Autore: negi Topic: Richiesta di incontro urgente su D. di L. di ripubblicizzazione Acque  (Letto 3335 volte)

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Di seguito il c.s. sulla richiesta d'incontro inviata ieri al Presidente Crocetta, all'Assessore Marino ed ai 12 Capigruppo Parlamentari ARS a nome del Comitato promotore della legge, del Forum Movimenti per l'Acqua e  Beni Comuni e del Coordinamento degli Enti Locali per l'Acqua Bene Comune.

 
 COMUNICATO STAMPA
 
 
Palermo, 25.05.13
 
Ieri 24 maggio i promotori del testo di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali denominato per la “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle Acque. Adeguamento della disciplina del servizio idrico alle risultanze del referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011”  hanno inviato al Presidente Crocetta, all'Assessore all'energia e servizi di pubblica utilità Marino ad ai 12 Capigruppo Parlamentari ARS una richiesta d'incontro urgente, per esporre le proprie ragioni e conoscere le intenzioni del Governo e del Parlamento Regionale in merito all'approvazione del testo di legge in esame. il 21 maggio si sono concluse infatti le audizioni della sottocommissione Ambiente e territorio e si apriranno le fasi di emendamento al testo. L'auspicio dei proponenti è quello che venga rispettato l'impianto della legge a gran voce richiesto dalle Amministrazioni degli Enti Locali e dei Movimenti che l'hanno promosso nonchè della maggioranza dei  siciliani, i 2.079.819 cittadini che nel 2011 hanno espresso il 97,9% di SI all'Acqua Pubblica.
 

di seguito il testo inviato al Presidente On.le Crocetta
 
 
 
 
 
 
 Alla cortese attenzione del Presidente della Regione Siciliana On.le Rosario Crocetta
 E p.c. agli organi d’informazione

 

Oggetto: richiesta di incontro urgente su discussione  disegno di legge di ripubblicizzazione delle Acque in Sicilia.

 

Gentile On.le Presidente,

 

            Come rappresentanti dei promotori del testo di legge denominato “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle Acque. Adeguamento della disciplina del servizio idrico alle risultanze del referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011” siamo a sottoporre alla Sua attenzione  la richiesta di un incontro urgente con una delegazione del Comitato promotore della legge, del Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni e del Coordinamento degli Enti Locali per l’Acqua Bene Comune.

           

Il 21 maggio si sono conclusi i lavori della Sottocommissione istituita per l’esame della legge da noi proposta, e ripresentata in questa legislatura anche per iniziativa parlamentare a nome dell’On. Panepinto con il n° 125, e si aprirà la fase di emendamenti al testo.

 

Come Le è noto, già con il Governo Lombardo il testo in oggetto, che ha seguito il medesimo iter, è stato pesantemente modificato dagli emendamenti in IV Commissione ed infine, a causa di una evidente contrarietà di quel Governo alla gestione pubblica delle acque, non è mai approdato alla discussione in Aula. Tale contrarietà, che Lombardo ha ideologicamente condiviso con Cuffaro, è stata in questi anni indirizzata ad intimidire e perseguire i Comuni con gli atti illegittimi di Commissariamento. Abbiamo quindi apprezzato che nella legge 2/13 da Lei emanata, al comma 6 fossero finalmente sanate le posizioni di tutti quei Comuni che tutelando l’interesse pubblico generale delle proprie comunità si sono opposti alla consegna degli impianti a gestori,  tutti più che screditati dal non rispetto dei contratti sottoscritti.

 

Il testo in oggetto è la sintesi di un lungo percorso, iniziato nel 2007 e partecipato trasversalmente dagli Enti Locali e dalle Associazioni di tutta la nostra regione, costituiti in coordinamento nazionale degli Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e Forum Siciliano dei Movimento per l’Acqua e i Beni Comuni. Gli stessi soggetti che hanno dato vita al comitato referendario regionale “2 SI per l’acqua Bene Comune” che ha portato anche in Sicilia la maggioranza degli elettori, 2.079.819 cittadini, al voto.

 

La Sicilia è stata la prima regione italiana che ha presentato, già nel 2010, un testo di legge promosso, per la prima volta nella nostra regione, per iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali.

 

Oggi molte altre regioni italiane stanno seguendo lo stesso percorso con l’ambizione di dare risposta legislativa allo straordinario esito dei referendum del 2011 che, è triste dirlo, per l’ultima volta ha visto recarsi alle urne la maggioranza degli italiani al voto, e che in Sicilia ha ottenuto una percentuale di SI, 97,9%, perfino superiore a quella Nazionale. Anche a livello del Parlamento Nazionale il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua di cui siamo parte, si appresta a far riproporre il testo di legge di iniziativa Popolare presentato nel 2007, per iniziativa parlamentare, favorendo la costituzione di un intergruppo per l’Acqua Pubblica.

