LA MORTE DELLA SAGRA DEL MIELE...

[Nello Bongiovanni]

COMUNICATO STAMPA

UN PAESE DOVE TUTTO SI STA DISTRUGGENDO...

   Il PDL di Sortino è sconcertato per il risultato che è riuscito ad ottenere in soli due anni di gestione il Sindaco De Luca e la sua Giunta, difatti anche la Sagra del miele sono riusciti a farla morire, tutto questo sicuramente è un grave danno per il nostro Paese, su tutti gli aspetti, sia in termini economici, sia in termini turistici.
Il PDL ricorda che questa manifestazione era una volta il fiore all’occhiello di questo Paese, con avvenimenti di grande spessore, come ad esempio il concorso di miele internazionale, oppure il concorso dell’ape d’oro, portando il nostro Paese alla ribalta nazionale ed internazionale. Invece a nostro avviso oggi la sagra del miele è stata ridotta solamente,  a qualche stand di degustazione, organizzata è pubblicizzata in modo mediocre, è distribuendo quelle poche manifestazioni in modo difformi, difatti la parte bassa del Corso Umberto è stata praticamente abbandonata a se stessa, ecc.
Infine il PDL non comprende è rimane stupefatta dalle stranezze di questo paese da due anni a questa parte, come mai se esisteva un problema di Via di fuga a causa della chiusura della Via 1° Maggio, perché gli stand in Via Libertà sono stati fatti installare, invece in occasione della festa di Santa Sofia per la tradizionale fiera tutto ciò non è stato possibile, noi riteniamo alla luce di tutto che è stato un errore non far fare la fiera in Via Libertà, ma tanto all’Amministrazione abbiamo il brutto sentore che se tradizioni e manifestazioni di grande importanza si vadano perdendosi, non ci importi assolutamente nulla.
Sortino lì 05/10/2009

  CONSIGLIERE COMUNALE e dell’Unione DI SORTINO
         ( Sebastiano BONGIOVANNI)



  Circolo del PDL di Sortino uff. fax 0931.952814   

[a.merenda]

Da tempo mi chiedo quale sia la reale potenzialità della Sagra del Miele. Credo di non esagerare se dico "quasi illimitate".
E lo dico riflettendo sul fatto che non esiste una filiera industriale orientata alla produzione di qualità che faccia conoscere il miele di Sortino e degli Iblei anche fuori dal nostro territorio.
La discussione è ricca di punti cruciali anche se tra questi voglio sottoporvene alcuni.

1.L'assenza di un coordinamento tra produttori tale da garantire una certa quantità di "miele di qualità certificata" da piazzare durante il giusto periodo dell'anno (insomma, senza conservanti/stratagemmi alimentari...). Questo discorso passa per quello del "marchio di qualità": un ombrello sotto il qualie le piccole imprese potrebbero abbattere costi di marketing generando economie di scala e di agglomerazione.
Tutto questo a patto che vi sia un'organizzazione seria di imprenditori che non tradiscano il significato stesso del termine impresa accontentandosi di contributi "una tantum" (quest'ultima espressione si riferisce ai consorzi di imprese in genere e non ai produttori di miele nello specifico)

2. quanto perde l'economia del miele senza la legalizzazione "dò spiritu de fascitrari"?
Mi è capitato di discuterne anche con interessati. Esistono versioni controverse. Mi piacerebbe ascoltare l'opinione di alcuni di voi.

saluti