Comuni Zona Montana Iblea > Palazzolo Acreide

Video da diretta conferenza sostenitori parco iblei e scontro con i contrari

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enrico tomasi:
Mi scusi signor cascone, ma lei per tutela del territorio (dell'ambiente in questo caso) cosa intende?

cherumubeddi:

--- Citazione da: Vincenzo Cascone - 15:29:10 pm, 10 Giugno  2010 ---chisemu beddi! Ma davvero!
...

--- Termina citazione ---

Non è che vorrei trovare il pelo dentro l'uovo, ma da noi dicesi: chi (che) semu (siamo) beddi (belli/simpatici)...  quindi: chi semu beddi!!!



--- Citazione da: Vincenzo Cascone - 15:29:10 pm, 10 Giugno  2010 ---Finisce il documentario, il signore si alza e mi chiede: "e questo cosa c'entra col parco?"....E io rispondo "è il territorio", e lui continua "che c'entra il territorio col parco?". Questa domanda non la imbarazza? A me si! e tanto. A quel punto avevo si bisogno di aiuto....

--- Termina citazione ---

...ma io il documentario non l'ho visto perchè ero a 35/40 Km di distanza... l'ho cercato in questo forum, ma nulla!!!   Quindi io ho visto solo il suo imbarazzo e, come ha confermato, il bisogno d'aiuto... 
A proposito cosa riportava il documentario di così interessante? Ma se il documentario era collegato al parco come mai chi doveva capirlo non c'è riuscito??? Ai posteri l'ardua "sittenza"...



--- Citazione da: Vincenzo Cascone - 15:29:10 pm, 10 Giugno  2010 ---...
Zittito? Altro esempio: ci si chiedeva di come creare profitto con le risorse locali, o meglio con la territorailità. Ho fatto l'esempio del caciocavallo, formaggio generico degli iblei, senza regolamentazione e che ha un determinato valore, generico anch'esso. Non appena lo si vincola. tramite una certificazione, una tutela e un DISCIPLINARE DA OSSERVARE, il generico caciocavallo diventa il RAGUSANO DOP, principio di protezione e di  continuità di determinate caratteristiche nutrizionali e organolettiche.  Lo stesso formaggio viene venduto al triplo e crea mercato (voi palazzolesi date il vostro latte di alta qualità a conosorzi produttori di ragusano). E concludevo "applicate questo meccanismo al territorio. Prima generico e poi tutelato. L'appeal, il marketing territoriale, aumenta la propria efficacia se in un determinato territorio si rende manifesto il principio di tutela, dell'ambiente in questo caso". Non è che chi voglia continuare a fare cacio cavallo non lo puo' fare, lo fa, ma non lo potra' vendere al prezzo del ragusano. Al che mi si risponde che non capivano. Questo e' zittirmi?

--- Termina citazione ---


Mi scusi ma il Parco porterà sti benefici? Quindi l'allevatore ibleo si vedrà aumentare il costo della ricotta ed avere un maggiore introito poichè potrà vantarsi di averla prodotta in un ambiente protetto, è così all'incirca??
Proposta: facciamo allora il parco della costa ionica, così la tutela dell'ambiente la si potrà programmare e confrontare con le "forze del posto" (industrie) e non con semplici cittadini... (lì si che serve il parco)
 


--- Citazione da: Vincenzo Cascone - 15:29:10 pm, 10 Giugno  2010 ---...
Un ultima cosa: costruire palazzi che non servono a nessuno (a RAgusa abbiamo posti per 350.000 abitanti, per una popolazione di 70.000, l'inerzia affaristica della concessione edilizia produce mostruosità aberranti) significa letteralmente mangiarsi fette di territorio in maniera irreparabile. La polemica nasceva sulla possibilità di dirottare il cantiere edile in una funzionalità più restaurativa dei numerosi ruderi che la nostra civiltà contadina ha lasciato come carcasse disseminate sul territorio. Nella legge quadro è prevista e incentivata l'adozione di tale misure. tutto qua.   

