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i forestali vogliono denunciare panorama: non è vero che hanno il doppio lavoro

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SC:
ho trovato una cosa curiosa, mentre io e spaventa discutevamo di come far funzionare l'ispettorato del lavoro senza alcuna collaborazione dei cittadini qualche forestale protestava contro lo scoop di panorama

http://blog.panorama.it/italia/2009/12/10/quanti-falsi-disoccupati-la-truffa-dei-forestali-con-il-doppio-lavoro/

e addirittura presentano una difesa

tratto da http://www.antincendiosicilia.it/upload/Presunto_scoop_Panorama.pdf


--- Citazione ---Il presunto “scoop” di un giornalista su Panorama
Iniziamo dal titolo: “La truffa dei forestali con il doppio lavoro”.
“…La truffa è un reato previsto dall'art.640 del codice penale ed è un esempio di reato a forma vincolata. È definita come attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando per questi ultimi un profitto
corrispondente al danno inferto alla vittima. È un reato a dolo generico e di evento, cioè si consuma nel momento della verificazione dell'evento dannoso per la vittima e proficuo per il reo. È perseguibile a querela di parte a meno che non si verifichi una delle circostanze aggravanti previste dall'art. 61 C.p., nel qual caso è perseguibile d'ufficio. Sono inoltre previste anche due circostanze aggravanti speciali che rendono il reato parimenti procedibile in quest'ultima forma:  se la truffa è a danno dello Stato o di altro ente pubblico  se è commessa facendo nascere nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dover eseguire un ordine dell'autorità.
Sono previste inoltre speciali fattispecie di reato autonome, ovvero la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art.640 bis C.p.) e la frode informatica (art. 640 ter C.p.).”
(Fonte: WIKIPEDIA)

Analizzando queste informazioni non capisco come si configuri questo reato nelle attività lavorative “secondarie” che il giornalista Abbate affibbia alla (…maggior parte dei trenta mila forestali). Lui ne cita solamente una dozzina e certamente, anche se fossero un centinaio in più, non potrebbe avere la certezza matematica che la maggior parte dei forestali abbiano un secondo lavoro “in nero”.

Per avere dati certi, avrebbe dovuto “scovarne” almeno 15.001, visto che sono 30.000. E questo non l’ha fatto. Ma lo ha scritto nel sottotitolo “in grassetto” su Panorama, dando una falsa informazione basata forse su presunti calcoli statistici da lui inventati e a cui, purtroppo, alcuni lettori crederanno.

Per questo, a suo carico, si potrebbe ipotizzare una querela per calunnia o diffamazione, con aggravanti di pena, intanto per la diffusione a mezzo stampa e poi per l’offesa arrecata a dei lavoratori che fanno parte e rappresentano nell’esercizio delle loro funzioni una “Pubblica Amministrazione”, l'Azienda Foreste Demaniali ed il Dipartimento delle Foreste, nella Regione
Siciliana.

Ritorniamo alla “truffa”. Svolgere un secondo lavoro non è una “truffa”. Lavorare “in nero” non è una truffa. Definisco meglio: “… si ritiene che sia definibile come "lavoro nero" la situazione in cui un lavoratore sia sconosciuto alla Pubblica Amministrazione, perché non registrato presso i Centri per l'Impiego, presso gli Istituti previdenziali (INPS, INAIL, ENPALS, ecc.). Non dà luogo, invece a lavoro nero o irregolare il mancato o ritardato pagamento dei contributi previdenziali.”
(Fonte WIKIPEDIA)
Alla constatazione della violazione procedono gli organi preposti ai controlli in materia fiscale, contributiva e del lavoro che applicano sanzioni amministrative (pecuniarie) nella misura di quanto dispone la Legge 28 luglio 2006, n. 248, (il c.d decreto Bersani) con l'art. 36-bis, comma 1.

