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Officina Sociale Archè presenta: "IBLEI. Storie e luoghi di un Parco"
pinoguzzardi:
Insistere nel dire che " da parte mia non c'è alcun errore concettuale", offende in primo luogo la Sua certa intelligenza.
E mi sto riferendo non già alle " tradizioni", di cui entrambi ne conosciamo il significato del termine, bensì a quegli incentivi economici che nulla hanno a che vedere con le " elemosine" come da Lei erroneamente considerate e sulle quali, proprio in relazione al fatto di non voler accettare " l'errore concettuale" come da me eccepito, Lei non si è espresso.
Che nel territorio del parco si " possa fare di tutto", non è stato mai un concetto da me espresso, di tutto si ma nel rispetto dei valori paesaggistici, culturali ed ambientali ed anche tradizionali, se vogliamo, in cui tutti noi ci riconosciamo.
Saluti.
pinoguzzardi
SC:
--- Citazione da: pinoguzzardi - 13:19:42 pm, 19 Luglio 2010 ---Insistere nel dire che " da parte mia non c'è alcun errore concettuale", offende in primo luogo la Sua certa intelligenza.
--- Termina citazione ---
;D ;D
quindi praticamente mi autoffendo... e lei fa pure l'avvocato della MIA intelligenza
ma quanto buon cuore...
pinoguzzardi:
Ed è semplicemente perchè Lo ho " a cuore".
pinoguzzardi
Nello Bongiovanni:
SOLO CON UNA PROPOSTA COSI' IL PARCO E' UNA RISORSA:
Oggetto: Invio proposta Perimetrazione del Parco Nazionale degli Iblei.
Facendo seguito all’incontro tenutosi in data 29 marzo 2010 presso la Sala Costanza Bruno dell’Ente da Lei rappresentata, la scrivente Associazione le invia in allegato la proposta di perimetrazione.
Siracusa, lì 06.04.2010
Il Presidente
PROPOSTA DI PERIMETRAZIONE ASS. “PER UN PARCO DEGLI IBLEI CONDIVISO”
CONSIDERATO che con la Legge n° 222/2007 (Prodi – Pecoraro Scanio) art. 26 comma septis è stato istituito il Parco Nazionale degli Iblei e che tale provvedimento prevede la proposta del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio di intesa con la Regione sentiti gli Enti Locali interessati;
CONSTATATA la legge quadro del 6 dicembre 1991, n° 394 sulle Aree Protette;
VISTO che il provvedimento istitutivo indica che il procedimento deve tassativamente prevedere la consultazione degli Enti Locali e delle Amministrazioni interessate in quanto portatori di interessi diffusi del proprio territorio;
RICONOSCIUTO che nel territorio del realizzando Parco insistono aree diffuse e non omogenee sia sotto il profilo naturalistico che storico culturale;
VERIFICATO che nel territorio già sono in essere vincoli di diversa natura quali: Riserva Naturale Orientata Regionale ( R.N.O. Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cavagrande,R.N.O. Cavagrande del Cassibile), Zone SIC e ZPS, Vincolo Paesaggistico , Vincolo Archeologico, Vincolo Idrogeologico, Demanio Forestale;
ESAMINATA la proposta di perimetrazione proposta dal Dipartimento Regionale dell’Ambiente – Task Force Rete Ecologica;
SI PROPONE
CHE la perimetrazione del Parco degli Iblei dovrà interessare esclusivamente:
- Tutte le R.N.O.,
- Tutte le Zone SIC e ZPS,
- Tutto il Demanio Forestale,
- Tutte le Aree archeologiche degli Iblei.
Queste dovranno essere collegate tra di loro da corridoi naturali quali Fiumi, Torrenti e Cave. Le aree invece in cui insistono soltanto i vincoli Paesaggistico ed Idrogeologico e non sono interessate da Riserve, zone Natura 2000, Demani forestali devono rimanere fuori ed essere considerate aree contigue.
Per aree contigue (previste dall’Art. 32 della legge quadro sulle aree protette n°394/91 ) si intendono quelle porzioni di territorio confinati all’area esterna di perimetrazione del Parco su cui possono essere disciplinate, d’intesa con l’Organismo di gestione dell’Area Protetta, l’esercizio: della caccia, della pesca, delle attività estrattive e tutte quelle attività non sottoposte al preventivo nulla osta dell’Ente parco.
