Comuni Zona Montana Iblea > Palazzolo Acreide
Le domande sul parco su cui riflettere
SC:
carissimo dottore è vero lo ribadisco se nel parco si può fare tutto, persino coltivare gli ogm come dice lei allora sono per il parco che problemi ci sono
ma è abbastanza evidente che la mia è una provocazione perchè so già da pareri molto + autorevoli dei suoi che queste cose non sono possibili
vuole sfatare le mie posizioni alla racconti se esiste il caso di un'autostrada costruita all'interno di un parco già esistente
oppure un industria agroalimentare cresciuta all'interno di un parco.
oppure un parco eolico/solare di tipo industriale fatto all'interno di un parco.
altrimenti la finisca di citare leggi che lei interpreta a suo modo e senza alcuna autorevolezza, visto che avvocati e un ingegneri ne sanno + di lei in materia e dicono l'esatto contrario di quello che dice lei.
e ora la saluto sul serio
sebyali:
Da dove si è partiti ha poca importanza,sta di fatto che al momento in pochi sono favorevoli al parco punto.
Pino Guzzardi non riesce a capire questa cosa importante, per quindi adeguarsi al sentire comune, non crede a quello che dicono gli altri, o che si possano verificare i fatti che preoccupano la maggioranza delle persone.
Abbandonare le proprie posizioni a volte e necessario per vedere le cose da un altro punto di vista, può essere una dote questa di grande sagacia.
I parchi in ogni dove sono dei carrozzoni, dimostrabile e dimostrato. Anche se la teoria dice che sono delle istituzioni virtuose, ma mi dispiace dirlo la realtà e ben diversa.
I politici giocano su questa forme di associazionismo per placare la loro sete di potere e poter sistemare alcuni dei loro clienti e portaborse. Dimostrabile e dimostrato nelle discussioni.
I soldi sono pochi e saranno sempre meno, come si farà a gestire un parco di cosi vaste dimensioni. Dimostrabile e dimostrato ( che i soldi non ci saranno).
Che il parco possa portare ricchezza alle maestranze e che possa avere ricadute di un qualche rilievo sul territorio, come da teoria, E tutto da dimostrare.
La nascita di un parco è auspicabile la dove non ci sono conflitti sociali e qui i conflitti seppur minimi ci sono, bisogna arrivare per forza a problematiche più pesanti. Non credo.
Non vedo idee chiare neppure sulla sistemazione delle varie aree del parco. Io dicevo di prendere in considerazione la proposta dell'unione dei comuni e Pino Guzzardi mi dice di stendere un velo pietoso anche su questa.
E non mi sembra possibile accettare, allo stato attuale, il parco così come è stato pensato non ci sono le condizioni sociali,culturali ed economiche per farlo.
Servono proposte, magari contrapposte ma fattive e terra terra, che tengano conto del tessuto sociale degli Iblei.
Può darsi che i politici vogliano fare da sè senza il sostegno popolare ma mi sembra molto rischioso e poco proficuo.
Questi sono i fatti che piaccia o no, e bisogna tenerne conto nella discussione, solo per non finire in un muro contro muro che non porta da nessuna parte se non a fare il gioco di chi vuole approfittarne.
pinoguzzardi:
Ancora con " avvocati e un ingegneri ne sanno + di lei in materia e dicono l'esatto contrario di quello che dice lei", come se non avesse letto il sign. Caligiore le singole prese di posizione ufficiali dell'Ordine degli Ingegneri e degli Architetti.
Di avvocati locali che non condividono l'idea del Parco degli Iblei ne conosco solo uno il quale, a vederlo e sentirlo in alcuni servizi di questo forum, oltre che a leggerlo in un periodico locale, a parte il dimostrato Suo errore nei presupposti concettuali, si era schierato, allora decisamente, contro l'idea del parco sostenendo una strana tesi che così si può riassumere: io non conosco la problematica del parco e quando uno non conosce una cosa si schiera contro, a prescidere, come affermava Totò.
