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Il paesaggio e l'agricoltura: un rischio in negativo ed una prospettiva positiva
SC:
--- Citazione da: pinoguzzardi - 15:29:56 pm, 20 Luglio 2010 ---" sequenzialismo del D.N.A"
--- Termina citazione ---
infatti è sequenziamento del DNA non sequenzialismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Sequenziamento_del_DNA
il sequenziamento serve a identificare le funzione dei geni del dna o di parte di esso e ovvio che questo ha lo scopo finale la sostituzione parziale con componenti maggiormente interessanti o utili ossia ogm + sofisticati e in ultima analisi a creazione di nuove specie viventi
le sembra un caso un dei maggiori esperti mondiali di sequenziamento sia quello che ha prodotto la cellulare artificiale? oppure non le sembrano correlate le cose?
pinoguzzardi:
No, non mi sembrano assolutamente correlate le due cose seppure in termini di " sequenziamento".
E quell'articolo su " Repubblica" ne è la dimostrazione.
Se lo rilegga, senza integralismi e, per comodità, gliene riporto una parte:
" IL tentativo è uscire dalla contrapposizione manichea tra agricoltura tradizionale e organismi geneticamente modificati per esplorare le mille possibilità che le biotecnologie, dall´invenzione del pane e della birra in poi, hanno prodotto.
«Gli ogm sono fermi a soia, cotone, mais e colza modificati per sviluppare la resistenza agli erbicidi e agli insetti: le proposte della fine degli anni Ottanta», afferma Marcello Buiatti, ordinario di genetica a Firenze. «Le altre migliaia di sperimentazioni in sostanza non hanno funzionato perché l´idea di inserire un gene nuovo all´interno di una pianta, pensando che si limiti a fare quello che faceva nel contesto da cui è stato estratto, è sbagliata. Il nuovo gene finisce per interagire con tutto il Dna e il risultato è che l´operazione non dà il risultato atteso. Con le tecniche attuali invece, tutto cambia".
pinoguzzardi
SC:
va bene signor guzzardi ha ragione lei
l'articolo della repubblica dimostra che il sequenziamento ,che lei non sapeva manco scrivere, non c'entra nulla con gli organismi di vita artificiali , Venter e gli altri lo avranno fatto tanto per, come forma di cultura personale
lo dice la repubblica che qualche giorno fa diceva che la gravità non esiste deve essere vero per forza è una sicura dimostrazione
IPSE DIXIT
pinoguzzardi:
Che strano modo di discutere quello del sign. Caligiore.
Avevo letto, stamattina, due articoli su Repubblica ed ho ritenuto " postarli" su questo forum al fine di aprire il dibattito, pacato, sui due argomenti.
Del primo, riguardante il paesaggio ed il rischio di cementificazione, il sign. Caligiore se ne è disinteressato del secondo, invece, al leggere " l'agricoltura guarda avanti così il biotech supera gli Ogm" si è comportato come quel gatto dalla coda incurvata con i peli dritti, quali segnali di rabbia o di paura di fronte ad un avversario.
Ed ha tirato fuori Craig Venter che quell'articolista non aveva affatto citato.
Chissà perchè.
Nel merito ripropongo quanto affermato dal prof. Manuela Giovannetti, preside della facoltà di agraria di Pisa, «L´85 per cento degli ogm è stato progettato per resistere agli erbicidi e infatti il loro uso invece di diminuire è aumentato. Inoltre la possibilità che la resistenza agli erbicidi si trasferisca a piante infestanti creando uno scenario estremamente allarmante, con impatti pesanti sulla capacità del sistema agricolo mondiale, è concreta. I casi in cui questo processo è avvenuto sono ben documentati nella letteratura scientifica».
Ed il " nostro" vorrebbe tale metodologia impiantata nel nostro territorio.
Per fortuna che ci penserà l'Ente Parco degli Iblei ad impedirlo.