Fin qui non ravviso alcuna forma di “truffa”, nemmeno sulle modalità con cui i citati operai forestali, svolgano il loro “secondo lavoro”. Il giornalista Abbate scrive di : “…falsi macellai, falsi cartolibrari, falsi commerciali, falsi allevatori…ecc” . Perché falsi? Il macellaio a cui ha chiesto gli involtini, li sapeva fare, il cartolibrario a cui ha chiesto la cancelleria, l’ha servito. È tutta gente che sa fare questo mestiere, dov’è la “truffa”? Che lo facciano “in nero” non è reato ma una VIOLAZIONE ! E siamo tutti d’accordo sul fatto che non si deve fare. Si raffigurano ancheviolazioni alle norme di carattere sanitario, dietro un bancone dove si somministrano alimenti, si deve essere sani. Ma parlare di “truffa” e quindi di reato penale, è secondo me sbagliato.
Ed è ancor più sbagliato e deplorevole il fatto che questo giornalista abbia accusato “la maggior parte” di queste persone, dando un'immagine falsa e distorta agli italiani.

Con questo non giustifico chi, di questi forestali, svolge un secondo lavoro “in nero”. Lo potrebbe svolgere benissimo mettendosi in regola. Le normative vigenti, non vietano agli operai forestali di svolgere un secondo lavoro, a patto che sia subordinato e non di carattere imprenditoriale. Se qualcuno di loro si comporta da imprenditore intestando l'attività alla moglie, non è il giornalista Abbate che lo deve dimostrare attraverso un articolo, ma un tribunale. E se c'è un reato di truffa che questo imprenditore perpetra, lo può solamente definire tale, un tribunale. Che Abbate si vada a studiare il Codice!

Il problema per la categoria di operai “incriminata” è invece quello di non riuscire facilmente a trovare lavoro, in quanto, non è facile trovare aziende o privati a cui poter prestare lavoro a periodi alterni. Mi spiego meglio; un operaio di 151 giornate, in Azienda Foreste, può espletare le 151 giornate durante tutto l'avvicendarsi dei mesi dell'anno. Significa che lavora a periodi alternati di minimo due mesi. Esempio: Gennaio e Febbraio lavora, a Marzo è disoccupato e non sa quando verrà riassunto. Mentre la vita continua e bisogna portare un tozzo di pane a casa, che deve fare? Se a Marzo comincia un rapporto di lavoro presso un privato o un'azienda, gli deve garantire il periodo lavorativo prefissato ma, nello stesso tempo, non sa se ad Aprile verrà riassunto dalla “forestale”. È una brutta situazione certamente, per cui o si “arrabatta”, come dice il giornalista Abbate, o resta disoccupato per poi ricevere l'indennità l'anno seguente verso il mese di Luglio (e non a fine anno come falsamente scritto nello “scoop”). Voglio anche sottolineare che la somma per pagare le disoccupazioni non è di 300 milioni l'anno (altra falsa notizia) ma di 70 milioni l'anno.

Il verbo usato dal giornalista è l'unica nota non stonata nel contesto di questa situazione di precariato in cui versa un operaio forestale stagionale. Arrabattarsi significa sforzarsi per raggiungere uno scopo, a tutti i costi, anche lavorando “in nero”, purtroppo. Lo scopo è quello di mantenere una famiglia. Non voglio dire che si è costretti, ma i presupposti ed i contesti di questo settore di “precariato”, non lo permettono ed il motivo credo che si capisca da ciò che ho esposto sopra. Non capisco poi da quale “manica” gli sia uscita la “fascia delle 180 giornate garantite”, visto che la Legge Regionale N°14 del 2006, ne prevede solamente tre, e cioè 78, 101, 151. (Altra falsa notizia).
È chiaro in ogni caso che anche con 15.000 € l'anno e cioè con la somma percepita da un operaio che espleta 151 giornate annue, il massimo; oggi viene difficile mantenere una famiglia media di tre persone. Tale somma suddivisa in 12 mensilità dà uno stipendio medio di 1.250 € al mese. Se per nutrirsi questa famiglia spende 20 € al giorno (in tre) a fine mese ha speso metà circa dello stipendio. L'altra metà se non ha casa in affitto, la potrà con oculatezza spendere per pagare le tasse e le bollette. In buona sostanza, questa famiglia...fà la fame. Non parliamo poi degli operai che espletano 78 e 101 giornate, rispettivamente 8.300 € e 12.000 €, tutto compreso !
Come devono fare a mantenere famiglia? Non tutti hanno la moglie che lavora e quindi...si arrabattano. È lampante che devono avere un secondo lavoro per non fare la fame, per vivere. I veri truffati sono loro, questi operai. Truffati dai politici che da anni gli promettono stabilizzazione per riceverne voti.
Truffati dai sindacati a cui non conviene questa stabilizzazione, e qui il cronista di Panorama ha ragione.

