Comuni Zona Montana Iblea > Palazzolo Acreide
Le domande sul parco su cui riflettere
sebyali:
I video riportano i fatti così come sono. Sono le persone a parlare liberamente ognuno con le loro idee, quelli a favore e quelli contrari. Ed in questi giorni li ho aperti tutti. Oltre ad aver letto una caterba di opuscoli e file PDF articoli e quant'altro, tutto molto interessante devo dire.
Nei video di Caligiore molti si sono espressi contro il Parco e parlo del prof, Monaco, Paolo Petrolito, e diversi altri che non conosco, ma sono contro il parco il prof. Gionfriddo, il prof. Sarcia. Parlo di persone che hanno alle spalle una vita dedicata all'agricoltura sia sul campo, come eccellenti professionisti ed in ambito scolastico.Mi sembra stupido non tenere conto delle loro perplessità, e di tutti gli altri che dicono di no al parco.
Faccio notare che determinate perplessità vengono dalla considerazione del fatto che dove c'è ambiente naturale non ci può essere agricoltura e viceversa. Il parco nel suo insieme deve avere soluzione di continuità tra le aree con vincoli integrali i cosiddetti corridoi potrebbero dico potrebbero essere le zone a più alto rischio di conflitto. Ed i conflitti vanno sempre evitati.
Come mai gli altri parchi non hanno varato gli adempimenti di legge come il piano, il regolamento e il progetto pluriennale di sviluppo economico, eppure alcuni dei parchi che non lo hanno fatto sono dei parchi importanti, come mai mi chiedo e vi chiedo?
Perché delegare sempre altri al fare e non mettersi la in prima persona. Guardi che poi le righe scritte su questo forum rimangono e non le vorrei dire glielo avevo detto.
Insomma costruiamo delle regole certe dalla quale nessuno si senta fuori o estromesso non mi sembrano cose assurde, o fuori dal mondo.
Credo che su questo si possa concordare.
pinoguzzardi:
" Perché delegare sempre altri al fare e non mettersi la in prima persona. Guardi che poi le righe scritte su questo forum rimangono e non le vorrei dire glielo avevo detto.
Insomma costruiamo delle regole certe dalla quale nessuno si senta fuori o estromesso non mi sembrano cose assurde, o fuori dal mondo".
Mai io, nel mio piccolo, mi sono messo in prima persona fino al punto che qualcuno mi ha accusato di essere motivato perchè la mia azione è finalizzata alla sistemazione dei miei " lattanti" tre nipotini.
Ed ancora aspetto informazioni su un certo "rossore" certamente spuntato dalle Sue guance porporine.
Non le ho chiesto di elencare coloro che sono pro o contra i parchi ma di elencare i documentati presunti danni desunti dai preziosi video del sign. Caligiore, così come da Lei sostenuti rilevati.
Il paventato danno più rilevante è stato quella " insuffalto" sugli allevamenti bovini.
Un importante personaggio politico quale è Titti Bufardeci ha sostenuto che nel parco degli Iblei si sarebbe potuto allevare solamente ed esclusivamente la mucca modicana in quanto la sola autoctona, con conseguente " fucilazione" al muro di tutte le altre razze di bovini che producono ottimo latte sia in quantità che in qualità.
Ed è stata questa la " bufala" più eclatante smentita sia da altri politici che dal successivo imbarazzante silenzio del suo autore ed, altresì, dal Direttore del parco nazionale delgi abruzzi il quale, ad apposita domanda proprio da me sollecitata ad un agricoltore presente in quella bella sala buscemese, ha risposto che trattasi di una solenne sciocchezza, con riferimento alla politica dei parchi, tant'è, ha riferito che nel citato parco un allevatore conduce una prospera azienda allevando mucche non autoctone, di razza " simmental", coadiuvato dalla sua bella e bionda moglie tedesca.
A parte quella bella tedesca è la norma che smentisce il " titti".
L'art. 11 della più volte citata norma prevede che " nei parchi sono vietate le attività e le opere che è possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati, con particolare riguardo alla flora ed alla fauna protette ed ai rispettivi habitat ed in particolare è vietata l'introduzione di specie estranee, vegetali ed animali, che possano alterare l'equilibrio naturale".
E l'equilibrio naturale attiene non vi è dubbio agli animali non di allevamento, " fuori dai recinti" è il termine utilizzato nei piani dei Parchi adottati in Italia proprio a significare che gli allevamenti non hanno nulla a che vedere con quella prescrizione.
In un Suo post ho letto una preoccupazione riguardante il presunto onere che gli allevatori dovrebbero sostenere per modificare le attuali copertura in lamiera delle loro stalle.
