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Le domande sul parco su cui riflettere

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pinoguzzardi:
Ho apprezzato il tono pacato dell'intervento del sign. Salvo Caligiore.

Seppure resta ancora " intonsa" la Sua diffidenza verso il prossimo.

Si è sostenuto che la "nostra"  sia una terra ove la regola di vita della comunità è stata la dissimulazione e l'ipocrisia, con la conseguenza che si rende necessario prendere delle posizioni nette a seguire la coscienza di ciascuno.

Nel condividere  la necessità di " assumere posizioni nette"  non so se dissimulazione ed ipocrisia siano la costante del nostro popolo, seppure tenderei ad escludere questa tesi a livello di società civile, atteso che la finzione e ed il comportamento incoerente tra azione e valori enunciati non mi sembra aleggiare molto nel  nostro bel cielo.

Certo comportamenti incoerenti e menzogneri si sono di certo verificati e continuano a verificarsi soprattutto a livello di rappresentanti del popolo ma darei più enfasi, oltre che alla dissimulazione ed alla ipocrisia, soprattutto  alla mancanza, in costoro,  di una " idea", di una " mission" che possa coinvolgere sia ciascuno dei nostri paesini che l'intero territorio ibleo.

Mi permetta di dissentire su una Sua considerazione: "   come mi può chiedere di essere meno irruento quando ogni cosa che viene fatta viene privato  del  suo valore intrinseco, della sua anima ogni cosa fatta priva di amore e di intelligenza ed il parco ne è un esempio"

Sulla problematica parco sarà forse mancata l'intelligenza, ipotesi però da verificare, ma sicuramente non l'amore per il nostro bel territorio e per parte dei destini economici della nostra popolazione così come peraltro  sostiene Lei nella parte in cui afferma  "  il parco potrebbe essere un idea ".

Mi permetto ancora di insistere sul concetto di sviluppo di un territorio.

La legge sulle aree protette fissa due obiettivi: la preservazione del territorio e lo sviluppo dello stesso.

Se poi la gestione del Parco degli Iblei, così come paventa Lei,  sarà così ottusa da escludere interventi mirati alla sviluppo economico sarà colpa esclusiva della citata "gestione" e l'eventuale comportamento " contra legem" dovrà essere monitorato e sicuramente  " denunciato" con tutti i mezzi a disposizione della società civile, ivi compreso un " forum" come il Suo.

Ma io sono fiducioso.


                                                                                                                   pinoguzzardi
 

 

enrico tomasi:
sviluppo per decreto! ecco il concetto.....
un bel modello da esportare, specie ai paesi del terzo mondo

pinoguzzardi:
Articolo 41 della Costituzione Italiana


" L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Luigi Einaudi  in sede di Assemblea Costituente espresse la speranza e l' auspicio affinché l’attività economica sia il più possibile compatibile con la massimizzazione della utilità collettiva e con una dignità umana sempre più elevata ed ampiamente riconosciuta.

Sign. Tomasi, si può ancora avere fede nella nostra Costituzione repubblicana?

Se è si, anche da parte Sua," è proprio quello il concetto".


                                                                                                                             pinoguzzardi


                                                                                                                             



 

enrico tomasi:
La fede è una corda alla quale si rimane appesi, quando non ci si impicca.

(Soren Kierkegaard)

Tuttavia, se preferisce, proponga di vendere articoli della nostra costituzione nel parco, prodotti alternativi al suo bel rosso biologico, nel caso questo non dovesse trovare mercato nonostante "l'etichetta"

pinoguzzardi:
" Vero è ben, Pindemonte! anche la Speme,
ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve
tutte cose l'obblío nella sua notte;
e una forza operosa le affatica
di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe
e l'estreme sembianze e le reliquie
della terra e del ciel traveste il tempo.

Ma perché pria del tempo a sé il mortale
invidierà l'illusïon che spento
pur lo sofferma al limitar di Dite?"

 da " i sepolcri"- Ugo Foscolo

" Pandora, malgrado la raccomandazione di Giove a non aprirla
aprì l'anfora che aveva ricevuto da questi
liberando così tutti i mali del mondo in essa contenuti.

Solo la speranza rimase nel fondo dell'anfora
a contenere quella " ultima dea".

Richiuso il vaso  ed uscitene i contenuti
il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale
finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza".
 
liberamente tratto da Esiodo ne: " Le opere e i giorni"

Sign. Tomasi, tolga quel tappo.

Fede e speranza, per carità.


                                                                                                           pinoguzzardi

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