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candidature
Nello Bongiovanni:
Antonio per favore non fare il presuntuoso tu non devi guardare la legge nazionale bensì la legge regionale che se non sbaglio si tratta della legge n°30 del 2000...da noi il ballottaggio permane solamente nei comuni superiori a 10.000 abitanti...sono certo al 100% difatti in questi giorni si sta discutendo di cambiare ancora una volta questa legge in sicilia innalzando il sistema maggioritario fino a 15.000 e con la doppia scheda...
--- Citazione da: Tito - 13:30:50 pm, 21 Gennaio 2011 ---Come si eleggono il sindaco e il consiglio nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti
(art. 71, Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)
L’elezione del sindaco e del consiglio è contestuale.
Ogni candidato sindaco è collegato ad una lista di candidati a consigliere comunale.
E’ eletto il candidato sindaco che ha ottenuto il maggior numero di voti; in caso di parità si procede ad
un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti; in caso di
ulteriore parità viene eletto il più anziano di età.
Alla lista vengono assegnati tanti voti quanti sono quelli attribuiti al candidato sindaco collegato.
Alla lista del candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi assegnati al consiglio, i restanti seggi
sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste con il metodo d’Hondt. A tal fine, si divide la cifra
elettorale di ciascuna lista successivamente per 1, 2, 3 . . . . fino alla concorrenza dei seggi da assegnare.
Tra i quozienti così ottenuti, disposti in una graduatoria decrescente, vengono scelti i quozienti più alti
in numero uguale a quello dei seggi da assegnare. A parità di quoziente, il seggio viene attribuito alla
lista che ha ottenuto la cifra elettorale maggiore; a parità di quest’ultima si procede per sorteggio.
Nell’ambito di ciascuna lista, i candidati vengono eletti consiglieri secondo l’ordine delle cifre individuali,
costituite dalla cifra di lista aumentata dei voti di preferenza; a parità di cifra, secondo l’ordine di
presentazione nella lista; il primo seggio di ciascuna delle liste di minoranza è attribuito al candidato
sindaco collegato non eletto.
In caso di ammissione e votazione di una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il
candidato a sindaco collegato purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50%
dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50% degli elettori iscritti nelle liste elettorali
del comune. Qualora non vengano raggiunte tali percentuali l’elezione è nulla.
Non è prevista alcuna soglia di sbarramento per le liste ai fini della partecipazione all’assegnazione dei
seggi.
NB: la parità è percentuale
Questo è un caso limite e riguarda il ballottaggio a livello procedurale formale.
Ciò che io sostengo, però, è una cosa diversa e tenterò di chiarirla.
Usando la parola ballottaggio ho espresso male il mio pensiero ed ecco al giusta osservazione di Franco e Nello sul piano procedurale. Ad ogni modo io non intendevo quello. Ritengo infatti che si verificherà un "ballottaggio ex ante" che, in parole povere vuole dire che la contesa non sarà fino in fondo a tre o a quattro e questo perchè il presunto terzo "smisterà" i suoi voti ncon chi farà l'accordo politico.
Detto ciò potrà anche capitare che la contrapposizione sia tra più di due poli fino in fondo anche se credo che una cosa del genere debba essede supportata da un afflato idealistico che non appartiene alla nostra cultura politica (purtroppo o per fortuna giudicate voi!).
Ergo: ritengo che la fuga in avanti di Nello sia una strategia politica.
Ovviamente posso sbagliarmi e forse me lo auguro pure. La competizione a tre aumenterebbe la qualità.
Tuttvia l'orizzonte è pur sempre il consiglio comunale e per governarlo è necessaria una certa omogeneità della coalizione vincente. Memore della vicenda dell'amministrazione De Luca presumo che gli accordi politici prevarranno sullo scontro in mare aperto.
--- Termina citazione ---
a.merenda:
la Sicilia l'ha recepita.
Ed in ogni caso il succo della discussione non è questo. Ho già ammesso il mio errore per quanto riguarda la terminologia "formale" (quando ho usato la parola ballottaggio impropriamente)
Semmai dovresti contraddirmi sul fatto che la tua azione non sia finalizzata ad una strategia politica di compromesso "al rialzo".
Potreste dire, per esempio, che andrete fino in fondo qualsiasi cosa accada da quì alla primavera...
Ripeto, senza polemizzare: la coalizione pdl-la destra andrà da sola fino in fondo alla campagna elettorale oppure, ad un certo punto, potrà valutare la possibilità di "aggregarsi" ad un'altra eventuale coalizione/lista civica in campo?
SC:
la legge regionale ha recepito la normativa nazionale ma proprio perchè l'ha recepita è stato abolito il ballottaggio per i comuni piccoli che era prevista prima (nel 94 a palazzolo c'erano tre candidati e ci fu un ballottaggio, ma nelle elezioni successive comprese quelle di due anni fa no)
i testi vanno letti bene
--- Citazione ---E’ eletto il candidato sindaco che ha ottenuto il maggior numero di voti; in caso di parità si procede ad
un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti
--- Termina citazione ---
il sindaco è eletto con il maggior numero di voti anche uno in + rispetto gli altri significa eletto
dove si parla di parità percentuale???
sta parlando di numero di voti dunque la parità implica parità di numero di voti
esempio se a sortino ci fossero 5000 votanti e tre candidati
e per ipotesi due prendono a testa 2000 voti e uno 1000
allora e ,solo in questo caso di parità ,si procede al ballottaggio fra i due che hanno preso 2000 voti, questo dice la legge ed è chiarissima
se c'è 1 che prende 2001 l'altro 2000 e l'altro 999 , vince quello che ha preso 2001 voti anche se in termini percentuali sono simili
concludo dicendo che la legge è giusta per comuni troppo piccoli come i nostri è inutile prevedere ballottaggi, basta il turno unico
a.merenda:
si. ho visto anch'io.
la parità non è percentuale come credevo. Trattasi di un caso estremissimo se si procede al ballottaggio in un piccolo comune (rimane improprio, tuttavia, dire che questo non è previsto cari Nello e Franco).
Detto questo, riconoscendo nuovamente il mio abbaglio formale causa convinzione (errata) che la parità fosse percenuale, richiedo al candidato Bongiovanni quanto sopra.
Andrete fino in fondo?
cherumubeddi:
:-[ no, non andranno fino in fondo... Si rischia di avvantaggiare qualche indesiderato!!!!!
E nello lo sa!!!!
C'è tempo tito, per adesso fa comodo dire: "avanti fino alla fine"!!!
Chi semu beddi!
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