meno male che il sindaco ha ricordato la ben più ampia destinazione del vaccaro che non può essere solo utilizzato come esposizione permanente. di esposizioni ne abbiamo (avute) forse fin troppe, vedi il centro espositivo museale, gioiello di architettura ma più o meno vuoto, o l'altro palazzo vaccaro sito in via maestranza, già esposizione dei cosìdetti grandi artisti siracusani, poi sede comunale e ora inutilizzato, a parte i bassi in cui è allestita la mostra permanente del museo dei viaggiatori, altra entità espositiva abbastanza in sonno, anche se aperta e funzionante (almeno questa). insomma restauriamo castelli medievali, inauguriamo centri espositivi e nuovi musei, ma che poi spesso non rientrano nei giusti circuiti di turismo integrato con i servizi e, soprattutto, le COMPETENZE, che, nella maggior parte dei casi, MANCANO. così in queste meravigliose strutture poi abbiamo il personale incompetente, la totale mancanza di ricerca e poca apertura alla vita sociale e culturale del paese. un museo, un centro espositivo, non possono essere solo delle gallerie, ma delle entità vive e operanti nel territorio dove sia realizza ricerca, eventi, progetti, iniziative aperte e in rete.
spero che il progetto venga approvato e che questa struttura possa davvero essere utilizzata con il massimo dell'ottimizzazione delle risorse economiche e umane. spero di trovarvi un centro culturale - espositivo attivo, dinamico e che agisca in rete, spero anche di vedervi la scuola dell'inda, ma anche, e soprattutto, una struttura ricettiva in cui poter ospitare ogni anno centinaia di giovani attori, viaggiatori, volontari, partecipanti ad iniziative internazionali. voglio vederci lavorare i giovani che hanno saputo maturare le competenze nella storia, nell'arte, nel turismo, voglio vedere gente che parla l'inglese.
l'istituto è immenso è può ospitare tutto questo in maniera perfettamente integrata, ma bisognerà porre in sinergia gli enti privati e le persone giuste, un compito arduo che spetterà all'amministrazione dover affrontare.
intanto, il piccolo sogno di vederlo riaperto, pieno di giovani e di energia lo abbiamo realizzato questa estate quando, dopo un mese di olio di gomito in pulizia (era chiuso da anni e pieno di calcinacci ed erbacce) lo abbiamo reso la casa dei giovani volontari di due campi di volontariato internazionale e un progetto musicale. chissà quanto dovremo aspettare per rivederlo così?