Non è così.
L'art. 11 del citato regolamento da adottare disciplinerà, tra l'altro, " la tipologia e le modalità di costruzione di opere e manufatti".
Ma sarà una disciplina ex nunc non già ex tunc e ciò per i principi generali del diritto..
Al limite quel regolamento potrà prevedere degli incentivi per la ristrutturazione volontaria di quelle vecchie coperture secondo i nuovi canoni condivisi stabiliti dall'ente Parco e ciò al fine di " valorizzare il patrimonio architettonico anche rurale".
Le voglio fare un esempio.
Molti dei centri storici dei nostri Comuni sono ora soggetti a vincolo paesaggistico con la conseguenza che anche nel caso di installazione di un portoncino è necessario, riguardo alla tipologia di quel manufatto, il parere della Sovrintendenza.
E questa non si sognerà mai di autorizzare la installazione di un giallo portone in alluminio anodizzato.
Ciò non significa che gli attuali analoghi portoni esistenti dovranno essere abbattuti se installati in un momento storico
" senza regole codificate" e, quindi, legittimamente da parte dei cittadini.
Qualcuno ha pensato, per la fattispecie, la creazione di un fondo comunale per finanziare la volontaria riconversione, con agevolazioni pubbliche, ma il tutto sulla base della volontarietà di ciascun proprietario.
"Costruiamo delle regole certe dalla quale nessuno si senta fuori o estromesso non mi sembrano cose assurde, o fuori dal mondo".
Certo che non lo sono ma perchè quel suo periodo è in forma dubitativa?
pinoguzzardi
sebyali:
Figurarsi se io ho dubbi, credo nella buona fede delle persone e nelle idee di ognuno, seppur contrapposte e poi credo che da questo dibattito, possano nascere idee concrete per la salvaguardia del nostro ambiente. Mettendo al centro di tutto l'uomo nel rispetto della natura, degli animali, e dell'ambiente, partendo però dall'uomo.
Quindi la mia non voleva essere una forma dubitativa nei confronti di Pino Guzzardi ma una forma affermativa convinto come sono che tutti perseguiamo uno scopo comune.
sebyali:
Spero che agli altri utenti non gli sia seccata la lingua, o bloccati i polpastrelli mi piacerebbe saper e cosa ne pensano gli altri. Altrimenti diventa un dialogo a due fra me e Pino Guzzardi.
SC:
--- Citazione da: pinoguzzardi - 14:28:36 pm, 06 Agosto 2010 ---Ed è stata questa la " bufala" più eclatante smentita sia da altri politici che dal successivo imbarazzante silenzio del suo autore ed, altresì, dal Direttore del parco nazionale delgi abruzzi il quale, ad apposita domanda proprio da me sollecitata ad un agricoltore presente in quella bella sala buscemese, ha risposto che trattasi di una solenne sciocchezza, con riferimento alla politica dei parchi, tant'è, ha riferito che nel citato parco un allevatore conduce una prospera azienda allevando mucche non autoctone, di razza " simmental", coadiuvato dalla sua bella e bionda moglie tedesca.
--- Termina citazione ---
lo stesso direttore nello stesso passaggio ha detto che avrebbe avuto difficoltà se si fosse trattato di un allevamento di struzzi
facendo dunque capire che la cosa passa comunque da lui, ossia è necessario, un nulla osta o permesso all'ente parco cosa che ora non è necessario.
e basta con sta storia che "c'era gente che pensava che nel parco etc etc" era gente che aveva delle domande lecite ma che qualcun altro con il vizio di definire assurde le domande ci continua a fare la salsa.
la maggior parte di domande serie sono rimaste inevase o "senza dati".
i parchi sono strumenti di tutela e valorizzazione del territorio non di sviluppo economico dire il contrario è una bugia ma ci sono evidentemente una serie di personaggi adusi allo scopo.
infatti lo stesso ducoli ammetteva, seppure implicitamente, che gran parte del giro economico accreditato al parco era probabilmente da annoverarsi a quello della stazione sciistica.
questo parco è stato progettato male e promette di realizzarsi peggio
i parchi si costruiscono partendo da nuclei piccoli ed eventualmente allargandoli con il tempo non il viceversa facendo entrare quelle comunità che sono abbastanza mature da rispettare le regole ivi esistenti.
qui la gente è palesemente contraria, nel momento che questo parco verrà attuato veramente, ognuno farà i cazzi propri e così otterremo un altra legge fatta per essere infranta educando ancora di + alla mancanza di legalità.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa