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enrico tomasi:
ben detto bongiovanni!
il "PDL" di sortino deve affrontare le prossime elezione alla maniera del suo leader nazionale, prendi esempio:

Trailer film 2011: Qualunquemente

Nello Bongiovanni:
Sai mi aspettavo una battuta del genere...che sei spiritoso...



--- Citazione da: enrico tomasi - 02:27:06 am, 21 Gennaio  2011 ---ben detto bongiovanni!
il "PDL" di sortino deve affrontare le prossime elezione alla maniera del suo leader nazionale, prendi esempio:

Trailer film 2011: Qualunquemente

--- Termina citazione ---

Francesco Di Mauro:
vabbè Nello li cosa vuoi dire, ci ride dietro tutto il moindo civilizzato e non.
Che vadi a casa questo puttaniere per caso primo ministro e lasci le cose serie a qualcunaaltro, magari a Cetto La Qualunque degno erede di berlusconi.

enrico tomasi:
più che degno, direi moderato ! ;)

a.merenda:
Come si eleggono il sindaco e il consiglio nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti
(art. 71, Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)

L’elezione del sindaco e del consiglio è contestuale.
Ogni candidato sindaco è collegato ad una lista di candidati a consigliere comunale.
E’ eletto il candidato sindaco che ha ottenuto il maggior numero di voti; in caso di parità si procede ad
un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti; in caso di
ulteriore parità viene eletto il più anziano di età.
Alla lista vengono assegnati tanti voti quanti sono quelli attribuiti al candidato sindaco collegato.
Alla lista del candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi assegnati al consiglio, i restanti seggi
sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste con il metodo d’Hondt. A tal fine, si divide la cifra
elettorale di ciascuna lista successivamente per 1, 2, 3 . . . . fino alla concorrenza dei seggi da assegnare.
Tra i quozienti così ottenuti, disposti in una graduatoria decrescente, vengono scelti i quozienti più alti
in numero uguale a quello dei seggi da assegnare. A parità di quoziente, il seggio viene attribuito alla
lista che ha ottenuto la cifra elettorale maggiore; a parità di quest’ultima si procede per sorteggio.
Nell’ambito di ciascuna lista, i candidati vengono eletti consiglieri secondo l’ordine delle cifre individuali,
costituite dalla cifra di lista aumentata dei voti di preferenza; a parità di cifra, secondo l’ordine di
presentazione nella lista; il primo seggio di ciascuna delle liste di minoranza è attribuito al candidato
sindaco collegato non eletto.
In caso di ammissione e votazione di una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il
candidato a sindaco collegato purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50%
dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50% degli elettori iscritti nelle liste elettorali
del comune. Qualora non vengano raggiunte tali percentuali l’elezione è nulla.
Non è prevista alcuna soglia di sbarramento per le liste ai fini della partecipazione all’assegnazione dei
seggi.




NB: la parità è percentuale




Questo è un caso limite e riguarda il ballottaggio a livello procedurale formale.

Ciò che io sostengo, però, è una cosa diversa e tenterò di chiarirla.
Usando la parola ballottaggio ho espresso male il mio pensiero ed ecco al giusta osservazione di Franco e Nello sul piano procedurale. Ad ogni modo io non intendevo quello. Ritengo infatti che si verificherà un "ballottaggio ex ante" che, in parole povere vuole dire che la contesa non sarà fino in fondo a tre o a quattro e questo perchè il presunto terzo "smisterà" i suoi voti ncon chi farà l'accordo politico.

Detto ciò potrà anche capitare che la contrapposizione sia tra più di due poli fino in fondo anche se credo che una cosa del genere debba essede supportata da un afflato idealistico che non appartiene alla nostra cultura politica (purtroppo o per fortuna giudicate voi!).

Ergo: ritengo che la fuga in avanti di Nello sia una strategia politica.

Ovviamente posso sbagliarmi e forse me lo auguro pure. La competizione a tre aumenterebbe la qualità.

Tuttvia l'orizzonte è pur sempre il consiglio comunale e per governarlo è necessaria una certa omogeneità della coalizione vincente. Memore della vicenda dell'amministrazione De Luca presumo che gli accordi politici prevarranno sullo scontro in mare aperto.

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