Non sa più cosa dire il nostro s.c., è in affanno come quell'altro " primus" nazionale del quale, ieri, l'ex berlusconiano di ferro, Gabriele Albertini, nel recente tempo passato sindaco di Milano: " Berlusconi ha costruito un partito dove ciò che piace al principe ha vigore di legge e dove chi non è d'accordo viene messo alla porta".
E non vorrei applicare la proprietà transitiva.
Rispetto alle affermazioni del pacato utente " sebyali" non posso convenire sulle stesse.
In un forum ibleo parallello a questo si può visualizzare un convegno ( sessione HD video) tenutosi a Buscemi ed avente quale oggetto " Il Parco degli Iblei - opportunità e problematiche" con la partecipazione in primo luogo dei cittadini iblei e poi dal Direttore del parco nazionale degli Abruzzi, del Presidente del parco nazionale delle cinque terre ( in video conferenza) e da un dirigente dello stesso citato ultimo parco.
Una conferenza molto riuscita alla quale però, caso strano, non partecipò il sign. Salvo Caligiore nella Sua, per altri versi ed occasioni, eccellente funzione " testimoniale" .
Gli dia una occhiata, sign, " sebyali" e forse, con sagacia, cambierà idea sul concetto parco/carrozzone.
Una domanda : quali sono le attuali non esistenti " condizioni sociali, culturali ed economiche per farlo" ?.
Ed altresì Le chiedo di chiarire meglio questa Sua osservazione " La nascita di un parco è auspicabile la dove non ci sono conflitti sociali e qui i conflitti seppur minimi ci sono, bisogna arrivare per forza a problematiche più pesanti. Non credo".
A meno che Lei non confonda le diversità di opinioni con i conflitti sociali che sono tutta un'altra cosa e dei quali mi permetto di indicarne una delle tante definizioni, tralasciando di citare Carlo Marx:
" l'espressione conflitto sociale deriva dalla sociologia moderna e definisce i contrasti fra gruppi sociali riguardo a valori immateriali (prestigio, onore), allo status sociale, all'esercizio del potere o alla divisione delle risorse disponibili in maniera limitata (Disuguaglianza sociale). I conflitti possono manifestarsi apertamente o rimanere allo stato latente. Essi si esprimono attraverso diverse forme di alterazione dell'ordine sociale costituito, e spaziano da azioni individuali a forme rituali e simboliche circoscritte ad aree ristrette, fino a sfociare in scontri potenzialmente senza limiti (guerra civile)".
Non penso assolutamente che la discussione sul parco degli blei sfocerà in una guerra civile.
Non è uno scontro tra " classi".
Rispetto a quel " velo pietoso" sulla proposta di un parco " gattopardato" ne ho cercato di dimostrare le motivazioni rispetto a quel sostenuto mio " stendere" e nessuno è intervenuto a confutare, nel merito, quelle mie osservazioni, ed io aspetto.
Ed è proprio in relazione a quelle osservazioni che Fabio Granata così si è espresso:
" Sul Parco degli Iblei è in corso una campagna di disinformazione tendente a diffondere paura e sospetto: da qui una serie di strambalate teorie su perimetrazioni limitate e salvaguardia delle attività produttive. L’esperienza dei Parchi insegna invece che la loro istituzione non solo non condiziona le attività produttive di qualità ma le fa crescere enormemente."
Fabio Granata, deputato di questa Repubblica oltre che avvocato, come quell'altro.
pinoguzzardi
SC:
--- Citazione da: pinoguzzardi - 09:43:46 am, 07 Agosto 2010 ---Ancora con " avvocati e un ingegneri ne sanno + di lei in materia e dicono l'esatto contrario di quello che dice lei", come se non avesse letto il sign. Caligiore la presa di posizione ufficiale dell'ordine degli Ingegneri e degli Architetti.