Il cronista parla poi di statistiche inerenti l'assegnazione pro-capite per Ha di questi operai a copertura del territorio boscato. In Sicilia lui parla di 30.000 forestali. Non è vero. Sono 28.000.
Poco male come errore. Parla di 1 operaio ogni 12 Ha di bosco ed il dato è esatto. Non è esatto invece far credere che in Sicilia dove c'è una superficie boscata pari a 360.000 Ha, la presenza di un operaio ogni 12 Ha sia eccessiva. Questo perchè in Toscana, che ha una superficie boscata di circa un milione di ettari, c'è un operaio ogni 1.400 Ha di bosco. Qui bisogna entrare nel campo delle scienze forestali e per questo basta andarsi a leggere e studiare un po' di materiale messo a
disposizione sia dal Corpo Forestale Statale, sia dal Dipartimento delle Foreste della Regione Siciliana. Parlo dell' “Inventario forestale Nazionale” e del “Piano forestale Regionale”. Questi documenti, circa 150 pagine ciascuno, contengono dati scientifici e statistiche di riferimento che classificano la superficie forestale nazionale e regionale siciliana in relazione a varie discipline che entrano in gioco nella gestione dell'ambiente forestale. Per farla breve scopro, per esempio che per quanto riguarda la Sicilia, si ha una percentuale molto più alta di quella nazionale di zone boscate che rientrano nelle riserve naturali protette, il 10% contro lo 0,8%. Si evince anche una superficie forestale maggiore alla media nazionale di zone boscate con vincoli naturalistici rientranti nella “convenzione di Ramsar” e “Rete Natura 2000”. Tutto questo significa che ogni regione ha dal
punto di vista patrimoniale-ambientale un valore diverso scientificamente comprovato e legalmente tutelato. In Sicilia questo valore è più alto e non c'è da meravigliarsi se la gestione sostenibile comporta una percentuale di operatori forestali più alta. Ma di queste cose il cronista non ne sa nulla. Non tiene conto che laddove c'è un maggiore sfruttamento del bosco per la produzione di legname questa “gestione sostenibile” è diversa da dove, invece, la tutela dell'ambiente naturale è al primo posto. Che si vada ad informare cosa significa, per esempio, effettuare dei lavori di semplice manutenzione in aree naturali protette, o quali tipi di lavorazioni e con quali mezzi si possono fare.

Voglio ricordare un importante lavoro che nel corso del secolo scorso fecero due ricercatrici dell'Università di Firenze, Albina Messeri ed Eleonora Francini, le quali effettuarono una serie di spedizioni esplorative a Marettimo, che portarono , nel 1956, alla pubblicazione di un primo esame della vegetazione insulare. Staccatasi oltre seicentomila anni or sono dalla Sicilia, quest’isola appartenente all'arcipelago delle Egadi è la più lontana dalla costa, e la sua vegetazione è stata più volte definita «uno scrigno botanico». Montuosa, aspra ed impervia, nonché quasi priva di urbanizzazione, Marettimo ha subito un’evoluzione botanica tutta particolare. La sua flora annovera circa seicento tipi di piante, quasi mille ettari di bosco e numerosi endemismi, ossia organismi vegetali che vivono spontaneamente soltanto in un particolare ed unico ambiente. (E. Francini, A. Messeri, “L’isola di Marettimo nell’arcipelago della Egadi e la sua vegetazione”, in «Webbia», vol. 11, pp. 607-846, 1956.