--- Citazione da: pinoguzzardi - 12:12:08 pm, 19 Luglio 2010 ---La comunità del parco per promuovere le iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività residenti all’interno del parco, elabora, entro un anno dalla sua costituzione, un piano pluriennale economico e sociale. Il piano potrà prevedere:
- la concessione di sovvenzioni a privati ed Enti Locali per iniziative finalizzate al mantenimento e lo sviluppo delle
attivita' agro-silvo-pastorali tradizionali, il recupero dei nuclei rurali, la creazione di nuova occupazione;
- la predisposizione di attrezzature, impianti di depurazione e per il risparmio energetico, servizi ed impianti di carattere
turistico – naturalistico;
- l’agevolazione o la promozione, anche in forma cooperativa, di attività tradizionali artigianali, agro – silvo – pastorali, culturali, servizi sociali e biblioteche, restauro;
- iniziative proprie dell'Ente parco volte a favorire lo sviluppo del turismo e delle attività locali, nel rispetto delle esigenze di
conservazione del parco;
- attività ed interventi diretti a favorire l’occupazione giovanile ed il volontariato, nonché l’accessibilità e la fruizione, in
particolare per i portatori di handicap;
Per non parlare della attribuzione di " priorità" nella consessione dei finanziamenti pubblici per il:
- restauro dei centri storici e degli edifici di particolare valore storico e culturale;
- opere igieniche ed idropotabili e di risanamento dell'acaua, aria e suolo;
- conservazione e restauro ambientali;
- attività culturali;
- attività agrituristica ( quella vera);
- interventi volti a favorire l'uso di energie rinnovabili;
- possibilità di utilizzo del marchio del parco per quei prodotti di " eccellenza" della nostra agricoltura, con la derivante
operazione di " marketing".
Ed un simpatico personaggio, ancor più simpatico " de visu" ed " in verba" che " on- line", raschiando nella parte residuale del Suo " integralismo contra" continua a chiamare tutto questo " elemosina di Stato".
Ed è sicuramente questo un errore concettuale.
pinoguzzardi
--- Termina citazione ---
pinoguzzardi:
Legge n. 394/91 : Art. 32 - Aree contigue
" Le Regioni, d'intesa con gli organismi di gestione delle aree naturali protette e con gli enti locali interessati, stabiliscono piani e programmi e le eventuali misure di disciplina della caccia, della pesca, delle attività estrattive e per la tutela dell'ambiente, relativi alle aree contigue alle aree protette, ove occorra intervenire per assicurare la conservazione dei valori delle aree protette stesse.
" I confini delle aree contigue di cui al comma 1 sono determinati dalle regioni sul cui territorio si trova l'area naturale protetta, d'intesa con l'organismo di gestione dell'area protetta.
" All'interno delle aree contigue le regioni possono disciplinare l'esercizio della caccia, in deroga al terzo comma dell'articolo 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 968, soltanto nella forma della caccia controllata, riservata ai soli residenti dei comuni dell'area naturale protetta e dell'area contigua, gestita in base al secondo comma dello stesso articolo 15 della medesima legge.
" L'organismo di gestione dell'area naturale protetta, per esigenze connesse alla conservazione del patrimonio faunistico dell'area stessa, può disporre, per particolari specie di animali, divieti riguardanti le modalità ed i tempi della caccia.
" Qualora si tratti di aree contigue interregionali, ciascuna regione provvede per quanto di propria competenza per la parte relativa al proprio territorio, d'intesa con le altre regioni ai sensi degli articoli 8 e 66, ultimo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616. L'intesa è promossa dalla regione nel cui territorio è situata la maggior parte dell'area naturale protetta".
Il sign. Bongiovanni, nel ritornare alla proposta del Parco " reticolato" o " gattopardato" come a me piace definirla, ha riportato, quale citazione, quanto da me affermato in ordine alle previsioni legislative della medesima norma riguardanti sia le "misure di incentivazione" ( art. 7) che le "iniziative per la promozione economica e sociale" ( art. 14).
Ritengo che le due questioni, così come poste, sono assolutamente incompatibili.
Se il perimetro del parco nazionale degli blei fosse costituito solamente dalle praticamente disabitate Riserve Naturali Orientate, dalle zone SIC e ZPS, dal demanio Forestale ed dalle Aree Archeologiche verso quali cittadini potranno essere rivolte le misure di incentivazione ed il piano plurennale per la promozione economica e sociale?
Nè si può speculare sul fatto che, rispetto a quel piano, la normativa prevede il favorire dello " sviluppo economico anche per i territori adiacenti" atteso che sarebbe un non senso stante che la " ratio" della norma è diretta in primo luogo al territorio del parco e che le " zone adiacenti" potranno godere di quelle iniziative solo di " schimbescio".
Che senso avrebbe un Parco costituito solo da zone individuate quale zona A, riserva integrale o, al limite, quali riserva generale orientata?.
Un parco nazionale è una cosa un pò più complessa, per il resto basterebbero le attuali classificazione del territorio ai fini naturalistici, quali la rete di Natura 2000 creata per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali.
Correttemente, invece, la recente proposta della Provincia Regionale di Siracusa ha individuato il perimetro del parco in quei territori già vincolati nella zona 1 ed altresì il resto del territorio nella zona 2, senza vincoli aggiuntivi in entrambi i casi e verso la quale seconda zona potranno essere rivolte le iniziative economiche a favore dei residenti ( cittadini, aziende agro-silvo-pastorali, attività artigianlali, attività turistiche e così via), così come previsto dalla citata normativa.
Resta, quale unica innovazione, il divieto della caccia seppure la stessa norma preveda delle deroghe.
pinoguzzardi
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