Non fosse altro per evitare:
" Coltivazioni di OGM: aspetti agricoli e naturalistici
I
l giorno stesso in cui la prima coltivazione di OGM ha fatto il suo ingresso nel mondo
esterno, valicando le strutture protette dei laboratori e delle serre controllate, si è capito
che nulla avrebbe potuto arrestare l’espansione dei coltivi geneticamente modificati (GM)
in natura. Semplicemente, non si può impedire alla natura di fare il suo corso. E le
coltivazioni all’aria aperta di OGM sottostanno, come tutte le altre, al corso naturale delle
cose.
Questo significa che in un campo coltivato a OGM (che sono brevettati, aspetto che
ha enormi conseguenze anche sul piano legale, come vedremo più oltre), accadono
fenomeni che l’uomo non può contrastare o controllare: le piante si riproducono, e questo
fatto apparentemente banale porta con sé invece una serie di conseguenze da valutare
molto attentamente.
Nei fiori maschili viene prodotto il polline, che dovrà incontrare un fiore femminile per
poter dare avvio alla nascita di un seme e quindi di una nuova pianta. L’impollinazione
avviene in diversi modi, per esempio attraverso il vento oppure determinati animali come
gli insetti. Questi differenti fattori di diffusione del polline operano da milioni d’anni per
portare a termine l’incrocio fra due individui della stessa specie e dar vita a un nuovo
individuo dal corredo genetico nuovo e unico.
Nessuno può impedire al vento di cospargere il polline per ettari ed ettari di terreno: ecco
perché è impensabile evitare che il polline di piante GM venga diffuso e arrivi a piante
non-GM. Una volta impollinato, il fiore lavora per formare il seme che verrà poi rilasciato
in natura, e a sua volta usufruirà di mezzi naturali come insetti, uccelli, vento, acqua, per
essere disperso e iniziare una nuova vita.
L’impollinazione e la diffusione dei semi sono due fenomeni naturali che l’uomo non
può impedire o pretendere di controllare, specialmente se parliamo di un campo coltivato
all’aria aperta. Si tratta di fenomeni di per sé banali ma dagli effetti negativi
potenzialmente dirompenti se applicati agli OGM.
Qual è il pericolo insito in questo processo naturale? Un campo coltivato con specie
tradizionali può subire la contaminazione da parte di OGM, innescando così un
potenziale conto alla rovescia per la sopravvivenza delle piante non-GM di quel campo e
lasciando spazio all’invasione del genotipo manipolato artificialmente. Quindi possiamo
ragionevolmente aspettarci che da un campo GM vengano dispersi
polline e/o semi verso altri campi, anche non-GM: questo porta a
ibridi che non sarebbero mai potuti nascere spontaneamente
in natura; inoltre gli OGM contengono geni che non sono mai stati
“testati” dalla selezione naturale per cui risulta del tutto
imprevedibile la risposta degli organismi che ne consumano, così
come sono imprevedibili le conseguenze genetiche in tutte le
specie coinvolte nella rete alimentare di cui fa parte l’OGM. La contaminazione è già
avvenuta, e continua ad accadere a ritmi preoccupanti, nonostante il complice silenzio dei
mass-media.
La diffusione in natura (volontaria o accidentale) di genotipi GM comporta effetti negativi
sia sulle coltivazioni tradizionali sia sulla vegetazione naturale, con effetti incontrollabili e
imprevedibili su tutta la rete alimentare".
da "blog nuovo ordine mondiale"
Rispetto poi al " sequenziatore del DNA" mi consenta una assimilazione concettuale.
Tramite la scissione dell'atomo si può arrivare sia alle centrali atomiche per uso pacifico che alla bomba atomica.
Con il " sequenziatore del DNA" si può arrivare sia al biotech che alla cellula artificiale costruita in laboratorio controllata da un DNA sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi proprio come qualsiasi altra cellula vivente ( Craig Venter).
Ed io preferisco sia l'utilizzo pacifico dell'energia atomica, con i dovuti accorgimenti e garanzie, che il " biotech".
pino guzzardi
SC:
ipse dixit
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