Parliamo adesso di incendi boschivi e delle statistiche personali del giornalista. Secondo i dati pubblicati dal Corpo Forestale dello Stato sul sito internet di riferimento, testualmente si può leggere quanto segue: “... Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008 c'è stata una diminuzione del 40% del numero degli incendi. Ben il 70% in meno del 2007 di superficie percorsa dal fuoco ...“
(Fonte: www.corpoforestale.it).
Nell'articolo oltre ad esserci cifre inventate, il giornalista vuol farci capire che in quell'anno che lui prende a riferimento, nonostante il controllo capillare, gli incendi sono aumentati. Non è vero! Sono invece diminuiti del 40% rispetto all'anno precedente, il 2007. Se poi vediamo i dati di quest'anno, 2009, nel sito del Corpo Forestale si legge: “...Dal 1 gennaio al 27 settembre 2009 si sono verificati complessivamente 4.472 incendi boschivi che hanno percorso 60.074 ettari di cui 27.026
boscati e 33.048 non boscati. Rispetto allo stesso periodo del 2008, quando i roghi erano stati 6.143, c'è stata una diminuzione del 30 per cento degli incendi boschivi. In lieve calo la superficie totale percorsa dalle fiamme che passa da 65.393 ettari del 2008 agli attuali 60.074 , il 10 per cento in meno. Diminuisce la superficie boscata andata in fumo rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del precedente anno (29.720 ettari del 2008 contro i 27.026 del 2009, il 10 per cento in meno) e quella non boscata (35.673 ettari del 2008 contro i 33.048 del 2009, il 10 per cento in meno). (Fonte: www.corpoforestale.it).
A questo punto faccio una precisazione. Tutti dovrebbero sapere che in Sicilia, ci sono solamente 7000 operatori forestali (operai) preposti alla salvaguardia del patrimonio boschivo. Essi costituiscono il “Servizio Antincendi Boschivi”. Ed è errato far intendere che invece sono tutti e 28.000 gli operai forestali che “salvaguardano” i boschi dagli incendi, almeno dal punto di vista “attivo”. Tolti gli operatori dell'antincendio, gli altri 21.000 si occupano della manutenzione, dentro la quale sono previsti anche lavori di “lotta passiva” contro gli incendi; opere di prevenzione quali viali parafuoco, fasce tagliafuoco ecc...Proprio per la particolarità ambientale di cui gode il territorio siciliano, dal punto di vista della tutela del valore ambientale, è ovvio che la maggior parte dei lavori devono essere fatti senza l'ausilio di macchine agricole. Nei boschi siciliani si deve lavorare a forza di braccia e macchine ne entrano poche. Di questi 7000 operatori antincendio circa ¼, 1750 uomini (e donne) coprono un servizio H 24 ogni 8 ore in media su tutto il territorio siciliano. 1750 unità che difendono all'incirca 8.500 Ha di superficie forestale. Significa quasi 5 unità ad ettaro. Queste 5 unità, sono quelle che vedono e sentono il calore delle...fiamme.
 E non sto parlando solamente di superficie d'importanza forestale, perchè loro, intervengono anche su aree private, nei limiti delle loro competenze antincendio. A volte, ma non sempre, sono anche aiutati dal volontariato della Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco. Questa è la realtà. Quando poi il giornalista parla di Guardie Forestali, ne denuncia la carenza d'organico, ha ragione.
Posso solamente confermare che il lavoro che essi svolgono in così esiguo numero è veramente massacrante. I loro compiti istituzionali richiederebbe un organico che, almeno in Sicilia, andrebbe quintuplicato. Si deve comunque lodare l'impegno e le capacità con cui, anche in pochi, riescono a svolgere un servizio efficiente.

