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Il paesaggio e l'agricoltura: un rischio in negativo ed una prospettiva positiva

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pinoguzzardi:
IL TRANSGENICO È OBSOLETO LA MODERNITÀ RISIEDE ALTROVE


" Da anni partecipo a incontri pubblici sugli Ogm, nei quali presto o tardi (di solito presto), i sostenitori degli Ogm dicono che ho un atteggiamento antiscientifico. Chi raccomanda prudenza, e altre strade ritenendo che quella del transgenico sia non solo innecessaria, ma controproducente in un sistema agroalimentare sano che deve basarsi sulla biodiversità e sulla multifunzionalità dell' agricoltura fa parte, agli occhi di questi "scienziati veri", di una sacca di arretratezza e ignoranza. Poi però mi confronto con tanti personaggi del mondo della ricerca, quella delle università e dei laboratori pubblici, e li trovo spesso in sintonia con le mie posizioni. Genetisti, presidi di facoltà di agraria, economisti, ecologi, possibile che siano tutti antiscientifici? Ecco, è importante sfatare il mito secondo cui gli Ogm sono l' avanguardia della ricerca. Quella del transgen i c o è u n a m e t o d o l o g i a vecchia e rozza, che ha dato - a fronte di i n v e s t i m e n t i faraonici - risultati deludenti e ha portato profitto solo nelle tas c h e d e l l e m u l t i n a z i o nali. C' è un' altra ricerca, che il convegno che si tiene oggi a Roma racconta, ed è quella al servizio degli agricoltori e dei consumatori che credono che questo pianeta sia una cosa più interessante e complessa di un titolo di borsa. Con i campi illegali in Friuli, che in questi giorni colpevolmente non vengono contrastati da chi ne ha l' autorità e il dovere, è iniziato l' inquinamento dell' agroalimentare italiano. Friuli fino a ieri significava buon vino. Da oggi significa inquinamento da organismi geneticamente modificati. La task force "Per un' Italia libera da Ogm", alleanza di associazioni e organizzazioni di categoria, connette la ricerca e i cittadini, legame finora non curato da chi avrebbe dovuto. Evidentemente occorre che la società civile faccia lavoro doppio e triplo, sostituendosi, dove occorre, anche alle istituzioni. Forse occorrerà farlo anche in Friuli, ma è questione di giorni, poi la contaminazione sarà cosa fatta e il nostro "made in Italy" sarà sono un' etichetta vuota. -

PETRINI ( * ) da La repubblica di ieri

(*)Carlo Petrini conosciuto come "Carlin" (Bra, 22 giugno 1949) è il fondatore del movimento culturale Slow Food.
Slow Food è un'associazione internazionale senza scopo di lucro nata in Italia, a Bra nel 1986 con il nome di Arcigola.
Slow Food nasce nella città di Bra, in provincia di Cuneo e si pone come obiettivo la promozione del diritto a vivere il pasto, e tutto il mondo dell'enogastronomia, innanzitutto come un piacere. Fondata da Carlo Petrini e pensata come risposta al dilagare del fast food alla frenesia della vita moderna, Slow Food studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo.

Slow Food, attraverso progetti (Presidii), pubblicazioni (Slow Food Editore), eventi (Terra Madre) e manifestazioni (Salone del Gusto al Lingotto di Torino, Cheese a Bra e Slow Fish a Genova) si è impegnata per la difesa della biodiversità e dei diritti dei popoli alla sovranità alimentare, battendosi contro l'omologazione dei sapori, l'agricoltura massiva, le manipolazioni genetiche. Attraverso la rete di associati che si incontrano, si scambiano conoscenze ed esperienze, Slow Food ha inteso fare del godimento gastronomico anche un atto politico, sottolineando come dietro a un buon piatto ci siano scelte operate nei campi, sulle barche, nelle vigne, nelle scuole, nei governi.

da Spilder: la vita senza paraocchi.

Spero che il " nostro" simpatico amico non risponda con la Sua, divenuta quasi usuale, locuzione latina anche nei confronti del Dott. Petrini, la lasci quella a Marco Tullio Cicerone: nessuno è Pitagora e tanto meno Aristotile.

Un forum serve per dialogare.

Ed il non dialogo da parte di un amministratore di un forum non fa certo onore al giornalismo partecipativo che si fonda sulla partecipazione attiva dei lettori.

Si rischia di mancare il nobile obiettivo che lo ha motivato ad " aprire" questo importante forum ibleo.

Si impegni invece ancor più a  " ragionare", magari contestando le non condivise affermazioni altrui con argomentazioni e non già con motti latini , nel rispetto dell'idea dell'open journalism.


                                                                                                                       pinoguzzardi

                                                                                                           

enrico tomasi:
mi scusi dottor guzzardi, non me ne voglia.....ma è convinto di detenere il monopolio sui motti latini?

pinoguzzardi:
Sicuramente no, sign. Tomasi.

Purchè si utilizzino per " condire" un ragionamento, un dialogo, al fine di  "arricchirne" i contenuti.

Non certo in surroga.

Ed era proprio questa la " ratio" del mio argomentare.

Evidentemente non sono stato chiaro e ciò mi dispiace.

Epperò se mi rileggo:  "Si impegni invece ancor più a  " ragionare", magari contestando le non condivise affermazioni altrui con argomentazioni e non già con motti latini" si affievolisce la certezza sul mio non essere stato chiaro.                                 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                             pinoguzzardi

enrico tomasi:

Eppero' se lo rilegge, prenderà atto che il signor Caligiore non si è mai sottratto dal ragionare 
In termini di argomentazione, ne con lei ne con altri interlocutori. Oltre tutto, Immagino che ognuno possa usare certi "condimenti" a proprio uso e consumo e in base ai gusti che possiede, non e' d'accordo con me?

Saluti     

pinoguzzardi:
Sono assolutamente d'accordo con Lei per quanto ha affermato nell'ultima parte del Suo post, fermo restando che
" quelli " sono solo dei " condimenti" che accompagnano il piatto forte, che è opportuno che non manchi.

Sono relativamente d'accordo con Lei, invece, per la parte iniziale: è pur vero che il sign. Caligiore " non si è sottratto dl ragionare", non già pero " mai".

Ed proprio  quel " non mai" che mi è dispiaciuto.

Ma sarà stata sicuramente  l'eccezione che conferma una positiva regola.



                                                                                                                   pinoguzzardi

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