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Le domande sul parco su cui riflettere

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sebyali:
http://www.parconazionale5terre.it/consulenti-e-collaboratori.asp

Altri collaboratori e consulenti nel Parco Nazionale delle Cinque Terre

pinoguzzardi:
Come Lei ha dimostrato, sign. "sebyali", le retribuzioni del personale di un parco nazionale, sono assolutamente normali.

Nel merito del problema che Lei ha posto è corretto affermare che nel nostro territorio esistono già zone con vincolo assoluto ( Cava grande, Pantalica, Vendicari e molte altre ancora) e queste rientrenanno nella zona A del parco.

Il resto del territorio, così come da proposta dei cosiddetti " ambientalisti" fatta propria dalla provincia regionale di Siracusa, non avrà alcun vincolo aggiuntivo rispetto a quelli già esistenti ( vincolo paesaggistico, vincolo idrogeologico) ma nei confronti del quale bisogna codificare regole condivise "sul come fare".

Successivamente il territorio sarà diviso in quattro fascie, sempre però sulla scia del consolidato come sopra.

E' un problema che non può riguardare solo alcune zone, si parlerebbe altrimenti solamente di " riserva", ma di un intero territorio il cui perimetro è ancora da segnare e verso il quale dovrà innestarsi una politica di " conservazione e sviluppo".

E questi due obiettivi  verranno governati dall'Ente parco con la fattiva e decisa partecipazione  degli Enti locali.

E lo sviluppo dovrà trovare " sponda" proprio dalla tutela e conservazione del nostro bel paesaggio nel suo complesso, sia esso naturale che architettonico/culturale tramite il turismo, oltre che dalla incentivazione di una agricoltura d'eccellenza e di un artigianato di qualità.


                                                                                                                      pinoguzzardi




                                                                                                                       

enrico tomasi:
Condivido in pieno seby.

A proposito di numeri, personalmente ho trovato quelli dell'espresso, da nessun sostenitore del parco smentiti.
Essi dimostrano sprechi, malaffari, malcostumi, nepotismi, corruzione, quanto di peggio insomma la macchina politico-clientelare del nostro paese possa esprimere.
 
Vorrei essere smentito sulla base di numeri e circostanze precise, alla pari di quelle dell'inchiesta che ho pubblicato e che riguarda buona parte dei parchi nazionali italiani. Ma fino ad oggi, nonostante infiniti interventi, nessuno ha fornito un solo elemento che, specie dal punto di vista economico, possa consentirci una più razionale e serena analisi, e chi sa, magari convincerci dell'utilitá del parco.

Mi auguro lo possa fare tu seby, qui nessuno è contro per partito preso, sono i carrozzoni politici, specie se sulle nostre teste che non vogliamo più tollerare.
Stipendiare con somme da manager altra gente che affianca 30.000 forestali nel compito del nulla, non so a te, ma a me può dare parecchio fastidio.

sebyali:
Ho dimostrato che gli stipendi sono normali....... ma quanti consulenti anche per decidere di cose semplicissime.

Comunque io credo che l gente abbia paura dei vincoli e che li spaventi dover affrontare dei cambiamenti che non vogliono o non si sentono di fare.

Per anni ad esempio sono stati consigliati che la razza brunalpina (bruna adesso)era ottima sia per il latte che  per la carne era per cosi dire  a doppia peculiarità, per cui le SOAT  ed altri organismi statali e di controllo hanno pressato affinché si cambiasse per una questione di reddito e di convenienza. Adesso dovrebbero ricambiare per la modicana solo perché è autoctona e lo imporrebbe il parco. Lei mi dirà che i cambiamenti porteranno benessere, ma  io ho i miei buoni dubbi.
 Il cambiare specialmente per chi è anziano (e la nostra è tendenzialmente un agricoltura che grava per una buona percentuale su un gran numero di anziani)non è facile o semplice.
Magari un giovane si lascia meglio orientare ma chi è vecchio è per natura poco incline al cambiamento.

I  tecnici poi non vedono di buon occhio il parco e questo è tutto dire, temono un'arguirsi della burocrazia e degli adempimenti.

Per non parlare di chi con un misero contributo dovrà cambiare il tetto della propria casa pur non avendo i soldi.

La condivisione delle idee e delle cose da affrontare ed in che tempi dovrà, (semmai si farà il parco),essere il tema fondamentale nei prossimi mesi.

 

enrico tomasi:
Dottor guzzardi, ma di quale sviluppo continua a parlare?
Non e' stato in grado di fornire un solo e misero elemento a sostegno del fatto che l'istituzione di un parco possa incrementare l'economia nelle aree che lo riguardano!!
 
A nome di chi parla? Di quale Turismo e agricoltura d'eccellenza si occupa, cosa ne sa lei? Cosa e a chi vorrebbe vendere? Ha mai venduto qualcosa nella sua vita? Ė mai stato in concorrenza con qualcuno che vende ciò che produce o vende lei? Ha idea, li dove il turismo funziona, quali esperienze, quali professionalità  sono in gioco, o crede che siano una manciata di contributi a fare la differenza?

Lo vuole il parco? Per fare cosa che non potrebbe fare anche senza, e senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti???

cosa faranno di concreto i suoi figli, i suoi nipoti una volta istituito, di cosa si occuperanno? Forse di Coltivazioni "ecologiche", come ebbe a riferirmi testualmente sull'altro Topic?

 O forse ancora Ė della gestione che avranno la possibilità di occuparsi? Mi tolga questo dubbio! 

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