Può un fiore aprirsi
in un giorno di tempesta
lasciandosi portare via
dalla furia del vento
così è l’anima
che si chiude in solitudine
quando la violenza
è l’unica parola umana
una bandiera comune
di tanti popoli
nella piazza della mattanza
in quella rabbia che non ha colori
ma solo lividi nel cuore
eroi a modo proprio
d’interpretare la lotta
il momento di sentirsi vivi
nel vizio della mente
un muro di silenzio
un disarticolato arrampicarsi nel nulla
così anch’io nel mio eremo
vivo il silenzio
osservando il nulla
questo salto che ci attende
che avanza e ingoia
senza che manifesti la sua natura
una dimensione senza poesia
senza amore
senza i colori
tutto quel che ora
vive in noi
un fiore che si chiuderà per sempre
senza aver trovato l’infinito.