Chi ha scritto queste righe è uno dei 7000 operai del servizio antincendi boschivi. Mi sono sentito personalmente offeso dall'articolo del cronista di Panorama, non mi sento un “truffatore” come Lui ha voluto far intendere agli Italiani, di questo forse ne risponderà in tribunale perchè ho intenzione di presentare una querela, vedremo. Quello che ho scritto è frutto della mia cultura e della passione che ho per questo lavoro e per la mia terra. Nonché per il rispetto che nutro verso tutti i miei
colleghi che con impegno svolgono un lavoro dignitoso e con la stessa dignità devono esseretrattati.
Salvatore Bagarella
--- Termina citazione ---


non vorrei aggiungere alcun commento ma il fatto che come al solito i siciliani si sentono insultati se la stampa dice qualcosa e minacciano come al solito la querela mi indispettisce

è divertente la difesa di bagarella sopratutto quando dice che in toscana   c'è 1 forestale ogni 1400  ettari e qui ce n'è 1 ogni 12 solo perchè  ogni regione è diversa e c'è una necessità scientifica e legale
certo 1 rapporto 1 a 100 (approssimato per difetto) è sicuramente dovuto alla differenza fra il legno dei boschi in sicilia e quelli toscani, e la tutela non è dovuta a quei politici che li hanno ingannati creando un lavoro e una differenza di leggi che non doveva esistere no no.

ma se usassimo il rapporto della toscani quanti forestali dovremmo avere? dividiamo il numero "esatto" dei forestali 28000 per 100 fa 280

ora voglio dire 280 contro 28000 , spaventa tu che dici?

nella discussione con spaventa avevo ipotizzato 6000  forestali necessari  rispetto a 280 c'è una certa differenza no?

poi una ltra cosa della difesa dichiara guadagna 15000 euro 151 giorni quindi se fossero 3000 i giorni dovremmo  avere 30 mila euro  cioè 60 milioni delle vecchie lire

spero che ci sia un errore  in queste cifre perchè voglio essere onesto a me sembra un reddito medio-alto, in particolare per una bassa qualifica

c'è gente con laurea  che queste cifre non le raggiunge.


P.S. le truffe prima di essere un reato sono "bugie" e per quelle non è previsto il tribunale per la maggioranza dei casi

a.merenda:
So che è  molto difficile ma l'unica via è quella della presa di coscienza (anche degli stessi forestali).

Ho avuto modo di affrontare la discussione con uno di loro e chiaramente ha avuto lo stesso approccio del Bagarella..una difesa d'ufficio.
Mi rendo conto del dramma che consiste nel ricatto del politico o del sindacalista di turno e della "sottomissione imposta e forzata" a cui spesso devono sottostare gli operai..
So per certo, tuttavia, che ci sono anche persone disoneste che si cullano di talune "conoscenze" facendosi beffa del resto della società.

Esiste solo un modo per cambiare le cose: la sanzione sociale, la trasformazione delle consuetudini. E questo passa attraverso indignazione, denuncia e critica.

La gente deve smetterla di essere felice se il figlio, costretto ad emigrare, trova lavoro all'estero e fuori dalla Sicilia. Dobbiamo metterci in testa che possiamo costruire il nostro futuro nella nostra terra. Basta solo volerlo e aprire gli occhi.

La questione rimarrà però irrisolta se non viene trattata anche sul piano istituzionale. Ecco che un'eventuale esigenza regionale orientata al "reperimento delle tasse sul lavoro" imposta, in qualche maniera, dalla maggiore autonomia fiscale (e responsabilizzazione) potrebbe chiudere in una morsa questa distorsione.

Potrebbe spezzare una catena clientelare inpressionante. Di certo, per far questo, bisogna prevedere una "exit strategy"...un bacino occupazionale alternativo per queste persone.
La via migliore, anche se non indolore, mi pare solamente una: promuovere il merito, moltiplicare i bandi pubblici dotati di criteri ed indicatori che sappiano valutare l'impegno, il profilo di un eventuale canditado. Una valutazione che riguarderebbe anche pregressi tentativi di "bugia" e/o "truffa".

Un meccanismo che induca a pensare che:"se mio figlio può concorrere alla pari di tutti gli altri ed io posso aiutarlo impedendo delle truffe ai danni dell'intera comunità siciliana allora prenderò il coraggio a due mani e lo farò. Non temerò nient'altro poichè non c'è cosa peggiore che vivere senza dignità"

Eh si cari conterranei. Il nostro problema è ancora questo: liberarci dalla schiavitù, qualsiasi forma essa assuma

saluti

SC:

--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---So che è  molto difficile ma l'unica via è quella della presa di coscienza (anche degli stessi forestali).


