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Berlusconi e il suo (forse) inaspettato regalo di natale

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enrico tomasi:
Premetto che ogni atto di violenza contro chiunque va fermamente condannato e che dal punto di vista umano provo compassione per ciò che ha subito il presidente del consiglio.

Assisto però con (quasi rassegnato) stupore a come gran parte di stampa, politici e opinionisti trattano l’incidente di berlusconoi alla fine del suo ultimo comizio a milano.

Uno squilibrato lancia contro il premier una statuetta, ed invece di chiamare la vicenda con nome e cognome, si grida da giorni a complotti, clima di odio, attentati contro la democrazia, atmosfera analoga a quella degli anni di piombo e addirittura alla "guerra civile"!

A nessuno viene in mente di prendersela con qualche elegante guardia del corpo, a cui spettava il compito di salvaguardare l’incolumità del premier da balordi e folli, o magari indagare sullo stato della sanità pubblica in campo di “igiene mentale”.  Al contrario, buona parte di politici e il “loro” esercito di ruffiani mediatici, tutti insieme a chiedere: le dimissioni di “tonino”, leggi speciali per bavagliare gli imbecilli di facebook (ma forse il vero obiettivo è la rete!?) che nel frattempo acclamano l’attentatore psicolabile a santo, nonche’, ma questo non è stato ancora del tutto ufficializzato, la repressione, forse “totale” (magari alla pari dell’iran) di quel po di opposizione rimasta nel nostro già tanto “povero” paese.

Mi sto chiedendo seriamente se anche questo episodio non sia l’ennesima macchinazione mediatica “studiata a tavolino”, per distrarre l’opinione pubblica dalle vicende giudiziarie, le avversità politiche e il calo di consensi in cui si trova il cavaliere in questo periodo, o se, molto più semplicemente, è davvero il più bel regalo che babbo natale gli abbia potuto fare a tale proposito.




a.merenda:
Trattasi di tipico disturbo che colpisce leader di cosiddette democrazie moderne tendenti all'autoritarismo attraverso la manipolazione psichica tramite possesso e controllo dei media.

Si sono riscontrate ultimamente patologie i cui effetti collaterali si manifestano attraverso:

-lancio della scarpa (due)
-lancio del cavalletto
-lancio della statuetta


In passato, quando i media non riuscivano ad obnubilare le menti a questo modo assistevamo a:

-lancio dalla finestra (defenestrazione)
-lancio del pugnale


Diciamo che le azioni di persone squilibrate rappresentano un segno profetico di ciò che potrebbe accadere? Credete a questa cosa, ovvero che i matti sviluppino una sensibilità maggiore verso l'ambiente che li circonda pur non riuscendo a mettere "ben a fuoco" la conseguenzialità logica delle proprie azioni?


Tornando al fatto.
A me pare che siamo giunti ad un punto di non ritorno. L'avvelenamento del confronto politico trae origini e affonda le sue radici nei fatti avvenuti durante la seconda repubblica.

E' nata dalla merda e finira dove?
Seguendo De Andrè pare che dai diamanti non nasca la vita e dal letame nascano i fiori.

Forse è proprio così, anche se lo sforzo per superare questo momento rischia di far sbroccare più di una persona. La disperazioni dei disoccupati, la frustrazione di chi perde il lavoro, la tv che rimbomba odio dal sapore orwelliano, le piazze violente...

Uno scenario che l'Italia ha già conosciuto. Riuscirà a non commettere gli stessi errori? E soprattutto, quale secondo voi, sono le azioni individuali e/o collettive da promuovere di questi tempi?

E' che scrivere sul forum non è abbastanza. Manifestare il dissenso mi pare giusto. Ma come condizionare questa "politica feudale" (cito il pensiero di Enrico e SC)? Come liberarci da questa crisi se chi sta al potere continua, imperterrito, a farsi i cazzi propri, senza aprire le porte a chi pressa affinchè gli vengano riconosciuti dignità e competenze?

Mi si risponde, talvolta, che quando uno vuole una cosa deve andarsela a prendere...Mi chiedo, dunque, cosa voglia realmente la gente. Mi rispondo: non lo sa ma di certo è vittima di una deresponsabilizzazione indotta che fa il gioco di tutti quelli che intendono dominare gli altri con le proprie scelte, con i propri punti di vista.

Ecco allora che tornare ad ascoltarci (veramente) potrebbe essere l'unica via d'uscita per raggiungere ciò che riteniamo condivisibile, auspicabile, degno di essere vissuto.

Joe Allan:

--- Citazione ---Mi sto chiedendo seriamente se anche questo episodio non sia l’ennesima macchinazione mediatica “studiata a tavolino”, per distrarre l’opinione pubblica dalle vicende giudiziarie, le avversità politiche e il calo di consensi in cui si trova il cavaliere in questo periodo, o se, molto più semplicemente, è davvero il più bel regalo che babbo natale gli abbia potuto fare a tale proposito.
--- Termina citazione ---


Perfortuna sembra che si parli del gesto di uno psicolabile senza matrice politica, il che dovrebbe togliere un pò di benzina dal fuoco pacando le polemiche ..
Oltre alla statuetta secondo la cronaca dice che il tipo aveva in tasca anche un una bomboletta spray al peperoncino ed un crocefisso..  ???  davvero strano poi il fatto che abbia detto "io non sono nessuno!" come prima scusante subito dopo l'arresto..  ???

