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terremoto elezioni
Franco Nero:
..Scalorino non è il candidato di Cafeo caro Nello... rappresenta una idea del pd lontanissima dagli schemi che anche tu stai utilizzando..no..Orazio Scalorino non merita di essere definito uomo di qualcuno..chi lo conosce ci mette la firma....ti prego smettila, vuoi vedere che uno che ha rinunciato ad apparentarsi al secondo turno deve dire grazie al pdl? Se poi ti riferisci a Bastante, la sua appartenenza alla destra politica è così anomala che penso che non rimarrà molto ancora vicino(se vicino è) al pdl alla provincia. Cafeo, in questo caso è salito sul carro del vincitore, come altri.
Franco Nero:
Una volta tanto sono d'accordo con Carmelo sull'analisi Scalorino e pd siracusano...stavo scrivendo il mio post mentre carmelo postava il suo...
a.merenda:
Non sono d'accordo su alcuni passi del seguente articola ma penso sia un contributo equilibrato alla discussione. buona lettura (se non l'avete già fatto..)
Il grillismo è una questione di stile
di Federico Mello
Da queste parti non abbiamo mai fatto sconti a Beppe Grillo. Eppure, dobbiamo ammetterlo, una puntata di Porta a Porta strapiena di “vecchi politici”, ieri sera ci ha fatto capire tante cose.
Diciamo la verità. Molte sparate di Grillo suonano esagerate, provocatorie, distruttive, a tesi e a prescindere – uscire dall’euro, tanto per dirne una, per me rimane una follia: l’Europa unita è un sogno di pace.
Eppure è altrettanto vero che, come detto più volte, i Cinque Stelle “sono meglio” di Grillo. Hanno delle caratteristiche che gli altri partiti, schiacciati dal peso del loro ceto politico, non potranno mai avere se non si rivolteranno come un calzino. La forza del Cinque Stelle si basa prima di tutto su una impostazione generale, su uno stile. Con queste caratteristiche.
Faccia a faccia
Non essendo politici di professione, gli esponenti del movimento danno “del tu” agli elettori e ai cittadini. È uno stile tipico della Rete, dove tutto è orizzontale e nessuno si sognerebbe di dare “del lei” a un direttore di giornale, a un conduttore tv o a un politico – su Twitter per esempio. In confronto all’ampollosità e agli arzigogoli dei partiti, è un atteggiamento che funziona.
Rispetto per l’intelligenza degli elettori e dei cittadini
E’ la caratteristica fondamentale. Dare del tu a cittadini ed elettori, vuol dire rispettarne l’intelligenza e non considerarli popolo bue. Prendiamo il caso di Parma. Pd e Pdl dicono che Pizzarotti ha vinto perchè i “moderati” lo hanno votato. I Cinque stelle replicano: “I cittadini non sono dei partiti, ma devono poter decidere liberamente in base all’offerta che hanno”. Ora, voi, come cittadini ed elettori, come vi sentite più “valorizzati”? Nel caso in cui – come Pd e Pdl – vi dicono che il vostro voto, il vostro comportamento, è già scritto in base allo schieramento per cui avete votato in precedenza? O nel caso in cui – come i Cinque Stelle – vi dicono: decidete liberamente, questo è il nostro programma. Gli elettori non sono più quelli degli anni settanta, nè quelli degli anni novanta. Con il web si informano, confrontano, decidono. E non ci stanno ad essere considerati massa indistinta che va guidata, salvata, e indirizzata.
Dare opportunità a tutti
Saranno inesperti e improvvisati, ma i Cinque Stelle, di certo, scommettano su facce nuove. Avete presente come funzionano le riunioni di partito? Tutti i – pochi – partecipanti hanno delle storie, scazzi e amicizie, legami, tutti rispondono ad una gerarchia. Il Movimento, invece, prende persone sconosciute, e “le butta a mare”. È rischioso, certo, ma rispetto ai soliti noti, sempre quelli, al tutto già scritto di ogni partito, risulta un modo efficace di innovare e portare aria fresca nelle stanze “dei bottoni”.
Sanno fare la nuova politica
Essendosi formatisi sul web, sono riusciti a realizzare un buon mix tra politica virtuale e politica reale. Ci sono i social network, naturalmente, ma anche i banchetti e i volantinaggi. Una struttura aperta come la loro, nella quale tutti possono entrare, raduna persone che “vogliono fare politica” e che nel farla si sentono protagonisti. Chi fa oggi “politica” nei partiti? Chi fa le pagine Facebook e i banchetti? I soliti, che si conoscono tutti, gruppi chiusi che non aggregano perchè preferiscono la fedeltà al capibastone, rispetto all’impegno spontaneo. Solo ribaltando questo meccanismo si può fare politica senza grandi somme, e prendere una grande città con 6000 euro.
