematica atteneva alla Sua sfera privata.
pinoguzzardi
Non ho mai preteso di " indicare ad altri le vie maestre per un avvenire prospero del nostro paese", ho semplicemente difeso una norma giuridica che quelle vie le indica e verso la quale credo.
pinoguzzardi
"E' veramente utile per iL nostro terriorio il Parco egli Iblei?
Ritengo di si, atteso che non vedo alcuna altra alternativa per lo sviluppo economico delle nostre zone e ciò con particolare riferimento ai nostri piccoli paesini ove la curva democrafica è da tempo in netta e drammatica discesa, se si vule dare credito ai dati Istat che sostengono invece un incremento di popolazione in quei Comuni facenti parte di Enti Parco.
pinoguzzardi
D'altronde non mi sembra che vi sia alcuna altra alternativa per i piccoli paesini delle nostre colline le cui curve demografiche sono perennemente in picchiata, ad eccezione di Palazzolo e Canicattini ( ma queste due belle cittadine hanno realtà imprenditoriali di una certa levatura)
pinoguzzardi
Rispetto a me : non ho l'età, anche in relazione al fatto che la problematica riguarderà i nostri figli e nipoti verso i quali abbiamo l'obbligo di interessarci affinchè non abbandonino il nostro bel territorio, vivendoci dignitosamente.
pinoguzzardi
o a vedere ed io sono fiducioso insistendo però nel dire che la Comunità civile e le Istituzioni locali dovranno vigilare, ma anche incidere, su una corretta gestione dell'Ente non appena si costituirà.
Non diverrà certo il territorio ibleo il " paese di bengodi" ma sono fiducioso che il Parco apporterà un " quid" in più alla nostra attualmente asfittica economia.
D'altronde quale è l'alternativa?
pinoguzzardi
Meno male che in questo forum vi sono " persone intelligenti" come il sign. Caligiore il quale è avulso da " disquisizioni
pretestuose".
A differenza di altri.
Primus inter pares, novello Alessandro Magno!.
Seppure la Sua tendenza personale è quella di essere primus super pares.
E' nel mio carattere e se questo da fastidio a qualcuno anche in questo forum ( poco più di un paio), pazienza.
Anche se trattasi di personaggi " importanti", d'altronde io sono abituato a confrontarmi con i " migliori".
Ne ha citato solo una, peraltro non conducente quale domanda in quanto quelle risposte non sono in grado di darle, non ho dati, ed una risposta concreta si deve dare nel caso in cui si chiede quali siano i dati per cui una persona abbia fatto certe affermazioni.
Io, non avendo dati, non ho affermato nulla rispetto allo sviluppo economico del Parco nazionale Val Grande che giustifichi una risposta a quella domanda, ho semplicemente publicato il " Regolamento pluriennale per la concessione di contributi e sussidi finanziari per l'agricoltura sostenibile", quale esemplificazione di attività " incollabili" nel Parco Nazionale degli Iblei.
Niccolò Ghedini è più vicino a Lei che a me, e non solo in termini " politici" ma anche ideologici, è di destra alla Sua guisa come da Lei medesimo sostenuto, si immagini pertanto se io ho interesse a mutuarlo.
Ma io che c'entro, non ho mai mutuato una frase di costui e neanche un concetto, salvo prova contraria da parte Sua ?
Mi creda sulla parola, sconoscevo che il Ghedini avesse mai utilizzato quella frase latina.
Bugiardo sara lei ( la l e volutamente minuscola, questa volta), e della peggiore specie.;D ;D ;D ;D ;D ;D come i bambini sei tu , no sei tuuuu!!è colpa tua ! no tua!! ;D ;D
Mi creda sulla parola, sconoscevo che il Ghedini avesse mai utilizzato quella frase latina.