Vedo che ti sta molto a cuore curare la mia "immagine virtual-intellettuale" su questo forum....
te ne sono grato.
a me sta a cuore che la gente impari ragionare e formulare le idee, e a comunicare , in maniera respensabile e in prima persona non con ragionamenti prestati e capiti male
questo non significa gente con le mie idee, sarebbe oltremodo noioso discutere con chi la pensa in toto come me
penso che tendenzialmente una società del genere, in cui gli individui sappiano autonomente ragionare e confrontarsi dialetticamente, sia migliore di quella attuale
Ripeto: è un utopia parlare di politica senza la categoria della rappresentanza?
si
O meglio: è giusto/sensato sostenere che chi ci governa ci rappresenta?
un rappresentazione perfetta non si può mai avere le idee di una singola persona variano nel tempo in base alle contingenze reali figuriamoci quelle di una massa
ed è meglio così la rappresentanza imperfetta crea la possibilità di un cambiamento, mentre un eventuale rappresentanza perfetta condurrebbe ad una società statica non aperta ai cambiamenti e all'innovazione.
se uno si sente ben rappresentato perchè cambiare?
Non credi che questo incedere dia troppo peso al lato emozionale della politica a scapito di quello professionale (competenza e responsabilità)?
io credo che esistono uomini di tutti i tipi e dunque politici di tutti i tipi, talleyrand è passato alla storia come il + grande diplomatico di tutti i tempi ma fu uomo corrotto, ci sono state politici onesti ma incapaci , ce ne sono stati di capaci e onesti ma che hanno comunque commesso errori di valutazione.
ma come diceva enrico cuccia si gioca con il mazzo di carte che si ha
Una cosa è dire: io sono il politico X che rappresenta il TERRITORIO Y, con relativi interessi socioeconomici un'altra è sostenere: io sono il politico X e rappresento voi nella veste di "persone democratiche" e/o "persone liberali"...
senti tutte ste cose sono questioni di forma, il politico/o uomo di potere è uno che ha il consenso per far accettare delle decisioni
Per me il modo con cui viene intesa la rappresentanza politica oggi non ha senso. Io posso essere, infatti, un convinto sostenitore della cultura liberalista e ritrovarmi più nei discorsi di un post-comunista piuttosto che in quelli dei liberali all'italiana...
spaventa tu hai semplicemente le idee confuse
come la mettiamo? da chi dovrei sentirmi rappresentato?
che ne so io? chi pensi faccia i tuoi interessi?
Allora preferisco far questo: andare a vedere la storia di chi si candida in politica, valutarne la sua umiltà e sincerità (soggettivamente s'intende) e riporre in quest'individuo la mia fiducia.
spaventa tu voterai la prima persona che ti elogerà e ti segnalerà "all'americana" e perchè lo riterrai un uomo umile e talmente sincero da riconoscere le tue qualità
Questo però non vuol dire che un simile individuo (o partito) mi rappresenti. Vuol soltanto significare che tra i papabili sceglierei colui/coloro che ritengo MIGLIORI per le sorti della comunità a cui appartengo.
e scommetto che le sorti migliori della comunità saranno quelle che coinvolgono te e chi ti sta vicino
niente di male per carità, ma attenzione un "sistema" deve tenere conto di queste sfaccettature.
per il resto. sull proposte abbastanza vaghe di cui parli che dirti?
sono appunto generiche, non si capisce perchè dovrebbero funzionare eccetto per il fatto che le proponi tu.
non tengono conto dei vizi dell'uomo, come la tendenza a mentire, all'ambizione , alla voglia di competizione.
non tengono conto manco se ci sono state esperierenze simili nella storia dell'uomo per valutarli positivamente o negativamente.
del resto hai intitolato il topic con "utopia" che era il nome dell'isola immaginata di San Tommaso Moro dove il sistema era perfetto perchè sostanzialmente gli uomini era perfetti.
critichi genericamente il sistema attuale per proporne uno generico e la domanda è perchè? prima di arrivare al tuo sistema uno dovrebbe capire perchè tutti gli altri sistemi esistenti o esistiti non andrebbe meglio