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A SORTINO COME IN ITALIA.... PASSATO - PRESENTE - FUT??????

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cherumubeddi:

--- Citazione da: Nunzio Cartelli - 18:18:12 pm, 22 Febbraio  2011 ---Potrei anche concordare nel pensare che sono i politici che hanno bisogno di noi ,si ,è anche vero,ma guarda ,che tutto quello che noi pensiamo e diciamo,non possiamo consideralo oro colato.Tutto è opinabile e tutto può essere messo in discussione,introducendo uno stato confusionale che difficilmente possiamo uscirne.
  Il periodo di tangentopoli ebbe un suo escursus che faceva sperare in una rimodulazione nel capire come si fa politica.Siamo caduti dalla padella nella bracia. La famosa questione morale.
  Oggi assistiamo ad una caduta di stile,di etica,di serietà nel concepire i principi morali della politica. La politica è il sale della democrazia che con i partiti debbono affronate con impegno le necessità di tutti gli elettori.Questi si chiamano ideali con i quali si cerca di realizzare i problemi mai risolti e dimenticati.
  La mia personale speranza,anche se utopistica, si estrinseca: nell'equa distribuzione della ricchezza.Pensieri astratti,utopostici quanto si vuole ,come dicevo prima,ma di certo sono i valori fondanti di una società che si proetta nel futuro,con la presa di coscienza che la politica non è un fine ma un mezzo,che necessita di essere constantamente visitata dalla società civile che è la vera pratagonista di tutti santi giorni.

--- Termina citazione ---




Quindi???? Sig Cartelli???? come vede questo periodo???? potrebbe essere l'ANNO ZERO??? per la politica sortinese???? ed invitare chi ha già dato, a preoccuparsi dei propri "nipotini"????  Crede che sia ora< difar nascere un nuovo gruppo di Amministratori locali giovani che la pensino diversamente????


che ne dice???? Lei che s'intende di politica locale???


chi semu beddi!


Nunzio Cartelli:
Non mi ritengo un politicante e tantomeno un conoscitore della politica paesana, un appassionato,si!!Conosco attori protagonisti,con i quali ho avuto anche scontri sul piano delle realizzazione dei programmi,ma sempre e in funzione del miglioramento della qualità della vita del nostro Comune.Dichiaro con tutta  sincerità che non mi dispiace prendere parte alla vita associativa della nostra Comunità,anzi ne faccio una priorità,quanto le istituzioni non hanno una competenza specifica,tipo per esempio:l'Associazione ANTIRACHET per citarne una,ma sono presente sopratutto quanto si tratta di volontariato,per cui non esistono scopi di lucro.
 Restiamo in attesa che qualcuno si faccia avanti per avviare un percorso politco amministrativo e che si faccia anche carico di informare la gente,sopratutto qunto determinati obbiettivi preannunciati non sono risovilbili per motivi,non dipendenti dalla attività municipalistica.
   

a.merenda:
Se i contendenti politici pensassero al bene di Sortino il più sarebbe fatto ed i programmi con annessi candidati li conosceremmo già. Purtroppo (dico io) o per fortuna (dice il party supporter) si deve dar conto ad un equilibrio politico sovralocale fatto di fazioni portatrici di interessi di natura differente che promuovono con metodologie più o meno nobili.

Metodologie, appunto. Per intenderci dobbiamo scegliere una modo (un linguaggio) tramite il quale tutti possano capire.

Ad esempio: se io dico "uno di sinistra" a Sortino si fa riferimento ad uno che ha avuto una storia di militanza in partiti riconducibili a questa categoria.

Io penso che questo non sia più giusto. Al giorno d'oggi le sensibilità "sinistrorse e/o destrorse" si ritrovano mescolate in gruppi/organizzazioni politiche che fanno riferimento a parole e valori abbastanza astratti.

Ergo: bisogna ripartire dalla capacità di mettersi d'accordo su poche cose ma che siano incisive per la comunità di riferimento. E per far questo ci vuole coraggio.

La spartizione in gruppi di destra-centro-sinistra a cui facevo riferimento anch'io tempo fa in un post rischia di rappresentare l'immutabilità della politica nostrana. In pratica rispecchia divisioni "vecchie" che perdono di significato al giorno d'oggi.
Come diceva u beddu trattasi di ricambio di persone anche se, temo, non saranno tutte rose e fiori. L'elemento anagrafico da solo è condizione necessaria per il cambiamento ma non è sufficiente.

Cosa vedo in prospettiva? La parola al popolo in merito alle scelta della squadra di governo locale attraverso plurime consultazioni. I diversi gruppi politici presentano una rosa di papabili. Il popolo sceglie.

Poi questi devono sedersi attorno ad un tavolo e stare insieme per prendere decisioni possibilmente col metodo del "consensus" o a maggioranza variabile, in relazione alla tematica trattata.

La società verticistica non funziona più tanto bene. Il sindaco da solo non fa un bel niente.
Serve la forza e la legittimazione popolare per chi amministra (assessori-ministri etc) in modo che si  elimini il meccanismo della "giostra" su cui tutti salgono e scendono.

QUesto meccanismo perverso dà troppa forza a chi viene eletto con il voto popolare e troppo poca a chi è chiamato ad amministrare, il quale, seppur bravo può essere tirato giù perchè non è gradito ad un gruppo di potere consiliare o al sindaco stesso


Ripeto: il momento cruciale non sarà dato dalla vittoria o dalla sconfitta bensì dalla composizione e dalla convivenza tra organi amministrativi (consiglio-sindaco-giunta).