Se ci pensate bene, tutti questi punti, potrebbero benissimo essere fatti propri dai partiti, e dal Pd in prima istanza. Barack Obama ha vinto le elezioni del 2008 anche grazie “ai social network”. Sono passati quattro anni: quanto ha investito in risorse e persone il Pd sul piano digitale in questi anni? Perchè non ha aperto le sue stanze a giovani motivati e connessi, disposti a spendersi se lasciati liberi di esprimersi? No, al Nazareno piuttosto, hanno preferito affidarsi alle solite agenzie di comunicazione, lanciando campagne di comunicazioni disastrose – che hanno creato il famoso detto: “Ogni volta che esce una nuova locandina del PD, un grafico muore ”.
Se i partiti vogliono salvarsi – ritengo ancora importante il loro ruolo – hanno solo questa di strada. Rispettare l’intelligenza degli elettori, dare del tu, aprire le porte e fare entrare tutti. Voi direte, ma loro vengono da un’altra stagione, da un’altra mentalità, non possono fare tutto ciò perchè si delegittimerebbero all’istante. Vero, ma devono capire che c’è un ultima caratteristica fondamentale nella nuova politica: ad un certo punto della propria carriera bisogna capire quanto sia importante saper fare un passo indietro. Meglio finire nell’ombra con onore, come fanno i politici in tutta Europa, piuttosto che farsi cacciare quando si è perso tutto ciò che si poteva perdere.
da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/23/grillismo-questione-stile/239176/
Maurizio La Rosa:
Sinceramente Tito questo articolo mi fa piangere.
--- Citazione ---Faccia a faccia
Non essendo politici di professione, gli esponenti del movimento danno “del tu” agli elettori e ai cittadini. È uno stile tipico della Rete, dove tutto è orizzontale e nessuno si sognerebbe di dare “del lei” a un direttore di giornale, a un conduttore tv o a un politico
--- Termina citazione ---
Già negli anni 50 il Partito Comunista si muoveva con questa logica. Dov'è la novità?
--- Citazione ---Dare opportunità a tutti
Saranno inesperti e improvvisati, ma i Cinque Stelle, di certo, scommettano su facce nuove. Avete presente come funzionano le riunioni di partito? Tutti i – pochi – partecipanti hanno delle storie, scazzi e amicizie, legami, tutti rispondono ad una gerarchia.
--- Termina citazione ---
Posso dire che sono cazzate? dal 1992 tutti i partiti hanno aperto le porte a tutti. Ma come nel movimento di Grillo a decidere sono sempre gli stessi. Casaleggio ricorda qualcosa al sig. Mello?
--- Citazione ---Sanno fare la nuova politica
Essendosi formatisi sul web, sono riusciti a realizzare un buon mix tra politica virtuale e politica reale. Ci sono i social network, naturalmente, ma anche i banchetti e i volantinaggi. Una struttura aperta come la loro, nella quale tutti possono entrare, raduna persone che “vogliono fare politica” e che nel farla si sentono protagonisti
--- Termina citazione ---
Mi sembra azzardata questa affermazione. Diciamo che al momento "sanno fare marketing"..... a ottimi livelli. Mi auguro che sapranno fare buona politica. Il compito non sarà arduo vista la base di partenza :-)
Personalmente del Grillo apprezzo e condivido qualche visione non ne condivido minimamente la "religione". Di partiti o movimenti con capi carismatici solitamente diffido. Per me la vera lezione del M5S è che: "se po' fa"! In ogni caso resto sempre dell'idea che il rappresentante è speculare al rappresentato,indi, solo una vera evoluzione del rappresentato può trasformare il rappresentante. Il problema non sono i politici ma chi li elegge (anonimo sortinese).