 

Le politiche che hanno contraddistinto sia i Governi Berlusconi e Monti a livello nazionale, che Cuffaro e Lombardo a livello regionale, sono state improntate alla privatizzazione selvaggia del SII, con tutte le storture che in Sicilia sono state esemplificate col dire che “con l’acqua non si beve, ma si mangia”.

 

Riteniamo che una inversione di rotta in senso legalitario si imponga, ed a nostro avviso sarebbe un segnale straordinaria portata politica che proprio dalla Sicilia si offrisse alla politica nazionale un esempio di rispetto della volontà Popolare e delle Amministrazioni degli enti Locali discutendo ed approvando il testo  in esame.

 

Nella storia della Repubblica nessuna proposta di legge di Iniziativa Popolare è mai stata discussa  dal Parlamento Italiano. Il Governo ed il Parlamento Siciliano hanno oggi l’opportunità di mostrare capacità d’ascolto e sintonia con i propri cittadini, valorizzando il percorso democratico e partecipativo più ampiamente condiviso nella storia della nostra Regione, e tale da far superare ogni steccato partitico per convergere nella proposizione del testo di legge in oggetto. L’Acqua è divenuta paradigma della Democrazia.

 

Riteniamo che il testo di legge che Le sottoponiamo in allegato, programmaticamente ispirato ai più recenti sviluppi della legislazione interna e comunitaria, rappresenti uno strumento avanzato ed originale in grado di realizzare una riforma organica della materia che potrebbe benissimo essere assunta quale modello per una nuova disciplina nazionale di settore, dando risposta alla richiesta di una gestione pubblica in grado di coniugare il soddisfacimento di un bisogno primario con la lotta al dissesto idrogeologico e uno sviluppo economico compatibile con le ragioni della difesa dell’ambiente.

 

Crediamo che la fortissima mobilitazione Popolare e delle Amministrazioni dei 135 Enti Locali che hanno deliberato per la legge, nonché di tutti quelli che si sono aggiunti dopo i tre mesi concessi dalla l.r. 1/04,  rendano il tema della gestione pubblica e partecipata delle acque in Sicilia di importanza strategica per il futuro della nostra regione, anche in virtù della crescente partecipazione che in questi anni ha connotato la battaglia per l’acqua pubblica con una mobilitazione democratica senza precedenti, e che attende dalla compagine politica presente in Assemblea risposta.

 

Certi dell’interesse già in altre occasioni da Lei manifestato per l’argomento, auspichiamo  di poterLa incontrare per esporLe le nostre ragioni  prima che il testo di legge venga esitato dalla IV Commissione Ambiente e territorio.

 

Restando in attesa di un Suo cortese riscontro l’occasione ci è gradita per porgere i più cordiali saluti.

 

Palermo lì 24.05.2013

Offline negi

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Re:Richiesta di incontro urgente su D. di L. di ripubblicizzazione Acque
« Risposta #1 il: 09:48:57 am, 26 Maggio 2013 »
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  • SAI8. Dalle intimidazioni contro sindaci ribelli ,alle minacce contro il parlamento regionale, se farà una legge per l’acqua pubblica.

    Ecco la risposta del vicepresidente dell’ATO Idrico Paolo Amenta, all’articolo apparso su LA SICILIA "Saranno i Comuni a chiedere un risarcimento danni di 400 milioni di euro a SAI8, per tutti quegli investimenti che non ha saputo garantire e per i disservizi e problemi causati ai cittadini di tutta la provincia».
    domenica 26 maggio 2013, di Giuseppe Castiglia - 9 letture

    IL SINDACO PAOLO AMENTA SULLE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DI SAI 8

    “Continuiamo a subire minacce da una società dichiarata fallita dal Tribunale, saremo noi a chiedere al Gestore un risarcimento di 400 milioni di euro per investimenti mancati e inadempienze contrattuali che stanno causando disservizi a tutti i cittadini della provincia”

    In merito ad articoli di stampa che preannunciano richieste milionarie di risarcimento da parte di SAI8 agli 11 Comuni “ribelli” (Avola, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Melilli, Palazzolo Acreide, Sortino) che non hanno consegnato i propri impianti del Servizio Idrico Integrato al gestore, il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, vice presidente dell’Ato idrico ha dichiarato:

    «Continuiamo a subire minacce di risarcimenti milionari per danni da una società, SAI8, la cui prima ed unica mandataria, Sogeas, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Siracusa, il 17/07/2012 con sentenza n. 41/2012. Come sempre SAI8 dimentica, parlando di contratto, che è stata la stessa, a suo tempo, a calendarizzare le consegne dei Comuni, proprio perché impossibilitata ad una gestione complessiva, assicurando nel contempo, per i primi tre anni, nei Comuni presi in carico, investimenti per 67 milioni di euro che, invece, non sono mai arrivati, pur riscuotendo dagli utenti la quota parte inserita nella tariffazione..........

    http://www.girodivite.it/SAI8-Dalle-intimidazioni-contro.html

     

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