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ABOLIZIONE PROVINCE
Lelios:
Buongiorno,
leggo con interesse e la stampa locale e nazionale e i vostri commenti su questo topic e quello che ho inteso capire è che la totalità di voi, stampa compresa, ragiona solamente in termini di "opportunità".
Opportunità politica per alcuni che difendono l' istituzione provincia regionale come strumento necessario di democrazia partecipata e avversano l' istituto "liberi consorzi" come una duplicazione degli enti intermedi che tanto il governo Crocetta vorrebbe abolire.
Opportunità economica per altri che dall' abolizione delle province troverebbero un gruzzoletto di soldi pubblici regionali da destinare ad altri settori, come ad esempio la creazione di un reddito minimo di cittadinanza (per dirla alla grillina) o giù di lì.
Opportunità funzionale per altri, ovverosia come si trasferirebbero e a chi le funzioni che in questo momento esercita le provincia, soprattutto in capo a viabilità, edilizia scolastica e beni culturali ?
Con dispiacere devo constatare però che nessuno di noi Siciliani o Italiani in genere, ha tentato di spostare il ragionamento in termini di LEGALITA'. Attenzione non legalità nel senso di contrasto al crimine, alle mafie o al racket (principio di fondamentale osservanza per qualsiasi società che si definisca civilie) quì fuori contesto, ma legalità nel senso di ossequio al "principio di legalità", uno dei caratteri essenziali dello stato di diritto.
Per via analogica, si trasferisce il principio di legalità formale e sostanziale dallo Stato alla Regione, ancor più autonoma e dotata di Statuto autonomo di formazione pre Costituzionale e assorbito dall' ordinamento italiano come norma di rango superiore (L.Cost n 2 del 1948).
Il principio di legalità formale stabilisce che : l'amministrazione pubblica non ha altri poteri se non quelli conferiti dalla legge. (fonte Okpedia.it)
Il principio di legalità sostanziale stabilisce che: lo Stato deve esercitare il potere nei limiti e nelle modalità prescritte dalla legge. (Okpedia.it)
Ora, facendo tesoro del dettato di questi 2 principi in cui si suddivide il principio di legalità e considerando lo stesso come principio fondamentale dell' ordinamento (come vorrebbero i giudici costituzionali) ancorchè implicitamente costituzionalizzato (come dichiarato da una parte della dottrina) o esplicitamente costituzionalizzato (come individuato da un' altra parte della dottrina nell' art 23 cost), si può ben intendere come lo Statuto siciliano abbia rispetto alle leggi regionali e rispetto alla composizione degli enti locali regionali, carattere di fonte gerarchica superiore e pertanto ispiratrice di ossequioso rispetto.
Lo Statuto siciliano all' art 15 parla espicitamente di soppressione delle province, del resto trovo molto limitata e scarsa di contenuto la tesi che "provincia regionale" sia qualcosa di diverso rispetto a "provincia" come se un aggettivo, "regionale" in questo caso possa cambiare la natura del nome a cui si riferisce.
Pertanto la battaglia del presidente Crocetta e del M5S in Sicilia si colora non solo di opportunità a cui tutti fanno riferimento, ma soprattutto di "legalità" principio del quale purtroppo troppo spesso facciamo a meno.
Naturalmente questa è solo la mia opinione.
Saluti
a.merenda:
hai senz'altro ragione ma la questione relativa al principio di legalità legato alla vicenda delle province deve essere inquadrata nell'ottica di:
- approvazione della Costituzione italiana subito dopo quella dello Statuto siciliano
- funzionalità politica originaria (vedasi ruol del Prefetto come longa manus del Governo con ben maggiore rilevanza rispetto ad oggi)
dunque d'accordo con quello che evidenzi ma, a mio parere, la vicenda va inquadrata sotto diversi punti di vista
inoltre, come mi insegni, attorno al concetto di legge girano i famosi principi interpretativi quale quello analogico e/o cronologico he hanno tenuto su la querelle politico giuridica tra Sicilia e stato centrale
personalmente sono uno di quelli che pensano che la Sicilia totalmente autonoma ci avrebbe regalato maggior benessere e che un'eventuale "legame" con l'Italia avrebbe dovuto passare solo ed esclusivamente per un accordo di tipo confederativo
Detto questo la situazione oggi è diversa ed il principio di legaità da te suggeritoci pone nuove questioni soprattutto nell'ambto del rapporto fra territori nell'impalcatura istituzionale dell'Eurpa che verrà...(se ve ne sarà una!)
Lelios:
Io penso che la questione conflitto tra l' art. 114 Cost e lo statuto siciliano sia facilmente risolvibile a favore dell' ultimo facendo riferimento ai dettami dell' art. 116 Cost. il quale parla di particolari forme di autonomia adottati con legge costituzionale come lo statuto
La questione principio cronologico, credo possa essere superata adottando il principio della competenza legislativa residuale in capo alle regioni e in particolare alla nostra regione dotata di particolare autonomia.
I predellini dell' isola parlano già di riforma anticostituzionale, ma non dicono il perchè. Sarebbe proficuo per la discussione che qualcuno di loro ci spiegasse le ragioni giuridiche delle loro dichiarazioni, non solo quelle politiche.
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