--- Termina citazione ---
dottore questo si chiama estrapolare frasi del contesto, non ho citato ingegneri e architetti e avvocati in quanto favorevoli o sfavorevoli al parco su questo so benissimo che ci sono posizioni differenti, valga per tutti quella dell'ing. Turibio presidente del comitato pro parco.
promotore del parco ma che mi ha negato personalmente la possibilità delle serre in zona C che lei ha cassato come infondata.
ho parlato con architetti che mi hanno confermato che l'ente parco tende a bloccare le strade da costruire, fatto accaduto ad un architetto palazzolese per il parco di bronte.
ma lei mi nega questo. il documento dal lei citato non è relativo al discorso vincoli tecnici che nasceranno ma un parere generico sulla fattibilità e sostenibilità del parco
rispetto + un ambientalista che mi dice i vincoli ci sono e me li dice, che lei che quasi dice che non ci sono vincoli cercando di ingannare me e la gente mettendomi davanti al fatto compiuto ma purtroppo ho visto e dimostrato che è sua consuetudine e questo rende la conversazione noiosa e mediocre.
P.S. anche Titti Bufardeci è avvocato come quegli altri, così come lo è l'avv.Nigro (reticolare) così come lo è Bono (e votato contro al parco in parlamento a suo tempo) che guarda caso ha dimezzato la superficie proposta degli ambientalisti, mi scusi quindi se me ne sbatto i coglioni della sua stella polare Fabio Granata
pinoguzzardi:
Invece di " sbattersi i cabasisi", termine più gentile rispetto a quello da Lei usato in linea con la Sua ostinata tradizione scurrile, perchè non si legge, a proposito di Fabio Granta, uomo lontano da me dal punto di vista ideologico ma sicuramente onesto e culturalmente preparato, l'ultimo Suo saggio, edito da Lombardi, " L'Italia a chi la ama".le cui conclusioni politiche si possono così riassumere: " Urge uscire dall'afasia. Una politica non più rassegnata alla ripetizione dell'esistente chiama oggi all'attivismo laico e appassionato per una nuova Italia da costruire insieme ai nuovi italiani che la amano"
A parte la prefazione di Giancarlo Fini che riproduco:
" Non è solo un invito all’amor di patria –espressione cara ai nostri padri e ai nostri nonni, ma che scalda sempre il cuore- né soltanto un’esortazione all’impegno civico. “L’Italia a chi la ama” contiene anche una certa idea della nazione, della nazione come patrimonio collettivo che cresce e si rinnova con l’impegno dei cittadini. ...Le nazioni camminano: sono progetto e politica, non solo memoria e folklore. Men che mai sono idoli neopagani, fondati sui miti foschi e rovinosi del “sangue” e del “suolo”.
Si impegni anche Lei, sign. Caligiore, la ami questa Italia oltre al nostro bellissimo " sacro suolo" ibleo", questo non certo " mito fosco e rovinoso".
Una "chiosa".
perchè non chiede all'ing. Turibio quale è la norma giuridica che espressamente vieta di installare serre nella zona C di un parco nazionale, io da "ignorante", come sostiene Lei, non la conosco.
E se me la partecipa, quella risposta, sarà un modo per diminuire la mia ignoranza.
So solo che l’agricoltura intensiva in serra presuppone di solito l’uso massiccio di pesticidi e fitofarmaci ed allora quel divieto potrà essere, ma non è detto, inserito nel Regolamento del Parco, se condiviso anche dalla Comunità di Parco e quindi dai Sindaci del territorioseppure un condizionamento sull'uso dei pesticidi e fitiofarmaci nelle serre lo ritengo personalmente opportuno, nell'interesse dell'ambiente e della salute della gente .
Ma Lei con i pesticidi, i fitofarmaci e le colture OGM ha un buon rapporto.
Io, invece, No.
Questione di diversità di opinioni.
Rispetto ai vincoli Lei mistifica le mie affermazioni: non ho mai detto che vincoli non ce ne saranno ho detto invece che, se le "norne di garanzia" saranno scritte come da proposta degli ambientalisti fatte proprie, in definitiva, dalla nostra Provincia Regionale, nel territorio del Parco non vi sarà alcun vincolo in più rispetto a quelli oggi fortunatamente esistenti.
Il rischio è, per i " troppo furbi", che l'Ente Parco sono certo li farà rispettare.
Per il resto saranno solo "regole condivise sul fare le cose" al fine di tutelare la bellezza del nostro, anche Suo, bel territorio ibleo.
pinoguzzardi
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