Fatto invece certo e taciuto dai media è che su Facebook i sostenitori del nostro amato-odiato presidente hanno creato un gruppo di solidarietà a Berlusconi rinominando gruppi preesistenti che nulla avevano a che vedere con la vicenda della statuetta..


--- Citazione --- Facebook, il giallo dei gruppi pro Berlusconi
Nati in una notte trasformando altre pagine

Decine di migliaia di persone si sono trovate a sostenere cause in cui non credono
Gli utenti protestano, accusano gli amministratori e si cancellano
di CARMINE SAVIANO

ROMA - E' polemica su Facebook per i gruppi pro-Berlusconi. Sono centinaia di migliaia gli utenti che nelle ultime ore si sono trovati, a loro insaputa, iscritti a pagine che manifestano solidarietà e vicinanza al premier. Gruppi che fino a oggi avevano nomi e finalità diverse.

E' il caso di "Solidarietà a Silvio Berlusconi": due milioni di persone che sul social network avevano aderito ad una campagna per il terremoto in Abruzzo e che, da un momento all'altro si sono trovati "iscritti" a una pagina completamente diversa. O quello di "Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia", 400mila fan del Made in Italy, ora inconsapevoli sostenitori del presidente del Consiglio. Altro esempio: il gruppo "No a Facebook a pagamento", trasformato in un gruppo di solidarietà al premier.

E il popolo di Facebook grida al complotto e minaccia denunce: "Sono stato truffato, mi rivolgerò alla polizia postale", "gli amministratori di questo gruppo devono vergognarsi". Per poi dar vita alla più digitale delle vendette: lasciare il gruppo in massa al ritmo di diverse migliaia all'ora.

Tutto è iniziato nelle prime ore del mattino. Fino alla mezzanotte di ieri, infatti, digitando la parola 'Berlusconi' nel motore di ricerca di Facebook, il gruppo più numeroso risultava quello del "No B Day", con 376mila iscritti. Questa mattina alle otto ecco spuntare "Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia", 380mila adesioni. Troppe in una sola notte, anche per la più efficiente macchina organizzativa. E l'arcano viene subito svelato dagli utenti: "Non mi sono mai iscritto a questo gruppo, qualcuno ne ha cambiato il nome". E ancora: "Vi denuncio, non è questo il modo di mostrare la solidarietà che Berlusconi raccoglie in questo momento".

Un semplice cambio di nome. Tecnicamente si tratta di un'operazione che da alcuni mesi è diventata su Facebook abbastanza semplice. Per gli amministratori, basta semplicemente digitare il nuovo nome e il gioco è fatto. E andando a sbirciare tra le informazioni condivise dall'amministratore di "Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia" si scopre che l'account con cui è stato registrato il gruppo - kingbid. it - appartiene ad un sito di aste online. Che con ogni probabilità attira possibili utenti attraverso temi sensibili all'opinione pubblica. Prima il Made in Italy e ora l'aggressione al premier. E desta molte domande tra gli utenti la foto scelta come immagine personale del gruppo: un poster di Azione Giovani contro Walter Veltroni.

Macroscopico il caso del gruppo "Solidarietà a Silvio Berlusconi". Due milioni di utenti che fino a ieri pomeriggio credevano di essere iscritti ad un gruppo dedicato alle vittime del terremoto in Abruzzo. Verso le 14 di oggi pomeriggio via al cambio di nome. E scattano polemiche e sospetti: " Siete dei truffatori, cancellatemi immediatamente da questo gruppo!!!". E i sospetti cadono sul partito di Berlusconi: "C'è qualcuno che è stato pagato dal Pdl per fare questi giochetti all'insaputa delle persone". Un utente, Luca Adami, è attonito: "Torno da lavoro e un'amica dice che mi hanno messo dentro un gruppo pro-Berlusconi. Le rispondo che è impossibile, poi controllo. Ma chi può essere talmente malato da creare un gruppo con questa finalità?".

Ma gli utenti di Facebook non ci stanno. In molti dopo aver lanciato l'ultimo, arrabbiato post, lasciano il gruppo e invitano gli altri a fare altrettanto: da quasi due milioni si arriva in pochi minuti a un milione e ottocento novantamila iscritti. E c'è chi vuole capire: "Chi c'è dietro lo scandaloso cambio di nome dei gruppi più numerosi in favore del Presidente del Consiglio? E' un atto illegale e mistificante, che non deve ripetersi".

http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-21/gruppi-facebook/gruppi-facebook.html
--- Termina citazione ---

 

Luca:
...a me l'unica cosa che sembra strana è che si arriva a pensare alla macchinazione.

...sicuramente se lo sarà tirato in faccia da solo o avrà imbonito qualcuno tramite le sue televisioni...  ::)

Joe Allan:
Magari avrà preso spunto dal grande fratello o da qualche litigio televisivo di Sgarbi chi lo sa..  :-\

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