Ho avuto modo di affrontare la discussione con uno di loro e chiaramente ha avuto lo stesso approccio del Bagarella..una difesa d'ufficio.
--- Termina citazione ---

e TU a questa difesa d'ufficio  che hai risposto? hai detto che  vuoi il licenziamento immediato per coloro che fanno il doppio lavoro come avevi SCRITTO in questo forum nell'altro topic?


--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---Mi rendo conto del dramma che consiste nel ricatto del politico o del sindacalista di turno e della "sottomissione imposta e forzata" a cui spesso devono sottostare gli operai..

--- Termina citazione ---

qua mi sembra che il ricatto siano i forestali a farlo, vogliono addirttura far ritrattare un articolo di stampa

mi spiace dirlo ma non c'è alcun ricatto,  c'è uno scambio, 15000 euro per 151 giornate di lavoro significa 100 euro al giorno
e non mi sembrano affatto pochi e poi ci sono gli ammortizzatori sociali o meglio detto vanno a prendere "la disoccupazione" e sono altri i soldi, in pratica secondo quello che sto bagarella ha raccontato  guadagnano + di un ingegnere neolaureato
ma sono certo che tu ti sei fatto questi conti e l'hai fatto presente al forestale con cui hai parlato.



--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---So per certo, tuttavia, che ci sono anche persone disoneste che si cullano di talune "conoscenze" facendosi beffa del resto della società.

--- Termina citazione ---

parla chiaramente a chi ti riferisci?


--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---Esiste solo un modo per cambiare le cose: la sanzione sociale, la trasformazione delle consuetudini. E questo passa attraverso indignazione, denuncia e critica.

--- Termina citazione ---

ma se il primo sei tu a fare il vago e lo scarica barile quando si tratta di denuncia.

per esempio in questo caso c'è panorame e i forestali tu da che parte stai?
hai l'opportunità di fare un critica ad una "difesa d'ufficio dei forestali" , io come vedi la sto facendo


--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---La gente deve smetterla di essere felice se il figlio, costretto ad emigrare, trova lavoro all'estero e fuori dalla Sicilia. Dobbiamo metterci in testa che possiamo costruire il nostro futuro nella nostra terra. Basta solo volerlo e aprire gli occhi.

--- Termina citazione ---

certo basta dare il lavoro a spaventa e risolviamo il problema.


--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---La questione rimarrà però irrisolta se non viene trattata anche sul piano istituzionale. Ecco che un'eventuale esigenza regionale orientata al "reperimento delle tasse sul lavoro" imposta, in qualche maniera, dalla maggiore autonomia fiscale (e responsabilizzazione) potrebbe chiudere in una morsa questa distorsione.

--- Termina citazione ---
insomma stai dicendo che se mettiamo nuove tasse risolviamo il problema non eri quello che le voleva portare al 33% ?


--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---Potrebbe spezzare una catena clientelare inpressionante. Di certo, per far questo, bisogna prevedere una "exit strategy"...un bacino occupazionale alternativo per queste persone.
La via migliore, anche se non indolore, mi pare solamente una: promuovere il merito, moltiplicare i bandi pubblici dotati di criteri ed indicatori che sappiano valutare l'impegno, il profilo di un eventuale canditado.

--- Termina citazione ---

concorsi seri e ciechi (senza alcun riferimento al canditato) in cui valutare solo le conoscenze no?
(beh certo altrimenti salterebbe la segnalazione come l'hai chiamato l'altra volta "all'americana")


--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---Eh si cari conterranei. Il nostro problema è ancora questo: liberarci dalla schiavitù, qualsiasi forma essa assuma

--- Termina citazione ---

anche liberarci dai venditori di fumo sarebbe abbastanza utile

enrico tomasi:

--- Citazione da: spaventa - 11:57:07 am, 03 Gennaio  2010 ---La gente deve smetterla di essere felice se il figlio, costretto ad emigrare, trova lavoro all'estero e fuori dalla Sicilia. Dobbiamo metterci in testa che possiamo costruire il nostro futuro nella nostra terra. Basta solo volerlo e aprire gli occhi.
Eh si cari conterranei. Il nostro problema è ancora questo: liberarci dalla schiavitù, qualsiasi forma essa assuma

--- Termina citazione ---

non vorrei essere troppo indiscreto spaventa, ma in attesa della "segnalazione all'americana", che chiaramente ti renderebbe immune da qualsiasi forma di schiavitù, e che dovrebbe (poi) permetterti la costruzione di un futuro nella nostra terra, tu, di concreto, cosa fai per mantenerti?

a.merenda:
All'operaio forestale ho risposto che questa situazione è ingiusta nei confronti degli altri lavoratori e che è basata su una logica clientelare.
Al sindacalista ho risposto che coprono questo sistema ANCHE  per un loro tornaconto, quindi sbagliano.
A voi dico che se non si moltiplicano le opportunità lavorative non si va da nessuna parte. E' giusto parlare del caso forestali basta che teniamo conto dell'intero sistema che sta alla base, ovvero: perchè nel settore agricolo ci sono tutti questi soldi? Perchè la nostra Regione tratta questo assessorato come un organismo quasi plenipotenziario? Centra qualcosa la nostra carenza di cultura tecnologica? Può cambiare?


Sulle tasse: caro SC ti prego di leggere prima di commentare. Ho detto che sarebbe interessante vedere come reagisce il mercato del lavoro in Sicilia se le tasse sullo stesso vadano direttamente a Palermo (e parzialmente ai comuni). Intendevo dire che questi soldi non devono perdersi tra le maglie della burocrazia. Se la regione deve "cercare" queste tasse mi pare un buon viatico per l'emersione del nero (http://www.iblon.it/societa-autodeterminazione-e-responsabilita.html)

Il 33% resta.

Sulla mia opinione riguardo la segnalazione/cooptazione/altro dico che la giustifico solo nel momento in cui è sorretta dal merito e non da eventuali diritti di sangue (sebbene esistano i casi di "figli di.." preparati e competenti)

Detto questo prediligo la moltiplicazione del bando pubblico per garantire la meritocrazia anche se riconosco che, seguendo la logica dello spoil system americano, talvolta la cooptazione si basa anche su criteri di fiducia reciproca oltre che merito strictu sensu. Trattasi di "capitale sociale"...
Non atteggiamoci ad alieni per favore. Siamo più simili al resto del mondo di quanto crediate..diciamo uguali va.

Sul mio conto: ho fatto diversi colloqui nella zona di Catania e sono orientato al mondo del credito/assicurativo etc. (a breve dovrei iniziare). In più collaboro con l'Università di Catania in un centro di ricerca - CEDOC (a gratis per il momento).
Per il resto cerco di dare il mio contributo nell'ambito dello sviluppo locale attraverso tutti gli organismi che mi diano questa opportunità (ho collaborato con una s.r.l. di Trapani all'APQ giovani ma sono stato scaricato perchè loro non riuscivano a "tirarci fuori neanche un soldo!"..)
Ho in mente di collaborare con altre persone per costituire un'impresa sociale e sto alla finestra aspettando bandi pubblici vari ed eventuali nel settore dei fondi strutturali europei.

Dopo la laurea ho vissuto con quel che mi restava di una borsa di studio vinta l'anno scorso e grazie al fondamentale sostegno della mia famiglia.

Se sei interessato al mio c.v. basta che mi invii la tua mail così lo puoi leggere con calma.

PS: Tutto ciò mi avrebbe "fruttato" un pò di soldini a Roma/Firenze/Milano ma quì,in poche parole sono un INOCCUPATO.
Dare il lavoro a spaventa...bene SC. Quì si che ci troviamo d'accordo.

E voi cosa fate per mantenervi?


Sul venditore di fumo.
Se ti riferisci a me ti rispondo "non ancora" anche se data la situazione non mi sento di escluderlo del tutto.

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