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Utopia?

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a.merenda:
“La sovranità non può essere rappresentata, per la stessa ragione per cui non può essere alienata; essa consiste essenzialmente nella volontà generale, e la volontà non si rappresenta: o è essa stessa, o è un’altra; non c’è via di mezzo. I deputati del popolo non sono dunque nè possono essere i suoi rappresentanti; ma solo i suoi commissari; non possono concludere niente in modo definitivo.

Ogni legge che non sia stata ratificata dal popolo in persona è nulla; non è una legge. Il popolo inglese crede di essere libero, ma si sbaglia di grosso; lo è soltanto durante l’elezione dei membri del parlamento; appena questi sono eletti, esso torna schiavo, non è più niente. Nei brevi momenti della sua libertà, l’uso che ne fa merita di fargliela perdere.

L’idea dei rappresentanti è moderna: essa ci deriva dal governo feudale, da questo iniquo e assurdo governo, nel quale la specie umana è degradata e il nome d’uomo è disonorato. Nelle antiche repubbliche, e anche nelle monarchie, mai il popolo ebbe rappresentanti; la parola stessa era ignorata”.

Jean-Jacques Rousseau, Il contratto sociale (1762), Libro III, cap. XV, trad. it., Milano 2003, p. 180.

SC:
spaventa stai citando il filosofo del buon selvaggio per criticare il sistema rappresentativo e tornare alla discussione sulla demarchia?

a.merenda:
no, visto che Von Hyek non rinnega "rappresentanza e partiti" nel suo concetto di demarchia.

Diciamo che mi piaceva riportare un testimone illustre del "disagio rappresentativo" per discutere in merito ad un'eventuale alternativa.

SC:

--- Citazione da: spaventa - 15:23:26 pm, 05 Febbraio  2010 ---Diciamo che mi piaceva riportare un testimone illustre del "disagio rappresentativo" per discutere in merito ad un'eventuale alternativa.

--- Termina citazione ---

--- Citazione ---per criticare il sistema rappresentativo e tornare alla discussione sulla demarchia?
--- Termina citazione ---

visto che l'alternativa che proponi tu è la demarchia CVD

a.merenda:
Propongo di riflettere sull'idea inerente il governo del popolo (demarchia) e le sue modalità.
Allo stesso tempo chiedersi se il popolo, organizzato, può esercitare potere effettivo, come e quando (democrazia).

Per quanto mi riguarda credo che la dinamica tra gruppi d'interesse/pressione e istituzioni attenga alla demarchia.
Mentre azioni quali voto elettorale,referendum,manifestazioni attenga più specificamente alla democrazia.

(ovviamente parlo degli aspetti che attengono le azioni collettive)

Ecco che per migliorare la prima deve inevitabilmente innalzarsi la qualità della seconda.

Su una cosa sono d'accordo con Hyek. Continuare a denominare gli odierni sistemi occidentali  "democrazie" credo sia quantomeno fuorviante.

Sul caso italiano direi che si tratta di autoritarismo mediatico: poco spazio per demarchia e democrazia.
Per la prima non esiste un sufficiente pluralismo (quindi spazio per il mercato concorrenziale), per la seconda esistono gravi "colli di bottiglia" sul versante dell'informazione (es: l'ostruzionismo ad una diffusione della banda larga oltre ai cartelli tv)



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