--- Termina citazione ---

Che io ricordi certi strumenti chiamati piani regolatori generali, limitano anche ciò che Lei definisce "mostruosità aberranti"... 
una domanda: l'istituzione del parco cambierà anche l'idea dei politici che hanno creato le "mostruosità aberranti" per un "pugno di voti"???     A Sortino ne abbiamo bisogno... sa com'è lottizzazioni, etc
Quando potremmo vedere il documentario da Lei fatto???  Adesso sono curioso...

chi semu beddi!

Vincenzo Cascone:
Il documentario non conta quanto il parco. Il primo te lo vedi se vuoi, il secondo te lo vivi se puoi. Bisogna essere all'altezza, è una nuova progettualità ch non puoi interpretare con gli strumenti politici ed economici locali. E' una occasione irripetibile per rimettere in moto le dinamiche di visibilità dell'area. I benefici vengono da una crescita complessiva della comunità e ovviamente il benessere si distende in orizzontale, con i servizi, le cooperative, i prodotti tipici, la ricezione, i musei, i negozi, i centri storici e chinque voglia proporre qcosa.... I benestanti non hanno bisogno del Parco, il territorio si. La partita qui è molto più grande. Gli interessi che non si devono toccare non sono quelli degli allevatori o della piccola impresa edile (che io rispetto, nel cantiere come nel sapere), ma quelli degli appaltatori edili, dei trivellatori sanguisughe che derubano le nostre risorse distruggendo il nostro territorio e lasciando elemosine e tangenti e macchinari in disuso, degli speculatori sulle energie rinnovabili. Cosa hanno in comune queste categorie? Fette di territorio. Quindi sono ben lontano dal prendermela col povero allevatore che crede che gli ambientalisti si mangino i bambini. Mettere la zootecnia contro il parco è la più grande bufala (qui ci vuole) che potevano fare i politici locali. Pensavamo che non sarebbero arrivati a convincere i massari che il sole gira attorno alla terra o che questa sia piatta, le associazioni di categoria si, li siamo sul loro campo, di favoritismi, ammiccamenti, sagre e contributi riservati, di fidelizzazione. Una catena umana ridotta e alle strette con una crisi che ci sta travolgendo. E noi invece che rimboccarci le maniche e sfruttare questa botta di culo epocale, proteggiamo il nulla contro il qualcosa (tutto da ancora da gestire (problematica seria di istituzione del parco). Va accettato il paradosso produttivo che nell'epoca dell'abbattimento di tutte le frontiere e del libero mercato, l'erigere nuovi paletti e nuove frontiere significa progettare CON il territorio con scelte più "giovani" e nazionali, mettendo in rete il sistema ibleo, adesso completamente scollegato. Idee, visioni, in ogni caso nessun volere contro l'attuale economia, che, lo ripetiamo, non subirà nessuna limitazione che supera la attuali norme in vigore. Per Chisemubeddi la mia mail è vincenzo@extempora.com se mi mandi indirizzo te lo spedisco ( e se vuoi lo puoi masterizzare ai tuoi amici  8)   

cherumubeddi:

--- Citazione da: Vincenzo Cascone - 21:53:23 pm, 10 Giugno  2010 ---Il documentario non conta quanto il parco. Il primo te lo vedi se vuoi, il secondo te lo vivi se puoi. Bisogna essere all'altezza, è una nuova progettualità ch non puoi interpretare con gli strumenti politici ed economici locali. E' una occasione irripetibile per rimettere in moto le dinamiche di visibilità dell'area. I benefici vengono da una crescita complessiva della comunità e ovviamente il benessere si distende in orizzontale, con i servizi, le cooperative, i prodotti tipici, la ricezione, i musei, i negozi, i centri storici e chinque voglia proporre qcosa.... I benestanti non hanno bisogno del Parco, il territorio si. La partita qui è molto più grande. Gli interessi che non si devono toccare non sono quelli degli allevatori o della piccola impresa edile (che io rispetto, nel cantiere come nel sapere), ma quelli degli appaltatori edili, dei trivellatori sanguisughe che derubano le nostre risorse distruggendo il nostro territorio e lasciando elemosine e tangenti e macchinari in disuso, degli speculatori sulle energie rinnovabili. Cosa hanno in comune queste categorie? Fette di territorio. Quindi sono ben lontano dal prendermela col povero allevatore che crede che gli ambientalisti si mangino i bambini. Mettere la zootecnia contro il parco è la più grande bufala (qui ci vuole) che potevano fare i politici locali. Pensavamo che non sarebbero arrivati a convincere i massari che il sole gira attorno alla terra o che questa sia piatta, le associazioni di categoria si, li siamo sul loro campo, di favoritismi, ammiccamenti, sagre e contributi riservati, di fidelizzazione. Una catena umana ridotta e alle strette con una crisi che ci sta travolgendo. E noi invece che rimboccarci le maniche e sfruttare questa botta di culo epocale, proteggiamo il nulla contro il qualcosa (tutto da ancora da gestire (problematica seria di istituzione del parco). Va accettato il paradosso produttivo che nell'epoca dell'abbattimento di tutte le frontiere e del libero mercato, l'erigere nuovi paletti e nuove frontiere significa progettare CON il territorio con scelte più "giovani" e nazionali, mettendo in rete il sistema ibleo, adesso completamente scollegato. Idee, visioni, in ogni caso nessun volere contro l'attuale economia, che, lo ripetiamo, non subirà nessuna limitazione che supera la attuali norme in vigore. Per Chisemubeddi la mia mail è vincenzo@extempora.com se mi mandi indirizzo te lo spedisco ( e se vuoi lo puoi masterizzare ai tuoi amici  8)

--- Termina citazione ---


Ma glielo mando eccome: chisemubeddi@hotmail.it

Una cosa...
Mio papà mi ha sempre detto che sono i comunisti che mangiano i bambini...
Mi disse pure:" u lupu da malacuscenza commu opera pensa"...  ma non è che dobbiamo pensare agli ambientalisti come tali mangiatori...?
Vede caro Vincenzo, le esperienze del passato "recente" riguardo ai carrozzoni che navigano nelle acque amiche della Casta "politica" nostrana, ci rendono sgomenti come si possa pensare all'attivazione di tale parco che, come Lei dice, potrebbe essere una botta di culo epocale e riuscire a ciò che Lei auspica; non per essere pessimisti ma, mi creda, di mezzi per controllare quello che è il deturpare l'ambiente ne esistono tanti.
Basta pensare alle guardie forestali che hanno quel compito specifico, riferito alla difesa dell'ambiente... (attenzione a non prenderla in faccia stà botta di...)

Ho inteso, mi pare dal Sindaco Scibetta, che ogni Comune rientrante nell'area del parco dovrà nominare un rappresentante...
un altro posto di sottogoverno per soddisfare le beghe delle varie Amministrazioni locali...  ma di sostanziale cosa saprà costruire?

Opsss! costruire nel senso di progettare... nel senso di proposte...  non case mostruose aberranti... (sono curioso di vedere la sua casa).

Con questo le sarei grato se m'inviasse il Suo documentario così d'avere più elementi per intervenire in questo topic...

chi semu beddi!

enrico tomasi:

--- Citazione da: Vincenzo Cascone - 15:29:10 pm, 10 Giugno  2010 --- E concludevo "applicate questo meccanismo al territorio. Prima generico e poi tutelato. L'appeal, il marketing territoriale, aumenta la propria efficacia se in un determinato territorio si rende manifesto il principio di tutela, dell'ambiente in questo caso". Non è che chi voglia continuare a fare cacio cavallo non lo puo' fare, lo fa, ma non lo potra' vendere al prezzo del ragusano. Al che mi si risponde che non capivano. Questo e' zittirmi?

--- Termina citazione ---

.....lei si è zittito perchè perfettamente consapevole che per produrre caciocavallo DOP servono competenze e professionalità, non parchi


mi tolga un'altra curiosità signor cascone, spero mi risponda almeno stavolta (cercherò di essere telegrafico), con quale meccanismo colloca "L'APPEAL", in quella terra che lei definisce "cloaca di favoritismi e amicizie trasversali", abitata da megalomani sarcastici, politici corrotti, asserviti e bigotti agricoltori, anarchici speculatori palazzinari, cazzatari insicuri, e psicolabili ammutoliti...ingaggia l'uomo nero o babbo natale?

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