cherumubeddi:
--- Citazione da: carmelo spataro - 15:18:52 pm, 23 Maggio 2012 ---E' questo l'uso del Forum che preferisco : cioè un luogo dove si possono esprimere in modo civile le proprie opinioni anche nella diverrsità. Quindi non un rifiuto pregiudiziale di questo tipo di confronto : anzi il contrario. Quando invece si usa tale strumento per inveire contro qualcuno servendosi dell'anonimato francamente preferisco non " servirmene ". Tengo però a precisare che questa è una mia opinione personale anche legittimamente non condivisibile. Detto questo ritengo apprezzabile il confronto sull'analisi del voto. In merito alle osservazioni terrei a diversificare l'offerta politica presentata dal PD nelle singole realtà comunali da quella invece presente nel panorama nazionale. Ritengo che dove il Partito Democratico abbia presentato uomini e programmi credibili abbia vinto senza se e senza ma : situazione che si è registrata in moltissimi Comuni dove ha vinto. Dove ha invece offerto proposte poco chiare ed uomini non credibili è stato punito dall'elettorato come è accaduto a Parma dove è stato presentato il Presidente della Provincia che non aveva dichiarato di dimettersi in caso di vittoria, aggravata dal fatto che tale candidatura è apparsa imposta e calata dall'alto dalla logica politica emiliana che tradizionalmente è avversa alla cultura politica parmense. Infatti lo stesso Pizzarotti ha dichiarato che molto probabilmete se il PD avesse scelto un'altra figura quasi sicuramente avrebbe vinto. Sulla vicenda siciliana ho detto a chiare lettere che la scelta di appoggiare il governi Lombardo si è rivelata sbagliata su tutti i fronti anche perchè il PDL siciliano si sarebbe liquefatto a prescindere dalla scelta di determinare una scomposizione elettorale. Le primarie di Palermo hanno dato un responso chiaro anche se personalmente non nutro una simpatia politica per Orlando. Le primarie hanno un significato se fatte con regole e condivisione. Dove c'erano questi presupposti hanno funzionato dove, come a Palermo, si è litigato hanno prodotto macerie. Le primarie in alcuni casi non hanno premiato gli uomini indicati dal PD, come a Milano, Palermo e Genova, in altri casi hanno invece premiato gli uomini ed i programmi offerti dal Partito Democratico come ad esempio Torino o tantissini altri Comuni. Caso Floridia : la vittoria a Floridia la vittoria del candidato del PD è stata una vittoria personale di Scalorino e se vuoi sapere come la penso ti dico anche che non solo è riuscito ad indovinare la campagna elettorale fatta con entusiasmo e personalità ma è anche riuscito, dopo l'apparentamento degli altri ( tutti insieme contro Scalorino ) a far comprendere ai floridiani di essere completamente sganciato dalle logiche siracusane fatte di divisioni e fratture profonde : i floridiani lo hanno premiato anche se ha dato, a mio parere, l'impressione dell'autosufficienza che in politica non paga mai. Nonostante il brillante risultato nazionale il PD siracusano appare incapace di "fiutare" l'onda del rinnovamento e se pensa di muoversi come se nulla sia cambiato commette un errore che pagherà con un presso salato.
carmelo spataro
--- Termina citazione ---
...... ammè mi permettono di farlo ed io lo faccio!!! ma lo faccio senza persecuzione ed espressione offensiva verso nessuno tanto più su colui che accetta tale confronto nel presente forum!!!!! e penso sia consapevole, per quale soggetto pubblico ad accogliere magari non accettandole alcune delle naturali critiche che probabilmente si presenteranno!!!!!!
Quello da Lei scritto per la quale ho messo in grassetto è uno dei discorsi che mantiene in errore il modo di ragionare del politico professionista!
Questa tornata elettorale ha dato un input diverso..... un timido tentativo di spronare sistemi consolidati negli anni e che hanno perfettamente garantito il succedersi nei posti di potere comunali, regionali e nazionali.
adesso si è curiosamente in attesa di affrontare in tutti i livelli cosa porterà questa ventata di aria nuova..... già i primi schemi sono saltati in quei pochi Comuni in cui si sono tenute le elezioni.......
i partiti: per me sono un rifugio insolito dei politici professionisti i quali ne detengono la gestione ad uso e consumo dei propri impegni mondani e/o istituzionali....... non hanno oramai nulla da chiedere ai cittadini perchè quest'ultimi non si riconoscono in loro!!!!!!! Non si accettano i professionisti della politica!!!!!!!
Bisogna avere la capacità di essere super impegnati a portare a termine quel programma che si prefigge nel periodo elettorale, stare quanto basta al governo, e poi avere quell'umiltà di mettersi da parte per dare spazio ad altre idee...... persone...... modi diversi di governare in tutti i livelli!!!!!!!!
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