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ABOLIZIONE PROVINCE
carmelo spataro:
Giovanni Avanti
PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.
"In Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolitane", dichiara dal canto suo il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, relativamente alla legge della Regione Siciliana che "rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti con i commissari nominati dalla Regione". "Sarebbe questa - sollecita Saitta - la semplificazione? L'unico risultato della Legge Crocetta è il Commissariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno". Il presidente dell'Upi si chiede quindi "perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politica e dell'amministrazione della Regione Siciliana. Se si partisse dai dati del Ministero dell'Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale". La spesa della Regione Siciliana nel 2012 - evidenzia l'Upi - è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l'anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti e l'11% sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5.600 dipendenti, e i dirigenti sono l'1,8% del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. "E' evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni - afferma il presidente Upi - la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioé il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206, che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90% al pagamento dei costi dei consigli di amministrazione, delle sedi, del personale". A fronte di ciò è evidente, conclude Saitta, "che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili".
Nello Bongiovanni:
Condivido in pieno....
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Giovanni Avanti
PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.
"In Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolitane", dichiara dal canto suo il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, relativamente alla legge della Regione Siciliana che "rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti con i commissari nominati dalla Regione". "Sarebbe questa - sollecita Saitta - la semplificazione? L'unico risultato della Legge Crocetta è il Commissariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno". Il presidente dell'Upi si chiede quindi "perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politica e dell'amministrazione della Regione Siciliana. Se si partisse dai dati del Ministero dell'Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale". La spesa della Regione Siciliana nel 2012 - evidenzia l'Upi - è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l'anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti e l'11% sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5.600 dipendenti, e i dirigenti sono l'1,8% del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. "E' evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni - afferma il presidente Upi - la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioé il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206, che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90% al pagamento dei costi dei consigli di amministrazione, delle sedi, del personale". A fronte di ciò è evidente, conclude Saitta, "che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili".
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SC:
--- Citazione da: carmelo spataro - 21:40:08 pm, 20 Marzo 2013 ---
Giovanni Avanti
PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.
--- Termina citazione ---
non ho capito dottor spataro ma lei da aperto sostenitore di Crocetta ora sta criticando la sua abolizione delle provincie?
carmelo spataro:
Esatto : senza se e senza ma. Sostenere Crocetta, ed io sono stato il primo quando tutti si nascondevano, non vuol dire alzare sempre e comunque" la mano " anche quando non si condivide !
SC:
--- Citazione da: carmelo spataro - 14:13:43 pm, 21 Marzo 2013 ---Esatto : senza se e senza ma. Sostenere Crocetta, ed io sono stato il primo quando tutti si nascondevano, non vuol dire alzare sempre e comunque" la mano " anche quando non si condivide !
--- Termina citazione ---
mi scusi dottor spataro ma le ricordo che lei è un consigliere provinciale per cui il lettore comune pensa lla sua difesa è per diciamo "conflitto di interesse"
deve articolare un po meglio il suo dissenso da crocetta in questo senso nel merito e nel tempo si ricorda quando io dicevo di fare domande e lei si irritò mi sembra che una di esse riguardasse le provincie il suo dissenso era palese anche allora?
approfitti di questo topic per spiegare bene la sua posizione personale perchè le assicuro che tutti anche quelli che non glielo dicono pensano che lei sia contrario perchè vuole conservare il posto di consigliere (voti permettendo ovviamente)
sono certo che darà un spiegazione capace di fugare ogni dubbio
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