Come si fa ad ottenere questo in tempi brevi? Attraverso un patto di collegamento implicito tra consiglieri ed assessori ad essi collegati (in prospettiva). Bisognerebbe sapere, già da adesso, quali assessorati ed a chi il consigliere X intente contribuire ad affidare tramite il proprio sostegno politico.
In questa maniera il voto a X sarebbe determinato da una valutazione in più. Il fatto che X perori la causa di Y affinchè diventi amministratore.

Se non lo fa il gioco fallisce. Se rispetta il patto avremo ottenuto la necessaria stabilità amministrativa.

Serve, quindi, un nucleo-gruppo molto coeso che rappresenti il punto di riferimento politico per tutti gli altri (in materia di opposizione come di sostegno). Le logiche spartitorie in tempi di vacche magre lasciano il tempo che trovano.

Questo gruppo deve essere caratterizzato da un elevato tasso di fiducia interpersonale.

Tradotto: non è necessario che si tratti di politici navigati o di gente che conosca a memoria il capitale di Marx o la vita la morte ed i miracoli di Almirante. E' necessario che si facciano avanti un gruppo di persone che godono di buona stima da parte della gente comune e che abbiano "saputo fare" nella propria vita.
Il tutto condito con una bella ventata di gioventù a supporto.


Solo così si avrà la forza di rinascere

enrico tomasi:

--- Citazione ---Tradotto: non è necessario che si tratti di politici navigati o di gente che conosca a memoria il capitale di Marx o la vita la morte ed i miracoli di Almirante. E' necessario che si facciano avanti un gruppo di persone che godono di buona stima da parte della gente comune e che abbiano "saputo fare" nella propria vita.
Il tutto condito con una bella ventata di gioventù a supporto.
--- Termina citazione ---

D'accordo Antonio, ma per fare cosa? Quali priorità, quali obiettivi, quale programma?

a.merenda:
ne abbiamo già discusso diverse volte e le cose emerse sono tante.

Dal mio punto di vista le ribadisco:

-raccolta differenziata con costituzione di cooperativa comunale per il porta a porta e sistema sgravi per chi differenzia (così cala la tarsu)
-arredo urbano: investimento su strade e verde pubblico orientato alla valorizzazione estetica del paese.
-fruizione di infrastrutture esistenti attraverso la gestione delle associazioni territoriali e/o privati avvalendosi, se si ritiene opportuno del project financing (sussidiarietà orizzontale)
-potenziamento dell'e-government tramite l'interfaccia web del sito comunale (ovvero qualcuno che risponda alle sollecitazioni dei cittadini. Un responsabile individuabile e riconoscibile che predisponga un piano di discussione mensilmente dei problemi riscontrati dai cittadini)
- abituarsi alla partecipazione dei cittadini i quali, se coinvolti, possono rappresentare una forza indispensabile per la risoluzione di problematiche dovute alle pastoie burocratiche (es: MANIFESTAZIONE CON IL SINDACO DI SORTINO PRESSO LA CASA DEL TURISTA DI SERRAMEZZANA - PANTALICA CON ANNESSO ECO MEDIATICO)
-fondo a sostegno della cultura e sull'istruzione sulla base di progetti presentati all'amministrazione anche di concerto con altri Enti ed organismi privati (e con questo intendo anche la formazione politica tecnica). Su questo sarebbe molto utile stipulare protocolli d'intesa con Enti di formazione esistenti che li vincolino ad un obiettivo. Insomma coordinare i corsi di formazione in base alle esigenze del tessuto economico locale.
-istituzione dell'Ufficio Europa con consulenti con contratto a progetto ai quali viene rnnovato il contratto se vengono reperite un certo numero di risorse tramite i loro progetti (es: se investo 30.000 euro l'anno per questi consulenti loro devono produrre almento per 30.000 euro. Cioè intercettare risorse tramite bandi/investimenti privati pari o superiori a codesto importo ---> sostenibilità finanziaria)
-cominciare a pensare di utilizzare la "tassa di scopo" previa consultazione referendaria dei cittadini. Ergo: vogliamo fare  il Carnevale? Se si io comune istituisco una tassa progressiva da far pagare secondo scaglioni di reddito - da 0 a 10 (mila euro annui) paga un euro da 10 a 20 due euro da 20 a 30 tre euro)
-potenziare i controlli ispettivi sul sommerso e ribadire ai datori di lavoro che ormai esistono forme contrattuali che non pesano come prima sulle loro tasche. Ostinarsi a perpetuare il sommerso vuol dire solo essere avvezzi allo sfruttamento ed alla diseguaglianza. OVVIAMENTE bisogna usare il buon senso e nn prendersela con i "piccoli evasori". Allenarsi a pescare i pesci grossi è un buon modo per disincentivare la pratica.

- e poi concentrarsi sui problemi atavici tutti insieme: edilizia pubblica: scuole- campo sportivo in primis. Per queste cose indebitarsi (moderatamente) non è immorale, bensì doveroso. Le risorse si possono recuperare predisponendo un piano di "dimagrimento" del comparto pubblico: OVVERO cominciare a rendersi conto che IL COMUNE DI SORTINO NON HA ASSOLUTAMENTE BISOGNO DI TUTTI I DIPENDENTI CHE SI RITROVA.


REGOLE DEL GIOCO

A seguito della pronuncia d'indirizzo da parte del consiglio comunale circa le ripartizioni economiche in bilancio l'assessore di riferimento al ramo  deve poter disporre della necessaria autonomia e non correre dietro all'assessore al bilancio di turno.

Il sindaco deve essere un manager e non un capro espiatorio  dei problemi quotidiani di un piccolo comune. Deve, ad esempio, concentrarsi molto sull'internazionalizzazione del paese attraverso scambi economici e culturali (anch'essi devono essere riscontrabili in concreto e non trasformarsi in gite di piacere)

Istituire un incontro mensile con la cittadinanza in cui si fa il punto della situazione (sul modello dei lab meeting)


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